NAlbero
Sarà eretto a Napoli, per le festività natalizie, un mega albero monumentale in Layher.
di Giancarlo Messina
Un dettagio delle salite (scale + ascensore).
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Un dettaglio delle balconate.
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Un prospetto dell’albero. |
Se pensiamo al Natale ed a Napoli, la prima cosa che ci viene in mente è senza meno il presepe, con i suoi personaggi sempre ironicamente ispirati all’attualità, realizzati dalla storica tradizione artigiana. Ma le cose potrebbero cambiare, perché da quest’anno probabilmente – sebbene sia una tradizione di origini nordiche – potrà venire in mente anche… l’albero di Natale: anzi, NAlbero!
Si tratta di un’idea del noto fornitore di attrezzature per allestimenti Pasquale Aumenta, titolare di Italstage, azienda che i nostri lettori e gli addetti ai lavori ben conoscono per essere allo stato dell’arte ai massimi livelli professionali da oltre 30 anni.
Ed è un’idea semplice nella sua apparente follia: piazzare un albero di Natale in Layher da 400 tonnellate, largo 30 metri e alto 40 metri (come un palazzo di 13 piani) nella centralissima Rotonda Diaz sul lungomare di Napoli.
Evidentemente la proposta è piaciuta all’amministrazione comunale, e l’opera sarà davvero realizzata nella città partenopea: un’attrazione monumentale e creativa di cui si parlerà moltissimo, che non mancherà di attirare un innumerevole pubblico e massimizzare la visibilità positiva della città a livello nazionale ed internazionale.
Non a caso la posizione e le dimensioni del nostro NAlbero lo renderanno visibile non solo da tutta la città, poiché sovrasterà i palazzi vicini di circa 15 metri, ma anche da tutto il Golfo, dai paesi vesuviani fino a punta Campanella (Sorrento, Massalubrense), oltre che da Capri ed Ischia.
Ovviamente, come ogni albero che si rispetti, anche questo richiederà i propri addobbi natalizi. Qui le lucine ad intermittenza saranno leggermente più abbondanti di quelle di casa: ben 1.300.000 lampade a LED che illumineranno l’albero, cambiando colore a seconda della serata, ma che saranno anche utilizzate per suggestivi video mapping. E se in cima al nostro albero casalingo piazziamo la stella cometa, qui ci saranno… le stelle vere e proprie! Infatti i potenti telescopi dell’Unione Astrofili Napoletani, posizionati in cima a NAlbero, consentiranno di osservare le costellazioni dall’ultima terrazza di 28 metri, la Luna, Giove… nonché le meraviglie del Golfo di Napoli.
Oltre alle “lucine”, il simpatico alberello sarà addobbato anche con 2.000 alberi veri, impiantati in vasi da 1 metro di lunghezza, le cui le radici non verranno recise, così che sarà possibile reimpiantarli dopo lo smantellamento della struttura.
A completare l’addobbo, diversi schermi di 80 cm x 2 metri che visualizzeranno video spot, info, partite di calcio, auguri di Natale.
La cosa particolarmente interessante per noi concertomani è che NAlbero sarà realizzato con lo stesso sistema di ponteggio multidirezionale utilizzato normalmente negli allestimenti dei grandi palchi rock in tutto il mondo, tenuto a bada da ben 300 tonnellate di zavorre stabilizzanti; sarà infatti il Sistema Allround di Layher il protagonista dell’installazione, noto per la sua versatilità e la sua rapidità di assemblaggio abbinate alla sicurezza più severa.
Ovviamente una struttura così grande sarà accessibile al pubblico, sia tramite scale sia tramite un velocissimo ascensore. Punti di particolare interesse le tre terrazze a 6, 18 e 30 metri da terra, sulle quali sarà possibile non solo godersi la vista della città e del Golfo, ma anche svolgere alcune particolari attività: grandi eventi dedicati al mondo del vino e del food sono in corso di progettazione; degustazioni di prodotti tipici (struffoli, pastiera, fiocco di neve, sfogliatella, babà, Via col Vento), selezione di vini, spumanti e champagne, degustazione di formaggi, ostriche e crudi, cioccolateria... a cura della Città del Gusto Napoli – Gambero Rosso. Ma anche tante altre iniziative.
Siamo davvero curiosissimi di andare a vedere NAlbero e di salirci sopra… e chissà che non faccia la stessa fine della Torre Eiffel, eretta come costruzione temporanea per l’Expo di Parigi del 1889, e poi diventata il simbolo stesso della città!
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