Event Management - Arrivano i robot
Un’innovativa applicazione tecnologica precedentemente estranea allo show. Il noto service video Event Management aggiunge una nuova dimensione ai suoi servizi di movimentazioni scenografiche.
di Douglas Cole
Negli ultimi anni, con il potenziamento di hardware e software per media server, abbiamo visto un’esplosione nelle interazioni tra movimentazioni e video. Già da diversi anni – più spesso nelle esibizioni e nelle fiere, ma anche negli spettacoli – sono disponibili infinite possibilità creative grazie alle funzioni di mapping (di proiezione o di LED) su superfici tridimensionali, anche in movimento. Il service video italiano Event Management srl, con sede principale nella provincia di Lodi ma con filiali a Londra, Parigi e Bruxelles, è stato un pioniere nell’introdurre questo tipo di interazione automazioni/video nello spettacolo in Italia, cominciando già diversi anni fa, grazie alla collaborazione con Italstage e vincendo la sfida delle proiezioni sugli enormi schermi in movimento nella tournée Noi, di Ramazzotti.
Event Management è entrato nel mondo della robotica avvicinandosi alla casa torinese Comau, costruttrice di robot industriali. Event Management è system integrator Comau per lo spettacolo e produce software customizzati per poter interfacciare il controllo dei robot con i sistemi di video e media più utilizzati nel nostro settore. I sistemi che hanno sviluppato sono già stati applicati a diversi progetti in eventi corporate ma anche in trasmissioni televisive italiane come Amici e L’Isola dei Famosi.
Ci siamo recati alla sede di Event Management per farci raccontare la loro esperienza nell’integrazione dei robot industriali in ambito scenografico.
Fabio Orzali, responsabile per Event Management di diversi progetti che hanno impiegato questa nuova tecnologia, ci porta attraverso un labirinto di magazzini a un laboratorio in cui risiede temporaneamente uno dei robot.
“Questo modello è un Comau NJ130 – spiega Fabio – con una capacità di sollevamento del braccio di 130 kg. È un robot industriale di taglia medio-piccola. Usiamo i robot Comau in maniera ‘impropria’: non nelle catene di montaggio ma per lo spettacolo. Ad oggi, li abbiamo usati integrandoli con dei display a LED per la movimentazione in scena.
“Li abbiamo utilizzati nelle trasmissioni Amici e L’Isola dei Famosi. Per Amici li abbiamo usati con degli assemblati di pannelli LED da 192 cm x 192 cm con un passo di 3,75 mm. Per L’Isola dei Famosi abbiamo utilizzato il modello NJ650 (robot che sorregge fino a 650 kg sul suo polso) che, nello specifico, apriva l’entrata dagli schermi LED per Alessia Marcuzzi.
“Per ridurre il peso, abbiamo separato i moduli LED dai propri chassis, montandoli su una struttura fatta da noi ad hoc. Abbiamo poi costruito una piastra di fissaggio adatta al braccio del robot.
“Abbiamo scelto invece il modello NJ220, con una capacità di sollevamento di 220 kg, per l’evento del lancio del nuovo Iveco Stralis a Madrid (realizzato per l’Agenzia Merlo Spa). In quel progetto movimentavano dei pannelli LED da 384 cm x 192 cm ognuno. Questi formavano una parete intera che si apriva e assumeva diverse configurazioni. In realtà, sul quel progetto venivano usati tre robot: due NJ220 e un NJ130 nella tech area che muoveva un altro pannello LED di passo 1,9 mm. Ai due robot più grandi abbiamo aggiunto lo scorrimento su binari, con movimentazioni automatizzate tramite degli Elevation 1 di Kinesys.
“Il sistema di gestione – precisa Fabio – è stato sviluppato interamente da noi. È un software nostro, proprietario, che si interfaccia con il sistema hardware di Comau.
“Generalmente, la programmazione software su questi robot riguarda il funzionamento nelle catene di montaggio, nelle quali si eseguono una serie di movimenti in sequenza milioni di volte. A noi, fondamentalmente, non serviva un sistema del genere, ma ne serviva uno completamente customizzabile secondo le richieste del cliente.
“Quindi – continua Fabio – abbiamo sviluppato un software che ci dà la possibilità di gestire le diverse posizioni modificandole in tempo reale per poi lanciare il programma così che il robot cominci la sua sequenza. La parte di comando agisce direttamente sul robot in tempo reale”.
Il movimento è gestito direttamente dal software, mentre i contributi video per gli schermi vengono gestiti da un media player o server: D3, Pandoras Box, Watchout ecc, secondo le esigenze del progetto. Ovviamente, quello che è importante negli show è la sincronia tra la riproduzione dei contributi e i movimenti. Questo viene gestito dal software proprietario creato in casa da Event Management.
Il software gestisce il controllo dei movimenti, mandando delle cue per i contributi, sincronizzato in timecode. Il server principale, il computer sul quale viene eseguito il software di Event Management, gestisce le istruzioni di movimento ed è collegato al controller del robot. Questo computer è poi collegato in rete con i media player.
