LDI Show 2024
L’edizione 2024 dello show americano si è rivelata una tra le edizioni di maggior successo. Tenutasi a Las Vegas, ha registrato un numero di espositori e un’affluenza di professionisti che ha superato ogni previsione.
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La Redazione
Per noi è stata una prima volta: abbiamo visitato la manifestazione sul suolo americano, dopo tanti anni di servizi a distanza. A dire il vero, siamo rimasti un po’ sorpresi: ci aspettavamo un salone molto più grande e importante di quelli europei a cui siamo abituati, e invece abbiamo trovato un’area espositiva limitata, addirittura più piccola del nostro MIR. Ovviamente bisogna tener presente che si tratta di una manifestazione incentrata prevalentemente sulle luci, e che destina solo un piccolo angolo al mondo audio, con alcuni marchi famosi, tra cui la nostra RCF.
Abbiamo trovato gli stand di molti costruttori italiani, come Claypaky, Spotlight, Link, Music&Lights e Litec, e altri marchi rappresentati da imprese americane. Come succede ormai da un po’ di tempo, non abbiamo trovato nessuna novità esaltante ed esclusiva, oltre a quelle già presentate in anteprima a Londra, durante il Plasa. Ci ha invece colpito favorevolmente il programma della manifestazione, diviso in due parti: la prima parte ha coperto dal 3 al 7 dicembre ed è stata improntata sulla formazione e sugli incontri tra professionisti e showcase; la seconda parte è arrivata fino al 10 e si è allargata al grande pubblico, prevedendo anche l’expo. LDI 2024 ha contato su un programma di formazione professionale molto esteso, con 75 sessioni presso LDInstitute e più di 125 sessioni presso LDInnovation Conference, con oltre 200 relatori. Un’iniziativa molto interessante, alla quale ci sarebbe piaciuto partecipare, ma purtroppo siamo arrivati il giorno seguente, è stato il tour “Dietro le quinte di Las Vegas”, con un giro nei backstage delle più importanti attrazioni di Las Vegas, per scoprire i meccanismi interni e la tecnologia di alcuni degli spettacoli più cool della città; il tour comprendeva anche Mystère, lo spettacolo più longevo del Cirque du Soleil a Las Vegas, recentemente rimesso in scena dal lighting designer Luc Lafortune.
Il Convention Center, dove si è svolta la manifestazione LDI, è una struttura molto grande, in cui ogni anno viene organizzato anche il CES (Consumer Electronics Show), famosissima esposizione delle novità dell’elettronica. Essendo uno spazio abbastanza grande, può capitare che diverse manifestazioni si svolgano contemporaneamente. Nelle stesse date di LDI si svolgeva anche la manifestazione “Cowboy Chrismas” una fiera improntata prevalentemente sul mondo dei Cowboy, dove vengono esposti attrezzature personalizzate, abbigliamento western, stivali e speroni, mobili, opere d’arte originali e artigianato. Nello stesso periodo si svolgeva anche il “Wrangler National Finals Rodeo” manifestazione molto sentita nell’ambito del mondo agricolo americano. I padiglioni del Convention Center sono disposti in un grande spazio, ma che viene attraversato da una grande via di comunicazione – e in America le strade non sono proprio dei viottoli: per collegare le due aree è stato scavato, sotto la strada, un tunnel sotterraneo che collega i due spazi espositivi; come shuttle, sono state messe a disposizione una ventina di auto elettriche con autista, che con una piccola mancia portavano il pubblico da un lato all’altro.
All’interno dell’esposizione è stato creato anche uno spazio dove sono stati esposti prodotti datati e diventati icone nel mercato della luce da spettacolo. Ma per non divagare troppo, vediamo i prodotti più interessanti visti all’interno di alcuni stand.