Adriatico Mediterraneo Festival – Almamegretta
Il festival ha celebrato ad Ancona il raggiungimento della maggiore età con ospiti speciali e una grande partecipazione di pubblico.
La Redazione
Dal 26 al 29 agosto, Ancona si è trasformata nella capitale della cultura mediterranea, ospitando la diciottesima edizione dell’Adriatico Mediterraneo. La kermesse ha celebrato con un programma ricchissimo e ospiti d’eccezione, tra cui la storica band napoletana Almamegretta, che festeggiava per l’occasione i suoi trent’anni di attività.
La Grecia è stata protagonista e filo conduttore del festival, con la partecipazione dello scrittore Petros Markaris e il Premio Adriatico Mediterraneo assegnato all’intellettuale Matteo Nucci. Sono stati organizzati oltre trenta appuntamenti tra musica, incontri, mostre e laboratori diffusi in tutta la città, che non a caso è nota storicamente come città “dorica”, perché fondata da immigrati greci di Siracusa, a loro volta provenienti dalla regione dorica di Corinto. La Grecia è stata dunque il paese protagonista di questa edizione 2024, un festival che ogni anno ispira il suo cartellone al paese che presiede l’Iniziativa Adriatico Ionica – ovvero l’organizzazione internazionale che raccoglie i paesi che si affacciano su questi mari.
Il direttore artistico Giovanni Seneca ha saputo valorizzare al massimo questa edizione: noi abbiamo preso parte agli eventi del 26 agosto, e abbiamo trovato una location incredibilmente bella, in uno dei punti più alti di Ancona e a strapiombo sul mare, all’interno del sito archeologico dell’anfiteatro romano, circondato dalle mura del vecchio carcere di Santa Palazia sul colle dei Cappuccini.
La brezza proveniente dal mare ci ha permesso di godere appieno dello show degli Almamegretta, una band che è anche pilastro della scena dub napoletana e tricolore, e che ha fatto ballare una platea di 750 persone, ovviamente soldout. Gli Almamegretta hanno celebrato la ripresa dei concerti e il trentesimo anno di attività del gruppo, con la voce rugginosa del frontman Raiz, accompagnato da Gennaro Tesone alla batteria, Pier Paolo Polcari alle tastiere, Federico Forconi alla chitarra e Paolo Baldini al basso. A completare lo show, delle luci mai fuori posto e un impianto audio che suonava bene, sul quale abbiamo avuto modo di parlare a lungo con il fonico Albino Damato, durante il soundcheck. Insomma, uno spettacolo riuscito di cui siamo andati a chiedere i retroscena ai diretti interessati.
Nei giorni prossimi pubblicheremo le voci degli altri professionisti che hanno reso possibile questo evento. Clicca in fondo alla pagina per vedere la galleria.