We Make Future
A Bologna si stende un ponte tra presente e futuro.
La Redazione
Si è conclusa con numeri da record l’edizione 2024 del WMF - We Make Future, la Fiera Internazionale e Festival sull’Innovazione AI, Tech & Digital ideata e organizzata da Search On Media Group. Per la prima volta a Bologna, l’evento ha registrato un successo senza precedenti, con più di 70.000 presenze registrate durante la tre giorni, più di 700 espositori e sponsor, 3.000 start-up e open innovation stakeholder, 1.000 speaker su 90 stage formativi e più di 130 rappresentanti istituzionali.
Il festival ha l’obiettivo di indagare come le nuove tecnologie possano essere utilizzate per risolvere i problemi ambientali e sociali, attirando esperti del settore, imprenditori, ricercatori e studenti da tutto il mondo. Il suo approccio multidisciplinare, suddiviso in diverse aree tematiche, abbraccia temi che spaziano dall’Intelligenza Artificiale al tech transfer, dall’aerospace alla legalità, dalla sostenibilità alla creator economy, fino a temi di accessibilità e politiche globali di innovazione. Tra gli ospiti grande successo per Enrico Mentana e Milena Gabanelli, ma anche per Floriana Bulfon, Nestor Maslej, Alec Ross ed Emma Redmond di Open AI.
In particolare, le sezioni tematiche hanno approfondito i seguenti fil rouge:
Tecnologia e Innovazione. Questa sezione ha esplorato le ultime tendenze tecnologiche, dall’intelligenza artificiale alla blockchain, passando per l’Internet delle cose/IoT e le nuove applicazioni del 5G. I visitatori hanno potuto partecipare a workshop e dimostrazioni pratiche delle ultime novità.
Educazione e Formazione. Si sono discusse le nuove metodologie didattiche e gli strumenti digitali che possono migliorare l’apprendimento. Viene posta particolare attenzione all’importanza delle STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) e al loro ruolo cruciale nel formare le nuove generazioni di innovatori.
Sostenibilità Ambientale. Il festival ha dedicato ampio spazio alle tematiche ambientali, con focus su energie rinnovabili, economia circolare, agricoltura sostenibile e mobilità green. Gli esperti del settore hanno presentato progetti mirati a ridurre l’impatto ambientale e promuovere uno sviluppo sostenibile.
Imprenditorialità e Start-up. Quest’area è stata dedicata alla trasformazione di idee in realtà imprenditoriali. Sono state organizzate sessioni di mentorship, incontri con investitori e opportunità di networking per favorire la nascita di nuove start-up orientate alla sostenibilità.
Cultura e Società. Si è discusso a lungo del rapporto tra la tecnologia e la nostra vita quotidiana, di cambiamenti nel mondo del lavoro, di nuove forme di comunicazione e interazione sociale. In un festival incentrato sulla tecnica, uno spazio importante è stato dedicato anche alla lettura, alla scrittura, all’editoria e alla promozione di opere letterarie, con numerose conferenze e panel. Non sono mancate le sessioni con gli autori, dove discutere delle loro opere, idee, ricerche svolte e storie dietro la scrittura.
Nei tre giorni di festival, si sono alternati momenti di formazione e momenti di spettacolo, con il coinvolgimento di artisti e professionisti che potessero dare una visione prospettica del futuro. Abbiamo assistito al gruppo di ballerini sordi The Silent Beat, ai Performer LIS di RAI Accessibilità e agli Psycodrummers; non sono mancati poi artisti del calibro di Manuel Agnelli, Fatoumata Diawara, Dardust, GAIA, Colapesce Dimartino, Kenobit, Santino Cardamone e Mimmo Cavallaro.
Infine, tra cultura e tecnologia, non sono mancate zone relax dove prendere fiato, ascoltare musica o scatenarsi con i videogiochi, aree per giocare a pallavolo, a tennis, o per assistere a un torneo internazionale di droni. Per l'anno prossimo già si pensa a nuove formule di coinvolgimento per il pubblico e come trasformare le tante teorie in pratiche sostenibili e diffuse. Appuntamento già fissato per la prossima edizione, che si svolgerà sempre a Bologna, presso Bologna Fiere, i prossimi 5, 6 e 7 giugno 2025.