Fabio Piccinin - Responsabile video
L’artista festeggia trent’anni sulle scene con una squadra tecnica ormai più che rodata.
Siamo ritornati a vedere Max a fine marzo, a Bologna. Abbiamo trovato un palasport pienissimo e un artista che sta vivendo una nuova giovinezza. Andiamo dunque a vedere cos’è successo dietro le quinte di questa produzione targata Vivo Concerti e coordinata sul campo da LemonandPepper.
Fabio, ci descrivi il materiale e la squadra messi in campo da STS Communication?
STS è fornitore di tutto il materiale video. La mia squadra è composta da 11 persone, e abbiamo il compito di montare tutto il materiale, gestirlo durante lo spettacolo, smontarlo e ripartire per la data seguente. Nello specifico, usiamo tre schermi LED da 6,9 mm. Uno si trova sul fondo palco e misura 14,5 m × 4 m, un secondo simile un po’ più alto è posizionato più avanti di qualche metro, e un terzo di soli 50 cm copre il palchetto rialzato dei musicisti.
Poi ci occupiamo anche delle riprese live, che mandiamo prevalentemente sui due schermi laterali. Riprendiamo il concerto tramite due camere con ottica lunga posizionate in regia luci, due con ottica corta sotto palco e due brandeggiate più una fissa sulla batteria. Tutto quanto viene gestito da due regie, una posizionata dietro il palco, che si occupa di mixare le riprese live, e una al centro della sala dove l’operatore mixa su D3 le riprese con i contenuti video. Sempre dalla regia in centro avviene poi la messa in onda su tutti gli schermi. Il programma video è allacciato al timecode dello spettacolo.