Paula Poroliseanu - RM Multimedia
Con un po' di emozione, torniamo tra le mura di RM Multimedia per intervistare Paula Poroliseanu.
Sono già passati due anni da quando è venuto a mancare Marco Bartolini, nostro amico e collega di lunga data. Ed è con fatica e un po’ di emozione che varchiamo la soglia di RM Multimedia, dopo tanto tempo.
Non vogliamo ripercorrere o rimpiangere la storia di Marco: per chi lo conosceva, non c’è bisogno di altri memoriali o discorsi; per chi non lo conosceva, avrà sentito tanti bei racconti dai suoi colleghi. Il nostro obiettivo è un altro: incontrare Paula Poroliseanu, la compagna di Marco, che insieme a lui ha contribuito alla crescita e al successo dell’azienda romagnola. Conosciamo meglio la persona che ha preso in mano l’eredità di Marco e ha continuato a far crescere il seme piantato a Cattolica molti anni fa.
Ciao Paula. In questi anni ti è passato sopra uno tsunami: la perdita di Marco, il Covid, la guida di un’azienda. Come hai vissuto questo periodo?
È inutile raccontare il mio stato d’animo, dopo la perdita di una persona che era la mia vita, il padre dei miei figli e l’artefice di tutto quello che ci circonda. Non si può raccontare e non si può capire.
È stato qualcosa che stravolge la vita: sono entrata in un frullatore e il mondo intorno a me ha iniziato a girare a mille. Dopo il periodo di dolore, c’è stato un breve periodo di paura. Io di origine non sono italiana, anche se vivo da molti anni in Italia: non ho più la mia famiglia alle spalle, purtroppo i miei genitori se ne sono andati, prima mio padre e poi l’anno scorso mia madre. Devo riconoscere però, che l’amore ed il supporto che i genitori di Marco mi hanno dato e continuano a darmi è stato fondamentale, senza di loro tutto questo non sarebbe possibile. Fortunatamente io e Marco siamo stati parsimoniosi, e nel momento del bisogno, anche grazie al team di professionisti che mi assistono, sono riuscita a tenere la barra dritta.
Bisogna dire che il nostro ambiente è prevalentemente maschile. Come hanno reagito i clienti ?
Un po’ me lo aspettavo e mi ero preparata: una parte ci ha abbandonato, una parte non si è fidata subito, ma una gran parte mi ha accolto e mi ha aiutata. Con grande piacere ho visto anche tornare qualcuno. Anche se non era la mia massima aspirazione, ho dovuto prendere la macchina e macinare migliaia di chilometri. La stragrande maggioranza di persone che ho incontrato sono dei gentiluomini, anche se tra i tanti c’è sempre quello che fa la battutina di troppo. Ma ormai sono vaccinata e queste situazioni non mi turbano più.
Parliamo dell’azienda. Ci sono stati dei cambiamenti di gestione dentro RM Multimedia?
Purtroppo ho dovuto provare sulla mia pelle che la visione di Marco non era quella che si adattava al mio modo di lavorare. Questo non vuol dire che lui aveva una visone sbagliata, anzi: lui era lungimirante, competente, amichevole, ed era voluto bene da tutti, fornitori e clienti. Un altro Marco è impossibile ricrearlo. Ed è proprio per questo che ho dovuto cambiare metodo: io avevo bisogno di una squadra, dove seguiamo tutti la stessa rotta, per gestire al meglio quello che c’era e possibilmente fare dei passi in avanti. Non scordiamoci che io devo dedicare del tempo anche a due figli che stanno crescendo, e che hanno bisogno della mamma, visto che il babbo non c’è più.
Ci vuoi presentare questa squadra?
Io scherzosamente li chiamo “M&M's”, come le caramelle, perché i loro nomi cominciano tutti con la M, tranne Ermanno che comunque chiamiamo Manni. Sicuramente è lui la persona principale, ed è con lui che io e Marco abbiamo iniziato questa avventura. Loro si conoscevano ancora da prima, entrambi lavoravano alla prima SGM di Giorgi. Ermanno è la tecnologia in persona, un supporto fondamentale per l’azienda, ed è nel consiglio della società e presidente. Poi c’è Michele Sgolacchia, che si occupa di tutta la parte commerciale, della rete di vendita dei clienti. Un ritorno graditissimo è stato poi Mattia Francolini come direttore dell’azienda, il vero eroe del problem solving. Lui organizza e risolve tutti i problemi, è il mio angelo custode.
Da poco, assieme al marchio MA, è arrivato anche Marco Castellazzi, personaggio conosciutissimo da tutto il mercato. Massimo Della Martera insieme a Marco Rossetti gestisce il reparto tecnico e le riparazioni. Infine, parte fondamentale dell’azienda sono le quote rosa, per il buon funzionamento dell’amministrazione e del marketing. Mi ritengo estremamente soddisfatta del team che siamo riusciti a mettere assieme, tutte brave persone e affiatate tra di loro. È un piacere lavorare in un gruppo così.
Forse siete l’azienda più importante nel mercato nazionale delle luci per lo spettacolo. Quali sono i programmi futuri di RM?
Stiamo operando in un mercato in piena evoluzione tecnologica, e sicuramente non affronteremo il futuro con il freno a mano tirato. Abbiamo tanti progetti da sviluppare: anche se la nostra punta di diamante rimarrà il marchio Robe, nel prossimo anno annunceremo qualche nuova acquisizione importante. Stessa cosa succederà per il gruppo di lavoro: Paolo Dozzo, personaggio di spessore nel mondo del lighting, ha appena fatto il suo ingresso in azienda. Lui sarà il nostro nuovo Direttore Commerciale e porterà alcune interessanti novità, aprendo nuovi mercati. Infine, vorremmo ristrutturare la sede per creare dei nuovi spazi dedicati ai corsi e alle nuove tecnologie, per dare vita a una vera e propria “academy”: un vecchio progetto di Marco, che gli stava molto a cuore.
Hai un sogno nel cassetto?
Professionalmente penso di non poter pretendere altro, mi sento una donna appagata, che deve solo gestire al meglio quello che ha. Umanamente, come mamma e donna, vorrei che nella nostra casa entrasse di nuovo l’amore, per ricostruire una famiglia bella e calorosa.