Paris Merveilles – Il nuovo spettacolo residente al Lido de Paris
In un periodo in cui si sentono quotidianamente le drammatiche notizie di persone che lasciano il proprio paese alla ricerca di un futuro migliore, è piacevole potere scrivere almeno una volta di una lunga storia positiva che unisce tre persone di origine italiana che hanno trovato grande successo all’estero.
di Mike Clark
Nel 1946, Joseph e Louis Clérico, due fratelli di origine italiana (a quel tempo imprenditori edili), decidono di cambiare vita e rilevano il Lido, situato al 78, Avenue des Champs Élysées, che viene trasformato in un lussuoso scrigno capace di attrarre l’élite parigina con un nuovo concetto di intrattenimento: la cena con spettacolo che, ottenendo un incredibile successo, è in breve tempo imitata in tutto il mondo.
A quasi settant’anni di distanza, l’attuale proprietà del leggendario locale (casa del rinomato corpo di ballo delle statuarie Bluebell Girls) ha investito 25 milioni euro nella modernizzazione del locale e nella produzione di un nuovo spettacolare “revue” da parte di Franco Dragone (originario di Cairano, AV), che ha praticamente rivoluzionato l’art de la revue con Paris Merveilles, tramite il suo marchio di fabbrica: l’utilizzo di effetti visivi e alta tecnologia in tutto lo spettacolo.
Dopo un periodo con il nascente Cirque du Soleil, firmando ben dieci spettacoli come direttore creativo, Dragone ha fondato la Franco Dragone Entertainment Group nel 2000, e le sue creazioni e produzioni sono state viste da oltre 75 milioni di spettatori in tutto il mondo.
Alcuni degli specialisti che hanno lavorato alla produzione di Paris Merveilles ci descrivono le procedure con cui lo spettacolo si prepara e si svolge.
L’audio
Corrado Campanelli, sound designer e sound engineer, inizia la sua carriera all’età di diciannove anni come ingegnere del suono e programmatore sui transatlantici da crociera, girando il mondo. Dopo un periodo a Londra, dove lavora come programmatore del suono nei teatri, nei parchi tematici e nelle attrazioni turistiche, nel 2009 inizia la sua avventura con Dragone a Macao per produrre lo spettacolo The House of Dancing Water, poi Taboo.
Nel 2014 ha lavorato con il regista Daniele Finzi Pasca per i Giochi Olimpici e Paralimpici di Sochi. Riprende nuovamente la collaborazione con Dragone per produrre lo Han Show a Wuhan, in Cina.
Campanelli spiega: “Il team audio al Lido ha due membri fissi: il responsabile audio Samuel Petit ed il tecnico del suono Samy Bensifi. Come sound designer, il mio lavoro è iniziato dall’ingresso degli ospiti in sala, con la selezione di una musica di sottofondo appropriata. Lo spettacolo dura circa 100 minuti, senza intervallo. Le musiche, composte da Yvan Cassar, sono riprodotte da un sistema ridondante QLab 3, con QWidget remote e Launchpad Novation per gli effetti. La console è una Yamaha CL5 e lo spettacolo è registrato ogni sera in multitraccia con un Sound Devices 970 a 64 tracce. Il tutto si interfaccia via Dante, il che permette anche di commutare gli input nella patch e poter effettuare un soundcheck ‘virtuale’, utilizzando la registrazione dello show”.
Per la prima volta nella storia del Lido, una cantante è al cuore dello spettacolo: Manon, un’incredibile mezzo-soprano scelta da Dragone. Oltre alla cantante, due musicisti – un fisarmonicista e una violinista – suonano dal vivo durante lo show, insieme ad un’intera orchestra meccanica, composta da tante piccole braccia robotiche che suonano veri strumenti acustici (batteria, percussioni, piano, marimba, xilofono, glockenspiel, etc…).
Campanelli continua: “Queste braccia sono pilotate via MIDI da una sessione Ableton Live interfacciata con un’applicazione custom basata su Max MSP, triggerata da uno dei due musicisti con un remote controller. Grazie al controllo MIDI dell’intensità (velocity), è stato possibile attribuire il giusto ‘tocco’ alle braccia robotiche e renderle un po’ più ‘umane’ e gentili. Uno dei miei collaboratori, Christian Zuniga, si è occupato principalmente dell’orchestra meccanica in tutti i suoi aspetti”.
Il lavoro di Campanelli comprende il mixaggio, la produzione di tutti gli effetti sonori e la programmazione del surround, insomma tutti gli aspetti dell’audio dall’inizio alla fine dell’esperienza degli ospiti, in comune accordo con il compositore e partecipando attivamente alla fase finale della creazione delle musiche.
