Audio Effetti
Alla scoperta di questa giovane e dinamica azienda che sta conquistando fette sempre più importanti di mercato, grazie alla distribuzione di marchi attentamente selezionati.
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Marco Medica, amministratore delegato di Audio Effetti. |
di Giancarlo Messina
A MiR 2018 abbiamo avuto modo di incontrare l’Amministratore delegato dell’azienda ligure, Marco Medica, dal quale ci siamo fatti raccontare la storia e i futuri progetti di Audio Effetti.
La società ha la propria sede a Genova ed è stata fondata da quattro professionisti: Marco Medica, Roberto Villa, il legale rappresentante, Paolo Battistini, Area manager, e Alessandro Lucianò, responsabile dell’area tecnica.
Dal 2000, anno di fondazione, Audio Effetti ha segnato una crescita costante in termini di marchi distribuiti in esclusiva per l’Italia e in termini di fatturato, passando dagli 1,7 milioni di euro del 2013, ai 2,5 del 2014, e ancora dai 3,1 milioni del 2015 ai 4,6 del 2016, per arrivare ai 7,8 milioni del 2017. Insomma un trend in vistosa e notevolissima crescita.
Ma nulla nasce dal nulla. Quindi le ragioni del successo sono certo da ricercare nei trascorsi dei suoi soci, ed in particolare proprio dell’AD Marco Medica.
“La prima fiera che io abbia mai visitato fu il SIM di Milano; era il 1986 ed avevo 14 anni. Il primo SIB di Rimini arrivò più tardi, quando ne avevo 17 – racconta divertito Marco –. Ho sempre avuto infatti una grande passione per questo mondo e trattare materiale per lo spettacolo era il lavoro che volevo fare da grande. Così dopo l’università e la laurea in Economia e commercio, insieme ai miei soci ho fondato Audio Effetti”.
Ma non si pensi che Marco fosse un novellino: aveva già avuto importanti esperienze come agente di commercio nel settore professionale: “Imparare a fare il distributore è una cosa molto difficile – ci spiega – ma certo aver fatto per quasi 20 anni l’agente per molti marchi importanti del settore mi ha aiutato, perché ho imparato un mestiere che richiede competenze tecniche e commerciali, ma poi ho dovuto affinare anche le capacità organizzative.
“Ho iniziato a 21 anni come agente per SGM – ci racconta – prima in Liguria, poi anche in Piemonte e Valle d’Aosta, mansione svolta per ben 18 anni con risultati importanti; gestivo infatti la Liguria e il mercato delle navi da crociera, che proprio io ho portato in SGM; da solo sviluppavo un fatturato pari a quello che l’azienda faceva in intere nazioni come l’Inghilterra o la Francia! Ero giovane, ma ho avuto la fortuna di formarmi con professionisti come Franco Zaghini e Aldo Visentin, persone che mi hanno insegnato tantissimo.
“Subito dopo ho iniziato a lavorare con dB Technologies – prosegue Marco – mandato svolto per tanti anni che adesso ho passato ai miei colleghi, anche se ho ancora un rapporto di amicizia e stima con l’Ing. Vicari e il suo gruppo, come anche con tante altre aziende”.
Insomma la passione per l’aspetto tecnico si è ben coniugata con le competenze commerciali: “Ho sempre avuto una grande passione per la tecnica, fino ad entrare nel dettaglio, nello smontaggio dei prodotti per analizzarne il funzionamento – ci spiega –; a questo ho affiancato l’esperienza di vendita in giro per l’Italia, capendo anche le differenze enormi fra vendere in Puglia o nel Lazio, che, culturalmente, è come vendere in Francia o in Germania!”.
Ma come nasce l’idea di importare nuovi marchi in un mercato italiano certo non particolarmente ricco e spesso poco aperto alle novità?
