Clay Paky Illumina i Luminari
Alpha Profile 800 ST usati al Banchetto per il Premio Nobel 2014
Il 10 dicembre 2014 Clay Paky si è unita ad una nutrita schiera di illustri ospiti in uno degli eventi più noti al mondo: il banchetto per il Premio Nobel. Tenutosi sin dal 1934 nella Sala Blu del palazzo del Municipio di Stoccolma, una volta all’anno, il banchetto include le prestigiose Premiazioni del Premio Nobel. All’evento partecipano il re e la regina di Svezia e gli altri membri della famiglia reale, oltre a 1300 ospiti circa tra cui laureati premi Nobel, politici, dignitari e altri VIP. L'evento viene inoltre seguito dal vasto pubblico di una trasmissione televisiva ad alta definizione messa in onda dalla televisione svedese (SVT). I biglietti non possono essere acquistati; tutti gli ospiti vengono invitati dalla fondazione Nobel.
Per questa occasione il lighting designer Per Sundin ha voluto 18 Alpha Profile 800 ST Clay Paky, forniti da Woodlite. Avendo ideato in passato molti progetti per l’evento, Sundin conosce bene la struttura del Municipio di Stoccolma. “Sono stati la mia prima scelta,” dice Sundin. “Non si tratta di un progetto pieno di luci mobili. L’illuminazione deve essere delicata e piacevole e gli Alpha Profile sono perfetti”.
Sundin è lighting designer dal 1989 e ha eseguito progetti per alcuni degli spettacoli più grandiosi a livello televisivo tra cui l’Eurovision Song Contest (cinque volte), la Fondazione Premio Nobel dal 1996, Eventi Reali in Svezia e Arabia Saudita e ha lavorato per il famoso regista cinematografico Ingmar Bergman, senza contare le installazioni architetturali in tutto il mondo e i lavori per clienti come Formula Uno e Coca Cola.
Sundin descrive l’architettura della Sala: “La fantastica architettura della Sala Blu viene rappresentata come una corte coperta con muri di mattoni non intonacati. All’origine, i progetti architettonici iniziali della sala prevedevano muri intonacati e pitturati di blu per dare alla stanza una gradazione di colore che suggerisse la vicinanza all’acqua, ma quando, durante i lavori di costruzione, l’architetto Ragnar Östberg vide quei bellissimi mattoni rossi, cambiò idea. Per conferire ai mattoni quel pizzico di ‘struttura’ in più fece martellare la superficie. Il nome Sala Blu era già stato scelto e da allora non fu mai cambiato”.
“I mattoni rossi martellati – continua Sundin – assorbono la luce e in generale riflettono i toni di colore caldi, in modo da rendere accogliente l’illuminazione di una cena e accompagnare la fiamma delle candele disposte su ogni tavolo. La ‘corte coperta’ della Sala Blu ha un soffitto con tappezzeria bianca, perfetto per fungere da cielo blu, in contrasto con i caldi muri di mattoni. Durante i tre divertissement si può utilizzare la luce blu che fa pensare a come sarebbe stata la sala se i muri fossero stati intonacati e pitturati di blu”.
“Il lighting design per il banchetto dei Nobel – aggiunge Sundin – e l’architettura del Municipio di Stoccolma richiedono un rig non ingombrante e strumenti silenziosi ed efficienti. Ecco perché quest’anno ho scelto gli Alpha Profile 800 ST di Clay Paky: per ‘pennellare’ la sala con proiettori potenti e silenziosi che si amalgamano perfettamente con la scenografia. La presenza di luci italiane calza a pennello insieme agli innumerevoli e meravigliosi fiori che dal 1970 provengono dalla città di Sanremo, in cui Alfred Nobel visse i suoi ultimi anni di vita. L’illuminazione è stata progettata anche in modo da rendere omaggio all’intrattenimento che mette in scena stralci di opere in cui si esibisce il Balletto Reale Svedese. Mi sto occupando di questo evento da diciotto anni e siamo in grado di creare ogni anno un’atmosfera nuova grazie all’illuminazione. Alfred Nobel ne andrebbe certamente fiero”.
Contatti: Clay Paky
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