“Bisogna poi tener presente le esigenze del team che dovrà operare lo spettacolo quotidianamente, sia come tempi di setup, sia per la linearità della programmazione della console.”
L’impianto audio Meyer Sound consta di tre cluster di diffusori UPQ 1P – tre Left, quattro Centre e tre Right – più due sub 11000 LFC ed una linea di ritardo composta da tre cluster L-C-R di tre UPJ 1P ognuno.
I delay per l’under-balcony e per la balconata sono EAW, parte dell’impianto preesistente del Lido, revisionato e rimesso a nuovo. Anche il surround (con due linee di ritardo) è EAW, parte integrante dell’impianto preesistente.
Il video
Il grafico creativo Patrick Neys inizia la sua carriera con Franco Dragone come montatore di contenuti video per A New Day, lo spettacolo di Céline Dion realizzato a Las Vegas.
Immediatamente dopo, parte per la tournée mondiale di Britney Spears e poi per la tournée europea di Holiday on Ice. Brillante creatore di contenuti per spettacoli in diretta, il suo talento è ora al servizio del Lido de Paris.
Ci racconta Neys: “Ho lavorato in quasi tutti gli spettacoli di Dragone, da A New Day nel 2003 a Le Rêve nel 2005, ma ho iniziato il vero lavoro di progettista dei contenuti video con lo spettacolo The House of Dancing Water nel 2010. Successivamente, ho potuto lavorare su diverse produzioni, comprese (nel 2013) il racconto poetico ad Abu Dhabi Story of a Fort e nel 2014 la mega produzione cinese The Han Show a Wuhan. Ho anche lavorato su numerosi altri eventi spettacolari creati da Dragone.
“Quello del Lido per me è stato uno dei principali lavori in Europa. Non è stata la produzione più grande, ma ero quasi a casa, quindi c’era molta pressione artistica, come si può immaginare.
“Il nostro ‘tableau’ principale – continua Neys – era per Lady Paris: un’animazione in 4K dei siti e monumenti parigini più noti, che si sviluppava come un libro ‘pop-up’ gigante. Abbiamo utilizzato cinque proiettori Panasonic da 21k e un LEDwall con passo 6 mm insieme a schermi mobili con passo 4 mm come sfondo; la sfida era di ottenere una buona armonia fra i potenti LED e l’intensità inferiore delle proiezioni dovuta ai tessuti. Si proietta su una tenda nera, una blu scuro e su una di maglia metallica. Grazie al potente media server Photon, siamo riusciti a creare ed elaborare con efficacia le nostre immagini.
“Abbiamo scoperto il fantastico sistema Nova Mars – spiega Neys – con moduli LED Artixium in un tour del cantante belga Stromae. Ci ha colpito molto la profondità del suo nero – un nero perfetto senza riflessi. Le immagini erano totalmente stabili (ha una frequenza di aggiornamento molto alta), veramente simile ad un dipinto. Abbiamo potuto così lavorare con gradienti ripidi e lunghe dissolvenze. Lo schermo è veramente ottimo per soddisfare queste complesse esigenze. Siamo stati molto soddisfatti della scelta.
“Avevamo già lavorato con i proiettori Panasonic 3D Pro DZ21K WUXGA ad Abu Dhabi e siamo stati molto soddisfatti dei colori, del rumore (49 dB) e dell’affidabilità delle potenti lampade, con la loro durata di circa 2000 ore”.
Per quanto riguarda l’hardware e il software utilizzati per la messa in onda dei contenuti video, Neys aggiunge: “Lavoro molto con la VYV, l’azienda con sede a Montreal (Canada) che ha sviluppato Photon. Offre un’ottima soluzione come media server per intrattenimento live, esperienze immersive ed installazioni permanenti, soddisfacendo straordinari requisiti a livello di video e di controllo in tempo reale. Permette la messa in onda di video non compresso con risoluzioni eccezionali e la visualizzazione di video con l’utilizzo di un numero illimitato di proiettori. Utilizzando Photon è possibile implementare qualsiasi combinazione di dati di automazione, tecnologie di motion-capture e tecnologie proprietarie VYV, oltre a gestire allineamento ed edge-blending su superfici di qualsiasi forma, anche in movimento, in tempo reale. Un’opzione innovativa per la taratura automatizzata dei proiettori riduce enormemente i tempi di installazione.
