RDS Summer Festival
Sei tappe, diciotto live, un unico grande evento.
di Alfio Morelli
In questa calda estate una tappa di RDS Summer Festival è stata programmata proprio a Gabicce Mare, non potevamo sottrarci nell’andare a curiosare su cosa avrebbero proposto per le tre serate. Dopo l’esperienza della stagione passata, durante la quale una versione diurna della manifestazione ha girato l’italia, in questo caldo 2022 hanno voluto replicare ed aggiungere anche la parte serale, con concerti dei più famosi artisti del momento. Nelle varie tappe si sono succeduti Elodie, Coez, Francesco Gabbani, Achille Lauro, J-Ax, San Giovanni, Franco 126, Rocco Hunt, Gazzelle, Albert Marzinotto, Raf, Madame, Max Pezzali, Tommaso Paradiso e Bob Sinclar.
Il villaggio del festival era disposto in una location in spiaggia con animazione per tutto il pomeriggio, che poi si spostava nella location serale. Quella serale era la parte del villaggio più importante, con stand, giochi e gastronomia, oltre il grande palco per le performance live. Sul palco gli artisti salivano per fare uno showcase di una mezzoretta o poco più.
Nel pomeriggio di sabato abbiamo incontrato Simone Rubei, direttore di produzione per questo RDS Summer Festival, al quale chiediamo di raccontarci più in dettaglio la formula del festival.
“Per organizzare questo RDS Summer Festival – ci spiega Simone – è stata creata una società, tra RDS e Lux Holding. All’interno di questa società, la radio si occupa della parte artistica, visto che ha già tutti i contatti con le varie agenzie degli artisti. Lux Holding, invece, è specializzata in eventi e si occupa di tutta la parte della produzione tecnica in tour. Quest’anno per la prima volta abbiamo utilizzato per lo spettacolo della sera la formula a pagamento. Questo per permetterci di offrire degli spettacoli di livello superiore, poter invitare degli artisti importanti, principalmente conosciuti da un pubblico giovanile”.
In quanti siete a come vengono gestite le spese?
Legati alla produzione, siamo un centinaio che giriamo. Il martedì cominciano ad arrivare le strutture poi a seguire tutto il resto della produzione che costruisce sia il villaggio in spiaggia che il villaggio per lo spettacolo serale, il tutto deve essere pronto e funzionante per il venerdì, quando iniziano le prove con gli artisti.
Il festival dura tre giorni, da venerdì a domenica. Poi la domenica sera si comincia a smontare, per poi far ripartire tutta la carovana per la prossima data.
Per i costi in dettaglio non saprei, ti assicura che spostare tutta questa gente e questo materiale non è proprio economico. Il paese che ci ospita ci aiuta con l’accomodation e altri servizi. Abbiamo poi diversi sponsor e stand gastronomici, che ci coprono parte delle spese e poi con i biglietti serali si cerca di coprire il resto. Sicuramente non è un business, ma viene fatto come immagine promozionale per la radio, anche se in alcune date abbiamo fatto delle belle serate di pubblico, superando anche le cinquemila presenze per serata.
Chi sono le aziende coinvolte nella produzione?
Cominciando dalle strutture, c’è la Promonoleggi che si occupa di trasportare e montare tutte le strutture in ferro compreso il palco. Per gli allestimenti scenici e grafiche ci pensa la ditta Media Scenica, mentre per la parte tecnica, audio, luci e video, c’è la ditta Madema Italia, partner storico della radio.
Per tutti è stata una stagione difficile sotto il punto di vista organizzativo, voi come ve la siete cavata?
Per quanto ci riguarda, il grosso della produzione avevamo già organizzato tutto dall’inizio. Le figure più importanti girano in tour con noi, quindi da quel punto di vista, grossi problemi non ne abbiamo subiti. Però, una produzione come la nostra, per forza di cose, deve trovare alcune figure sul posto. Tra villaggio in spiaggia del pomeriggio e quello serale del concerto, saremo oltre centocinquanta persone ed è impensabile portarsi dietro tutti. Quindi una parte viene arruolata sul posto. Quest’anno anche noi abbiamo avuto qualche difficoltà e abbiamo dovuto organizzarci al meglio con quello che c’era.
Trovo questa soluzione promozionale molto interessante. Da una parte, grazie ai suoi rapporti con le agenzie artistiche, la radio riesce fare promozione al proprio marchio ad un costo tutto sommato limitato. Dall’altra parte, il piccolo comune balneare ne beneficia, perché con economie limitate non riuscirebbe altrimenti ad organizzare un calendario con dei nomi di spicco quali riesce a portare la radio.