Arri SkyPanel
SkyPanel è una serie di versatili pannelli illuminatori a LED di varie dimensioni, luminosità e caratteristiche, risultato di oltre dieci anni di ricerca e sviluppo di tecnologie LED da parte della rinomata azienda tedesca.
di Michele Viola
Sky Panel è una serie di versatili pannelli illuminatori a LED di varie dimensioni, luminosità e caratteristiche, risultato di oltre dieci anni di ricerca e sviluppo di tecnologie LED da parte della rinomata azienda tedesca.
Arri è un’azienda molto legata al cinema, e la serie SkyPanel è pensata principalmente per soddisfare le esigenze di illuminazione tipiche degli studi fotografici, televisivi e cinematografici.
La serie SkyPanel
La serie comprende pannelli di quattro dimensioni – S30, S60, S120 e S360 – e di due tipi differenti – ‘C’ per la versione RGBW e ‘RP’ per la versione remote phosphor.
S60 è il modello medio, ampio 645 mm x 300 mm, quello che si adatta più facilmente alla maggior parte delle applicazioni. S30 è la versione più piccola e più portatile, lunga la metà di S60, mentre S120 è lunga il doppio di S60 ma ha più o meno lo stesso peso e lo stesso assorbimento elettrico. S360, il più recente della famiglia, è anche il più grande e luminoso.
L’elemento di base, che ARRI chiama light engine, è una matrice di LED corrispondente al pannello del modello S30 e nella versione ‘C’ contiene circa 1000 pixel e assorbe circa 200 W. Il pannello di S60 è composto di due light engine affiancati, quindi assorbe circa 400 W e presenta un’emissione approssimativamente doppia rispetto a S30. S120 è invece composto di quattro light engine con densità di pixel dimezzata rispetto ai light engine dei modelli di dimensioni inferiori; in altri termini ha dimensioni doppie rispetto a S60 ma ha lo stesso numero di pixel, quindi lo stesso assorbimento in potenza e approssimativamente lo stesso output, distribuito su una superficie maggiore. S360 corrisponde a tre pannelli S120 incolonnati, ovvero ad una matrice di 12 light engine da 100 W. SkyPanel S360 assorbe complessivamente una potenza elettrica pari a circa 1500 W per un’emissione luminosa che può superare i 120.000 lm.
Il controllo del colore
La versione ‘C’ dei pannelli monta LED RGBW ed è completamente controllabile dal punto di vista del colore. La temperatura colore è regolabile con continuità tra 2800 K e 10.000 K, con un’ottima resa cromatica su tutta la gamma. Il software di controllo permette la correzione plus-minus green con un controllo rotativo dedicato. Oltre alla temperatura di colore, è ovviamente disponibile la regolazione del colore secondo varie modalità, tra cui le più o meno comuni RGBW, CMY e HSI (Hue-Saturation-Intensity, ovvero tonalità, saturazione e intensità). La regolazione del colore, decisamente sofisticata, consente anche di scegliere il colore simulando l’applicazione di una gelatina, da scegliere tra diversi tipi di mazzette Rosco o Lee. Scegliendo il produttore della gelatina da un apposito menu, viene proposto un sottomenu con i nomi di diverse serie di gelatine tra cui scegliere. È anche possibile scegliere la temperatura colore della lampada sottostante tra 3200 K e 5600 K, perché ovviamente applicando la stessa gelatina ad una sorgente ad incandescenza piuttosto che ad una sorgente HMI il risultato è differente.