“L’utilizzo di Photon – spiega Neys – semplifica il lavoro di creazione di spettacoli con l’uso di effetti e di compositing in tempo reale, permettendo modifiche immediate ed interazione durante le prove. Tutti i parametri possono inoltre essere gestiti da controller esterni, sincronizzati tramite vari protocolli (Art-Net, MIDI, SMPTE, analisi audio, ...). I network Photon sono facilmente controllabili e sono costruiti per essere robusti ed affidabili”.
Per la produzione dei contenuti video, Neys ha lavorato con una squadra di cinque animatori e grafici fornita dallo Studio Dragone.
Conclude Neys: “Tutti questi specialisti hanno lavorato su molti degli spettacoli che ho realizzato per Dragone e per altri… abbiamo sviluppato un modo di lavorare per rispondere specificatamente ai metodi di Franco, che è sempre pieno di sorprese!”
Le luci
Karl Boucheker è stato direttore delle luci e del video al Lido dal 2003, con l’inizio di BONHEUR, l’ultimo spettacolo del Lido, ed è diventato responsabile di luci e video con Stephane Roumegieras nel 2009.
Riguardo le caratteristiche che distinguono questa produzione da altre sulle quali ha lavorato in passato, Boucheker spiega: “È la prima volta che lavoriamo con meno scenografia costruita, mettendo in scena uno spettacolo basato sulla mappatura video (con cinque videoproiettori) e sui LEDwall (uno fisso e quattro mobili). Chiaramente questa scelta influisce sul modo in cui si illumina lo show, perché i video e le luci devono essere utilizzati in maniera coerente per poter creare le prospettive o le illusioni ottiche per il pubblico.
“È la prima volta – continua Boucheker – che usiamo una rete a 1 GB e il Wi-Fi con il sistema di controllo delle luci e con il sistema di mappatura video Photon, ed è anche la prima volta che questo sistema video viene impiegato in Francia per uno spettacolo in un locale fisso, non in tour”.
Fra le difficoltà da superare per ottenere i risultati richiesti, Boucheker segnala il sistema per la generazione del fumo come una delle cose meno stabili, poiché i risultati non sono mai uguali per ogni spettacolo e dipendono non solo dalla temperatura ma anche dalle condizioni meteo all’esterno del locale.
Il parco luci a sua disposizione include 22 Philips Vari*Lite VL4000, 18 Martin Professional MAC Viper Performance, 28 MAC Quantum Profile, 35 Ayrton NandoBeam S6 in modalità “extended”, cinque Clay Paky A.leda B•Eye K20, 124 ETC SourceFour 750 W, 11 barre LED Ayrton Arcaline 2, 52 PAR 64 e 36 PAR 38.
Boucheker spiega la scelta dei proiettori Clay Paky: “Sono stati scelti per essere utilizzati come controluce e a pioggia, grazie alla possibilità di controllare indipendentemente tutti i parametri di ognuno dei 37 LED”.
Il sistema di controllo MA Lighting consiste in una console grandMA2 Light, Grandma2 onPC con programmer wing (come back-up) e grandMA2 onPC con un tablet Surface Pro 3 e accesso Wi-Fi.
Anche le automazioni e i meccanismi di palco sono stati completamente sostituiti, con l’installazione di circa 240 tonnellate di acciaio da parte della Comete (del gruppo Afat) di Lione. Vari “deck” possono essere messi sulle piattaforme mobili e quindi sollevati come stage principale. Fra questi, una piscina da 20.000 litri con fontane, una pista di pattinaggio su ghiaccio (7 m x 7 m) e una piattaforma per l’enorme lampadario. Ci sono anche cinque set “volumetrici”: un proscenio con una portata di tre tonnellate che solleva l’orchestra (da due livelli sotto), una piattaforma posteriore con una portata di sei tonnellate che offre la possibilità di creare tre diverse scalinate.
Per gli amanti delle cifre, ci sono voluti due anni di preparativi e quattro mesi di prova prima di debuttare con il nuovo spettacolo. Sessanta artisti si alternano sul palco ogni sera e uno staff di 33 persone segue esclusivamente i loro suntuosi costumi, che comprendono 100 kg di piume di struzzo e due milioni di cristalli Swarovski e sono stati realizzati nei laboratori di Dragone a La Louviere (Belgio)
Di Paris Merveilles Franco Dragone dichiara: “Ho messo i miei sogni, il mio cuore e la mia anima in questo spettacolo, quindi non deve solamente catturare l’attenzione di ogni spettatore, ma deve anche toccare la sua anima. Sono troppo ambizioso? Per me, il palcoscenico è un luogo sacro e, in un tempo in cui il mondo è sempre più disincantato, la nostra missione è di portare gioia e luce nelle vite delle persone”.
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