Casanova Opera Pop – Chiara Canzian
Il nostro solito percorso di interviste non poteva che partire dalla figlia di Red Canzian, Chiara, figura fondamentale in questa produzione.
intervista: Alfio Morelli
foto di scena: Jarno
Durante il pomeriggio ho notato che eri abbastanza presente e che davi consigli in diversi ambiti – luci, audio, movimenti ecc. Di cosa ti occupi nello specifico?
Non ho un ruolo specifico, sono l’interfaccia in tour con tutti i produttori, a partire da mio babbo, che ha ideato lo spettacolo, al regista, al lighting designer, coreografo cori, ecc. E se non bastasse, ricopro il ruolo di walk-in cover,
cioè
mi devo far
trovare sempre pronta nel sostituire qualche ruolo femminile in caso di necessità, tranne il ruolo principale di Francesca, causa l’età e registro vocale. Il mio ruolo multitasking deriva
dal fatto che sono nata e cresciuta in una famiglia che fin dai
quattro anni mi ha portato in tour
con
i Pooh, quindi qualcosa di spettacolo mi si è attaccato addosso,
portando
il mio piccolo contributo allo spettacolo di cui tutti andiamo orgogliosi.
Che tempi ha avuto la produzione dello spettacolo?
L’idea è partita tre anni fa, due anni di scrittura e un anno di produzione. Da gennaio 2021 abbiamo iniziato nella scelta degli attori nei vari ruoli, per iniziare a luglio con le prove musicali e della coreografia
al Teatro comunale di Treviso. Poi
ci siamo spostati per un’altro periodo al
Teatro di San Donà, dove
abbiamo
fatto l’allestimento della produzione e iniziato le prove dello spettacolo, per debuttare il 21 gennaio a Venezia.
Che tempi avete in tour?
Si arriva su piazza alla mattina e si comincia a montare per fare il debutto il giorno dopo.
Contiamo su una ventina di personale tecnico ed una ventina di personale artistico. Una volta trovate
le misure, è diventata
una produzione abbastanza snella.
Chi ha curato la scenografia?
La scenografia è stata curata da due professionisti provenienti dal Teatro La Fenice: il direttore degli allestimenti scenici Massimo Checchetto ed il lighting designer Fabio Barettin. Si può chiamare ibrida – è sviluppata con delle quinte fisse, e sul fondale in PVC vengono proiettate delle ambientazioni, a volte statiche e a volte in movimento. Tutto il materiale video e foto è stato pensato e prodotto da mio padre che, girando Venezia, ha fotografato o filmato degli scorci della città, per poi post-produrle, pulendo dalle immagini i vari cavi o insegne pubblicitarie che inevitabilmente si vedono fotografando Venezia.
Quali sono i programmi futuri dello spettacolo?
Questa prima tranche è un po’ la presentazione dello spettacolo. Visto al momento che ci da dei segnali positivi, pensiamo di fare qualche data anche durante stagione estiva, per poi partire per una stagione invernale importante, virus permettendo.
Leggete le interviste con gli altri membri della crew:
Enrico Belli – Audio sul palco