Ivan Pierri - Lighting designer
Cocciante festeggia all'Arena i 50 anni dell’album Anima.
Da sx: Francesco Angeloni, Ivan Pierri e Giuseppe Fischetti.
Riccardo Cocciante ha scelto l’Arena di Verona per festeggiare i 50 anni di Anima, pubblicato nel maggio del 1974: si trattava del terzo album del cantante, quello che per primo ha portato Riccardo Cocciante all’attenzione del grande pubblico. L’artista ha scelto così l’Arena di Verona per festeggiare questa data con il pubblico, che da parte sua è intervenuto a riempire la venue in ogni ordine di posto.
Ivan, come hai approcciato il disegno luci di questo concerto?
Ho iniziato a lavorare a questo progetto piuttosto in ritardo, ma per fortuna sapevo già di cosa mi sarei dovuto occupare, perché mi ero confrontato con l’artista e le sue direttive erano state molto chiare. Mi sono fatto lasciare dallo spettacolo precedente gli spot Robe Forte e Ayrton Cobra, i wash Claypaky K20 e Chauvet Maverick Storm, oltre ad altri effetti esclusi strobo, fumi e fiamme. Tutto lo spettacolo è stato programmato e poi gestito manualmente, e per questo mi sono avvalso di compagni di viaggio che ormai mi seguono praticamente in tutti i lavori, cioè Francesco Angeloni e Giuseppe Fischetti. Loro sono fondamentali in una situazione dove devi gestire tutto manualmente e occorre avere un’intesa molto spiccata; tutta la squadra deve essere sintonizzata continuamente in modo che basti uno sguardo per capire la situazione.
L’idea del tulle davanti allo schermo LED ci ha molto colpito… come lo gestisci con le luci?
Cocciante è stato chiaro sulla questione luci: devono limitarsi a creare dei quadri estetici, senza osare effetti da concerto rock, e nel caso azzardare qualche piccolo movimento solo in qualche ritornello più conosciuto. L’idea di mimetizzare con il tulle lo schermo LED è stata dell’artista, che ha voluto in qualche modo mascherare l’effetto tecnologico che dava lo schermo LED e riportare lo show a un sapore un po’ retrò, usando il tulle anche come fondale e andando ogni tanto a colorare singolarmente o ad accompagnare le immagini che venivano proiettate.