DiGiCo SD12 alza l’asticella

Presentata a Parma il 19 gennaio, in contemporanea con il NAMM, la nuova console DiGiCo SD12, che usa la stessa tecnologia delle sorelle più grandi, destinata a diventare il nuovo termine di paragone nella sua categoria.
Per questo modello, che in un certo modo segna un cambiamento nel percorso di DiGiCo, il produttore ed i vari distributori hanno voluto fare le cose in grande, presentandolo in contemporanea in tutto il mondo. Visto che non tutti sarebbero potuti volare in California alla presentazione al NAMM, hanno fatto in modo che ogni distributore organizzasse la propria presentazione, invitando i propri clienti.
Ci siamo così recati presso il distributore italiano, Audio Link, alla corte di Stefano Cantadori, sicuri di non annoiarci, passando il tempo tra formule e dati tecnici, ma anche fra vecchi amici e un po’ di baldoria.
In mattinata, si è atteso l’arrivo di gran parte degli invitati prima di alzare il telo e rivelare la nuova creatura DiGiCo.
Ma era già ora di pranzo. Così abbiamo raggiunto il ristorante Parma Rotta, e chi  è cliente di Audio Link sa di cosa parliamo: quando si va a mangiare insieme, Stefano è sempre una garanzia. Una volta alzati da tavola, tutti più allegri e contenti, siamo ritornati nella saletta per proseguire con la presentazione.
Ospite d’onore, ovviamente, la nuovissima SD12 che integra caratteristiche di entrambe le Serie SD e S: compatta nelle dimensioni, è anch’essa basata sull’ultima generazione di processori Super FPGA. Come capirete leggendo le caratteristiche tecniche, si tratta di un vero gioiellino.
Dispone infatti di 72 canali in ingresso con elaborazione completa, 36 bus aux/gruppi con elaborazione completa, una matrice12 x 8 con elaborazione completa, bus LR/LCR con elaborazione completa, 12 unità FX stereo, 16 EQ grafici, 119 EQ dinamici, 119 compressori multibanda, 119 DiGi-TuBe, 12 gruppi di controllo (VCA) e software SD serie Stealth Core 2, che la rende compatibile con le sessioni di tutte le altre console della serie SD.
SD12 ha due touchscreen da 15 pollici che possono visualizzare 24 canali contemporaneamente. Offre una modalità per doppio operatore e la possibilità di utilizzare lo schermo a destra per il master. Offre anche opzioni avanzate di connettività tramite schede DMI opzionali.
I controlli di equalizzazione e dinamica sono posizionati accanto ad entrambi gli schermi, in modo che siano allineati alla rappresentazione grafica visualizzata quando si assegna un EQ. Insolitamente per una console così compatta, DiGiCo ha incluso la sua tecnologia HTL (Hidden Til Lit – nascosta finché non illuminata – ndr), con due banchi di 24 encoder con anelli luminosi RGB, oltre a una channel strip simile alla SD7 con encoder HTL per l’EQ. C’è anche una nuova sezione di metering delle dinamiche sulla strip di canale e nuovi meter ad elevata visibilità accoppiati ai fader. Gli encoder rotativi che si trovano sotto lo schermo, anche questi HTL, indicano, in base al colore, quali parametri controllano, per agevolare ulteriormente la rapidità delle operazioni.
I controlli di dinamica sono esattamente dove ci si aspetterebbe che fossero, ma con l’aggiunta di meter che indicano la riduzione del guadagno, finora visti solo su SD7 ed SD5. Ci sono anche indicatori per l’intervento dei gate.

Sono presenti una sezione master assegnabile sul lato inferiore a destra della superficie e due fader assegnabili, ognuno con il proprio display ed il proprio meter, assegnabili a qualsiasi dei canali in ingresso o in uscita, o al Master Solo. Cinque scribble strip RGB dedicati possono essere assegnati a delle macro, divise in cinque banchi, per un totale di 25 macro. C’è anche un pannello Snapshot, dedicato appunto all’accesso alle snapshot ed al relativo controllo rapido, nonché alla commutazione verso le memorie precedente e successiva.
Sul retro della console ci sono otto ingressi mic/line locali, otto uscite di linea locali e otto in/out AES/EBU per sorgenti digitali locali, così come due porte MADI ed un’interfaccia UB MADI per la registrazione a 48 kHz tramite USB; 48 tracce di registrazione sono utilizzabili con la console operante con una frequenza di campionamento di 48 kHz, 24 tracce se il clock è impostato a 96 kHz.
Due slot sono pronti ad ospitare le eventuali schede DMI. Le opzioni qui includono un modulo di interfaccia Dante, che può essere inserito direttamente nel retro della console, eliminando la necessità di acquistare un Orange Box e si può aggiungere un modulo Waves per poter usufruire pienamente della piattaforma SoundGrid. Esiste una grande varietà di schede DMI che possono essere inserite nell’SD12, intercambiabili secondo i diversi progetti o le esigenze del tour.
SD12 mette a disposizione una serie di opzioni per il controllo remoto, tra cui l’applicazione SD Remote Control App per iPad. È anche possibile preparare le sessioni offline, oltre al controllo remoto online. La console è compatibile con i protocolli di rete OSC e Ross, mentre un’interfaccia GPIO a 16 pin permette l’esecuzione di operazioni quali audio-segue-video e show control. È disponibile anche un’interfaccia seriale/MIDI in/out per MMC/MTC, MIDI Remote e QLab. SD12 consente l’operazione in mirroring di una seconda console.
Essendo un prodotto della serie SD, c’è anche la possibilità di collegarsi direttamente alla rete Optocore con due opzioni di anello, permettendo alla SD12 di inserirsi tranquillamente ovunque nel loop insieme a qualunque altra console SD dotata di interfaccia Optocore.
Nel tardo pomeriggio, finiti i momenti più o meno seri, compresa un’estrazione a premi, Stefano ha ceduto alle pressanti richieste degli astanti che volevano conoscere il costo del prezioso giocattolino. Stefano ha fatto partire il missile: pare che la superficie di controllo, più lo stage rack e il cablaggio possano costare solo € 26.000. Sarà vero?

contatti: Audio Link

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