Il palco di X Factor

Italstage racconta il lungo lavoro che si è svolto dietro le quinte della trasmissione.

Il palco di X Factor

La macchina che ha messo in piedi la finale di X Factor è enormemente complessa: coinvolge circa seicento persone, tra dipendenti e fornitori, e si svolge in una cittadella di circa 600 m² in cui prendono posto i servizi e si dispongono le riprese del programma televisivo.

Il solo reparto audio-video è composto da trenta persone, a disposizione del regista Luigi Antonini. Altre quindici persone gestiscono il reparto luci sotto la direzione della fotografia di Ivan Pierri. Il reparto scenografie è diretto da Luigi Maresca, ed è composto da ventidue persone. E queste sono solo alcune delle persone che hanno permesso la messa in scena – e la messa in onda – di questo evento.

Quella di X Factor è una macchina che, silenziosamente, prepara per l’affezionato pubblico di Sky uno spettacolo portato direttamente nelle case degli italiani.

Ormai tutti i telespettatori sanno come è andata questa edizione, chi ha vinto e i retroscena che l’hanno accompagnata, ma pochi sanno cosa c’era sotto. Questo vogliamo raccontare: sotto c’era il palco di Italstage.

Il marchio X Factor in Italia viene gestito da Fremantle, che detiene i diritti e produce il programma. Fremantle fornisce il prodotto già confezionato a Sky, che lo manda in onda tramite i suoi canali. La ditta Italstage ha accompagnato il programma per tutta la prima tranche al teatro Repower, dove si sono svolte le puntate, seguite dalla finale presso il Forum di Assago. 

Pongo, personaggio di spicco di Italstage, che ha seguito tutti i lavori, la racconta così: “Siamo arrivati al Teatro Repower – già Teatro della Luna, di fianco al Forum – con il compito di smontare tutto il teatro, togliere il palco e la platea, spostare tutto il materiale nel nostro magazzino e ricreare le strutture di uno studio televisivo all’interno del teatro. Oltre al palco abbiamo montato tre ground support, di cui uno ad arco, su cui sono stati fissati parte della scenografia e dei sistemi video.

“Al Repower l’impegno è finito con l’ultima puntata del primo dicembre. Finita la puntata abbiamo iniziato a smontare e a trasferire il materiale al Forum, dove abbiamo montato la nuova scenografia. Nonostante i due spazi fossero adiacenti, per il trasferimento del materiale abbiamo usato sette bilici: bisognava coordinare e programmare il tipo di materiale da smontare per primo, quello da rimontare per primo, e farlo in maniera sincronizzata per non creare impedimenti alle altre squadre impegnate in altri servizi. Noi ci siamo occupati solo della parte appoggiata a terra, mentre la parte sospesa, che comprendeva anche luci e suono, è stata gestita da un’altra azienda. L’allestimento completo dello spazio, dal palco alle pedane, dalle passerelle alla regia, dai camerini al backstage, ha impegnato due squadre complete in alternanza durante le 24 ore. Dovevamo consegnare tutto lo studio entro il 4 dicembre, per esigenze di prove e di programmazione, in vista della messa in onda in diretta su SKY l’8 dicembre.

“Si è trattato di un lavoro molto pesante, ma di grande soddisfazione”, conclude Pongo. “Davvero una macchina oliatissima che, pur muovendosi nell’ombra, è riuscita a offrire, un anno dopo l’altro, uno spettacolo grandioso, ai livelli più alti della televisione.”

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