Una funzione molto interessante permette di inserire direttamente le coordinate nello spazio colore CIE di una luce campionata con un termocolorimetro, ottenendo un colore della luce prodotta dal pannello che riproduce esattamente la luce emessa dalla sorgente campionata. Ovviamente, la precisione della corrispondenza tra i numeri immessi ed il colore effettivo della luce prodotta è legata alla precisione intrinseca della sorgente. Arri, peraltro, sceglie, seleziona e garantisce i suoi LED in una maniera abbastanza particolare. Attualmente i pannelli SkyPanel montano LED di prima qualità, selezionati con attenzione, per poi ricostruire il matching preciso delle sorgenti tramite una procedura automatica di regolazione eseguita e salvata su ogni singolo proiettore luminoso. Questo non solo sugli illuminatori SkyPanel, ma anche su tutti gli altri prodotti a LED per i quali è richiesta una certa precisione nella riproduzione del colore. Il processo di taratura automatico utilizza un ambiente ed una serie di attrezzature dedicate e per SkyPanel 360 dura circa 15 ore! Il computer, collegato allo strumento di misura ed alla presa USB sul retro del pannello SkyPanel, verifica ogni LED singolarmente ed anche una notevole quantità di pattern, calibrando con precisione ogni singolo LED. Arri, non spingendo al massimo le performance delle sorgenti, è in grado di garantire fino a 50.000 ore di funzionamento senza significative variazioni di resa luminosa e colorimetrica.
I pannelli SkyPanel offrono performance decisamente buone dal punto di vista del colore: un CRI di oltre 95 e un TLCI (Television Lighting Consistency Index) di oltre 90.
Ma... come si usano?
Chiaramente un pannello come SkyPanel 360 non è pensato per uno studio televisivo. È molto utilizzato nel cinema, in effetti, come anche nella moda. Nelle importanti manifestazioni milanesi legate alla moda vengono tipicamente utilizzate diverse centinaia di illuminatori SkyPanel, di varie tipologie e dimensioni.
Nel cinema, la possibilità di inserire direttamente le coordinate del colore della luce nello spazio CIE può risultare davvero utilissima. Basti pensare, ad esempio, alla difficoltà nel riprodurre le luci di una scena d’azione durante le riprese dei dettagli in primo piano, girate successivamente. Questo si può risolvere, usando uno strumento del genere, campionando ogni frazione di secondo la luce con uno spettrofotometro durante le riprese delle scene, per poi riprodurre le stesse luci, grazie alla precisione del controllo disponibile, durante le riprese dei primi piani in studio.
Gli effetti
Un’altra funzionalità notevole riguarda gli effetti disponibili a bordo, anche questi pensati per soddisfare le esigenze tipiche del mondo del cinema. A differenza degli illuminatori pensati per utilizzo in teatro o nel live, l’effetto non è quello che si vede guardando la luce che esce dal corpo illuminante ma piuttosto quello che si vede guardando la scena illuminata. Ad esempio il fuoco, ovvero la luce di un fuoco acceso riflessa sulla scena illuminata. Questo effetto, in particolare, è regolabile in frequenza e in temperatura. Altri effetti tipici sono l’esplosione, oppure il lampeggiante della polizia o dell’ambulanza. È possibile tra l’altro modificare i cicli e la tipologia o anche il colore del lampeggio, per adeguarsi alla tipologia tipica del paese in cui è ambientata la scena. Altre possibilità sono il passaggio di una nuvola, o un lampo, o ‘paparazzi’ che simula la presenza di un gruppo di fotografi, o una luce variabile simile a quella prodotta da uno schermo televisivo, o un’automobile in movimento con i fari accesi, oppure un processo di saldatura... Le possibilità sono davvero tantissime.
Il controllo
I pannelli SkyPanel sono controllabili in locale, oppure tramite un controller remoto collegabile alla porta USB sul pannello posteriore, oppure via DMX/RDM o ancora, tramite la porta RJ45, via Art-Net o sACN. C’è anche un’interfaccia Wireless DMX Lumenradio integrata. Sono controllabili non per pixel ma per blocchi, ovvero per light engine. Nel caso di SkyPanel S360, il controllo DMX impegna al massimo 196 parametri.
È anche possibile regolare tutte le impostazioni tramite il server http interno: collegando ad esempio un router alla porta RJ45 e collegandosi al Wi-Fi del router, è possibile accedere tramite browser all’interfaccia di gestione, che quindi è accessibile anche da tablet o da smartphone.
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