Marco Dellatorre - Fonico di palco

Umbria Jazz è un festival sempre più internazionale: intervistiamo i protagonisti.

Marco Dellatorre - Fonico di palco

Si è conclusa l’edizione 2024 dell’Umbria Jazz Festival. Il 20 luglio siamo approdati al festival con la prospettiva di assistere a due concerti ambientati entrambi nell’Arena Santa Giuliana, lo spazio più capiente del festival: la giovane Veronica Swift, una delle vocalità Jazz/rock femminili più in voga del momento, e Nile Rodgers & CHIC, una vera icona della musica dance, produttore di successi di David Bowie, Madonna, Duran Duran, Daft Punk.

A Perugia abbiamo incontrato un amico che lavora con Nile Rodgers da tanto tempo: Marco Dellatorre. Non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di fare due chiacchiere anche con lui.

Marco, da quanto tempo lavori con Nile?

Sono ormai vent’anni, e Nile ancora mi sopporta. All’inizio il lavoro era molto più pesante. Giravamo solo con la chitarra di Nile, il basso e un radiomicrofono, e il resto lo trovavamo tutto sul posto; questo mi ha permesso di creare un database di diverse situazioni e prodotti, tanto che nell’ultimo periodo non chiamavo pi. neanche a fare il soundcheck e preferivo che gli artisti rimanessero in hotel a riposare dopo trasferte pesanti. A quel punto avevo una certa esperienza e tante date fatte con il materiale pi. svariato, da quello auto-costruito al prodotto raffinato. Sapevo come organizzare il palco e come tarare il monitoraggio, caricavo i miei preset e verificavo che tutto fosse corretto, per ottenere il massimo della pressione prima di andare in larsen. Riuscivo anche gestire i vari spostamenti dei musicisti e tenerli sempre monitorati su tutto il palco.

Qui invece siete arrivati con una mezza produzione.

Sì, il cambio è avvenuto perchè dal 2019 Neil ha cambiato management e hanno deciso di avere una dotazione completa per la produzione, con impianto audio, luci e video. Adesso, a seconda delle date, arriviamo con la produzione completa o con la mezza produzione: il backline, il monitoraggio, le due regie, il video e una parte di luci.

Quante date fai adesso?

Con lui faccio una media di un centinaio di date all’anno, anche se poi ci sono stati degli anni, in concomitanza dell’uscita di alcuni successi, in cui ne abbiamo fatte anche molte di più. Poi, oltre a Nile, da qualche anno sono entrato a far parte di una squadra di Bocelli, grazie ad Andrea Taglia, e anche lì si gira parecchio. Ho trovato un’applicazione su Google che misura quanta strada hai fatto durante l’anno: solo nel 2024 io ho fatto sei volte il giro del mondo.

Attualmente dove vivi?

Sono sempre vissuto in Umbria, che adoro; c’è solo la scomodità degli aeroporti, per il resto è un posto fantastico. Mi hanno proposto di trasferirmi in altre parti del mondo: Inghilterra, America, perfino in Australia, ma non lascio la mia pace per nessuna ragione al modo; e adesso ho mio figlio che sta crescendo, e quindi non se ne parla.