Festival di Sanremo
Si avvia l'edizione del 2022 con l'obiettivo di offrire un prodotto più ricco, ma in sicurezza sia per i lavoratori che per il pubblico.
“Questa edizione del Festival, realizzata nella nuova fase della pandemia, rappresenta una nuova sfida organizzativa: difendere e rappresentare la normalità raggiunta e cercare di tornare ad offrire un prodotto più ricco, una kermesse festosa, caratterizzata dalla presenza del pubblico come prima della presenza del virus, ma in verità convivere con lo stesso continuando a garantire al personale e agli artisti di poter lavorare comunque in un contesto ‘protetto’, nel pieno rispetto delle normative vigenti per il contrasto alla pandemia”. Così la responsabile del Centro di Produzione Tv di Roma, Valeria Zibellini, cui fa capo la parte produttiva, sintetizza il lavoro fatto per rendere il Festival 2022 pienamente godibile, ma in sicurezza sia per i lavoratori che per il pubblico. Un lavoro fatto con un costante confronto tra Rai e Polizia di Stato, Comune di Sanremo, Prefettura di Imperia. Dietro le quinte c’è, come sempre, il lavoro di circa 300 persone per 30 figure professionali diverse, che hanno iniziato a preparare il Festival dal 6 dicembre. “Il team” è prevalentemente composto dalle forze di Roma, integrato dai colleghi delle altre sedi e dei Centri di Produzione di Milano, Napoli e Torino.
Per quanto riguarda la scenografia del Festival, che ha richiesto il lavoro di circa 60 persone, è una sintesi delle due precedenti edizioni con alcuni ampliamenti tecnici. La decorazione principale è costituita da 600 mq di elementi termoformati bianchi, oltre a 460 m2 di apparati video, 5.7 chilometri di LED dinamico, 200 m2 di stoffa per sipario.
Per la regia, invece, Stefano Vicario potrà contare su 12 telecamere HD: 2 gas pedestal centrali, 1 Technocrane, 1 Jimmy Jib, 2 Steadycam con radio fuoco, 1 telecamera radio su gimbal, 3 telecamere su binario, 1 telecamera floor cam, 2 telecamere su Magnum dolly.
Il progetto fotografico del direttore della Fotografia Mario Catapano ha richiesto circa 550 proiettori motorizzati per gli effetti e 240 proiettori per la luce “bianca” gestiti da quattro consolle luci. Tutti i proiettori sono a tecnologia LED e la gestione è affidata a una squadra di 11 persone. L’impianto di ripresa e diffusione audio è coordinato da Mauro Severoni con un gruppo di lavoro di 20 persone che gestiscono 200 segnali, dal palco, tra microfoni e radiomicrofoni, 50 diffusori in sala, quattro postazioni audio per un totale di sei mixer digitali, circa 5 km di fibre ottiche e 1600 segnali audio.
Per la parte della Produzione di Rai Radio sono impegnate 25 persone per i programmi di Radio1, Radio2 e Isoradio, per la cui copertura tecnica e tecnologica – tra Teatro Ariston, Casinò, Palafiori e Casa Siae - Radio Rai ha installato 8 mixer audio professionali, oltre a due regie video e 12 telecamere per la realizzazione delle trasmissioni Visual di Radio2. Per garantire i collegamenti e le trasmissioni di tutta la radio 24 ore su 24, infine, sono stati dislocati oltre mille metri di cavi audio e dati, ai quali se ne aggiungono altrettanti di fibre ottiche.