La flangia per il montaggio degli utensili del robot NJ130‑2.0.
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Fabio Orzali di Event Management al controllo di un robot Comau NJ130‑2.0. |
“Il tipo di cue – dice Fabio – che questo computer invia ai media player, dipende sempre dal tipo di media server in uso: per ogni sistema di media player c’è un nodo dedicato sviluppato direttamente da noi, per esempio: D3, Pandoras, Watchout e via dicendo. In ogni caso è un’interfaccia software che riceve un segnale dal computer di controllo per il robot e manda un cue al media player.
“Se il robot deve compiere una serie di movimenti in sequenza, il nostro computer ha una cue list con i vari movimenti, che vengono mandati via via al robot in una sequenza predefinita, con una cadenza di tempi che deve seguire le velocità dei movimenti programmati precedentemente. Una modalità di programmazione permette di linkare le varie posizioni per avere movimenti fluidi e non a scatti.
“Secondo le esigenze dell’applicazione – continua Fabio – il robot può movimentare un display LED con dei contributi che sono indipendenti dal movimento del robot, come per spostare o aprire un segmento di un LED wall più grande, del quale lo schermo sul robot fa parte. Altrimenti, i contributi possono essere sincronizzati ai movimenti del robot con delle maschere. Questa modalità è molto efficace per gli effetti di projection mapping, nei quali la proiezione segue uno schermo (da proiezione) montato sul robot.
“C’è da considerare inoltre – aggiunge Fabio – il peso e il fattore inerziale. Una volta iniziato il movimento di un braccio che porta un telaio con uno schermo LED che pesa 100 o 120 kg, quando andiamo a frenare il braccio dobbiamo anche frenare il pannello di 120 kg la cui reazione agisce sul braccio del robot e sulla piastra di montaggio tra braccio e schermo. Va considerata anche tutta la struttura del telaio e dello schermo, a livello di oscillazioni. Così c’è sempre da trovare un equilibrio tra la resistenza della struttura dello schermo e il suo peso.
“Il fattore di sicurezza è molto importante. Oltre ad avere il pulsante di sicurezza che c’è sul telecomando, abbiamo sempre un pulsante di sgancio di sicurezza in remoto dove si trova l’operatore”.
Questa tecnologia si sposa con le capacità degli attuali e futuri media server per offrire infinite possibilità creative. La precisione della ripetibilità di questi robot industriali (anche questi modelli con le capacità di sollevamento di centinaia di chilogrammi offrono una precisione di movimento dichiarata inferiore a 0,08 mm!) permette loro di spostare display LED non solo in sicurezza, ma anche di avvicinarli uno all’altro in modo da offrire una continuità di immagine perfetta, anche con i pannelli a elevatissima risoluzione. Già sono stati utilizzati con successo per eventi corporate una tantum, per esibizioni e per allestimenti a lungo termine come le trasmissioni televisive... abbiamo l’impressione che li vedremo presto in qualche altra applicazione.
Per raccontare tutto questo ai clienti ed interessati, Event Management ha anche ospitato un evento Open Day, durante l’ultima settimana di luglio. Per chi fosse interessato si possono vedere diversi video dimostrativi sul sito www.eventmanagementsrl.it
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Assi di movimento |
6 |
6 |
6 |
Capacità di sollevamento al polso |
650 kg |
220 kg |
130 kg |
Capacità aggiuntiva sull’avambraccio |
50 kg |
50 kg |
50 kg |
Estensione massima in orizzontale |
2703 mm |
2701 mm |
2050 mm |
Coppia su asse 4 |
3060 Nm |
1230 Nm |
638 Nm |
Coppia su asse 5 |
3060 Nm |
1230 Nm |
638 Nm |
Coppia su asse 6 |
1766 Nm |
712 Nm |
314 Nm |
Movimento su asse 1 |
±180° (75°/s) |
±180° (100°/s) |
±180° (155°/s) |
Movimento su asse 2 |
−60°/+75° (75°/s) |
−95°/+75° (90°/s) |
−60°/+125° (105°/s) |
Movimento su asse 3 |
−231°/−10° (75°/s) |
−10°/−256° (110°/s) |
30°/−165° (150°/s) |
Movimento su asse 4 |
±2700° (90°/s) |
±2700° (130°/s) |
±280° (200°/s) |
Movimento su asse 5 |
±125° (90°/s) |
±125° (130°/s) |
±120° (190°/s) |
Movimento su asse 6 |
±2700° (120°/s) |
±2700° (195°/s) |
±2700° (230°/s) |
Precisione di ripetibilità |
0,15 mm |
0,08 mm |
0,07 mm |
Flangia |
ISO 9409-1-200-6-M12 |
ISO 94091-A160 |
ISO 9409-1-A125 |
Peso Robot |
2450 kg |
1220 kg |
740 kg |
Grado di protezione |
IP44 / IP65 |
IP65 / IP67 |
IP65 / IP67 |
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