“A me è sempre piaciuto viaggiare e visitare le fiere – ci spiega Marco – cosa che faccio tuttora. Ho avuto chiaramente la percezione di come ci fossero nel mondo marchi e prodotti di notevole qualità del tutto sconosciuti in Italia; ho capito come il mercato italiano sia, in qualche modo, un mercato estremamente periferico e anche un po’ miope, perché ci sono dei brand molto visibili ed importanti che in qualche modo lo monopolizzano, spesso per la bravura dei distributori; marchi che a volte nel mondo non hanno la stessa forza, perché magari in US o in Asia occupano un posto molto marginale. Così ho cominciato a lavorare per importare anche da noi questi marchi fra i più utilizzati nel mondo. Il primo è stato Laserworld, accompagnato da un grande lavoro di divulgazione, con la stesura di un libro su come si realizza un disegno laser. Grazie a questo in Italia siamo ormai diventati il punto di riferimento per gli show laser, e le grosse produzioni italiane che per abitudine si appoggiano a realtà straniere, devono capire che oggi anche i nostri service possono dotarsi di macchine e tecnici di primo livello. Poi si sono aggiunti tanti altri marchi importanti, come RGBLink per il video, Yes Tech per i LED wall, oggi il nostro primo marchio per fatturato ed il brand più importante insieme alle luci di Elation Professional, un grande player nel mondo professionale, con un catalogo amplissimo”.
Ma fra il ruolo dell’agente e quello di AD di un’azienda il passo non è brevissimo: “La creazione della rete vendita è stata una cosa abbastanza semplice – ci spiega Marco – perché dopo 20 anni di lavoro avevo molto chiaro chi fosse la persona giusta regione per regione. Sapevo chi chiamare e di chi fidarmi: è un mondo piccolo e ci si conosce tutti. La mia esperienza di agente mi ha aiutato molto, anche perché avevo ben presente il valore della scelta dell’agente giusto. È stato invece molto più difficile creare la struttura aziendale, perché avere le persone giuste nell’assistenza tecnica, nella prevendita, nel marketing, nella contabilità, nella logistica è una cosa complicatissima! Fortunatamente i container dagli US e dall’Asia arrivano direttamente a Genova, e questo ci rende le cose un po’ più facili, anche perché ho scelto del personale che aveva già maturato questo tipo di esperienza e sa rapportarsi anche con gli uffici doganali. Poi c’è l’organizzazione del magazzino, delle spedizioni, le nuove sfide dell’e-commerce, gli strumenti informatici che forniamo ai rivenditori per farli accedere alle giacenze di magazzino.
“Il post-vendita rimane sempre molto importante – continua – e su di esso abbiamo investito tantissimo. Abbiamo infatti appena acquistato oltre 1000 m2 di magazzino di fronte agli uffici ed allestito al suo interno un laboratorio con sei persone che lavorano otto ore al giorno, full-time, in linea su tutte le tecnologie. Per noi è una grossa risorsa, perché i clienti ci riconoscono questo, oltre al fatto che tutti noi siamo sempre disponibili 24 ore al giorno, ogni giorno, festivi compresi, per risolvere gli eventuali problemi dei clienti o per fornire consulenze sulle configurazioni. Curiamo molto anche la parte relativa alla formazione tecnica con contenuti originali in italiano, con dispense divulgative, dai laser ai media server; organizziamo road show, corsi e demo”.
Ma Marco sa che si tratta di un settore in continua crescita, in cui bisogna essere aperti alla collaborazione, al cambiamento e saper sfruttare ogni possibilità: “Il nostro settore è diventato sempre più trasversale – ci spiega – si va cioè dall’elettronica ultra professionale all’integrazione dei sistemi, dal noleggio all’elettronica più consumer, sempre nel settore audio e video, perché con l’e-commerce si aprono anche segmenti meno professionali. E per ogni segmento di mercato cerchiamo di essere pronti con prodotti adatti e con risposte giuste. La nostra strada infatti è quella di dotarci sempre più di personale tecnico, al fine di poter dare la risposta giusta in tempo reale, sia in prevendita sia in post-vendita.
“Il nostro sogno nel cassetto è quello di riuscire a creare alleanze, perché la rivalità e la miopia rendono il nostro settore sempre più piccolo e di nicchia, invece le sinergie creano sviluppo per tutti. Nella nostra industria trovo enormi individualismi che fanno male al settore professionale: l’unione tra service o tra distributori crea invece una forza che rende tutti più sani”.
Un punto di vista davvero lungimirante sul quale non possiamo che essere d’accordo!
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