Rischia di cadere in prescrizione il processo per la morte di Matteo
Era il 5 marzo del 2012 e tutti noi venimmo raggelati dalla notizia del crollo del palco della Pausini a Reggio Calabria e della morte di Matteo Armellini. Sono passati quattro anni e il processo è in stallo: l’imputazione originaria di omicidio colposo rischia di essere derubricata, e ciò significherebbe rifare tutto daccapo, col rischio che l’eventuale reato venga prescritto.
Era il 5 marzo del 2012 e tutti noi venimmo raggelati dalla notizia del crollo del palco della Pausini a Reggio Calabria e della morte di Matteo Armellini. Sono passati quattro anni e il processo è in stallo: l’imputazione originaria di omicidio colposo rischia di essere derubricata, e ciò significherebbe rifare tutto daccapo, col rischio che l’eventuale reato venga prescritto.
A dare l’allarme è la madre di Matteo, che dopo aver rinunciato a 350.000 euro, offerti per chiudere la questione all’inizio del processo, vede profilarsi un’incredibile beffa.
Un ragazzo di 31 anni è morto, certamente qualcosa non è andato come doveva, e in qualche anello della catena esistono delle responsabilità: accertarle è il minimo che si possa chiedere. Speriamo che la Giustizia non dia, come spesso accade, un’avvilente prova di inettitudine.