Daniele Paddeu - Steel Manager per Italstage
Giovedì 21 settembre Claudio Baglioni è tornato a Roma con un Rock-Opera Show mozzafiato: intervistiamo i professionisti in tour.
Claudio Baglioni ci ha abituato a degli standard molto alti: quando siamo entrati nello stadio del tennis del Foro Italico di Roma, al primo colpo d’occhio abbiamo colto subito l’originalità del palco e della struttura. Andiamo dunque a indagare l’ideazione e la messa in opera di questo piccolo grande evento, dalla produzione, all’audio, all’impatto visivo, con i professionisti in tour.
Daniele, questa struttura è un po’ singolare, che complicazioni ha portato al vostro lavoro?
Il progetto è stato sviluppato insieme alle maestranze di Sport e Salute [società pubblica che gestisce il parco sportivo all’interno del Foro Italico, ndr]. Il progetto è abbastanza singolare, doveva tenere presente molte problematiche: in primis non deturpare o rovinare le strutture dello stadio del tennis; dover sospendere l’impianto audio a sbalzo; contenere le tecnologie luci e sostenere i video LED presenti nella scenografia; sostenere le scale e i gradoni della scenografia. Il compito non era facile, perché non si poteva fissare nulla alla struttura esistente, si poteva solo appoggiare la struttura e renderla autoportante. L’unica concessione sono stati dei blocchi di cemento messi all’interno della struttura per fare da contrappeso. Poi è stato collegato una sorta di cielo, che va ad appoggiarsi posteriormente alla gradinata, tramite una trave che unisce le due strutture Layher.
Vista da dietro del tetto.
Quanto ci avete messo a montare tutto?
Come sempre è stata una corsa contro il tempo: ci hanno dato a disposizione la struttura il 2 settembre e le prove sono iniziate il 9. Per quella data abbiamo dovuto dare la struttura montata con tutte le tecnologie audio, luci e video. Siamo riusciti ad accontentare un po’ tutti, anche se Daniele Tramontani avrebbe voluto un impianto audio un po’ più massiccio, ma non ci stavamo con i pesi. Tutti i settori hanno collaborato, portando delle soluzioni e accettando diversi compromessi, e alla fine abbiamo trovato la soluzione ottimale e siamo tutti soddisfatti.