Spotlight Serie Hyperion – fresnel e sagomatore a LED
La nuova famiglia di proiettori per teatro e studio rappresenta un ulteriore passo avanti per la casa costruttrice lombarda Spotlight, da sempre attenta alle tecnologie di ultimissima generazione.
di Douglas Cole
In particolare fresnel, PC, sagomatori e seguipersona di Spotlight sono un pilastro del parco luci di tanti teatri in tutto il mondo, sempre facili da individuare, con la loro sezione quadrata ed angolare e striscia d’argento con tocchi d’arancione. Tra sagomatori, seguipersona, flood, downlight, cyc, asimmetrici e PAR, al tungsteno e a LED, i proiettori di questa casa costruttrice costituiscono, azzardiamo a dire, forse la linea più numerosa e completa di illuminatori teatrali sul mercato.
Ad un passo dalla celebrazione del giubileo d’oro di attività, il costruttore di San Giuliano Milanese ha presentato la nuova Serie Hyperion, con una nuova sorgente LED da 300 W in versioni bianche e a colori. Con i primi tre modelli, i proiettori Hyperion rappresentano una deviazione dalla tradizione Spotlight, dotati di un design più tondeggiante ed una nuova tecnologia. Progettata per installazioni in venue di grandi dimensioni come teatri, studi cinematografici e televisivi, la nuova sorgente presenta prestazioni paragonabili a una lampada alogena da 2000 W, ma con dimensioni più compatte e una ridotta generazione di calore.
Sintesi a sei colori primari
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Un confronto tra la resa dei 15 colori campioni standard CRI di una tipica sorgente LED RGBW (a sx) e la sorgente RGBACL (dx) dei proiettori Hyperion. |
La versione a colori di questa sorgente utilizza un sistema di sei primari per la sintesi del colore. Combina dei diodi che emettono i colori primari consueti – rosso, verde e blu – con ulteriori sorgenti primarie ambra, ciano e lime. Questa combinazione consente al proiettore non solo di emettere uno spettro più ampio e con una curva più uniforme, in grado di produrre luce bianca con temperatura colore variabile da 2700 K a 8000 K, ma conferisce anche un indice di resa cromatica minimo CRI 94, fino a CRI 97. Questo è un miglioramento notevole del CRI medio rispetto ad una sorgente RGB, RGBW o anche RGBWA. Rappresenta una resa più elevata rispetto a tutti i 15 colori campioni standard CRI Ra e non solo rispetto ai primi otto campioni inclusi nella media. In particolare, la resa del campione R9 “rosso forte” del sistema RGBACL usato nei proiettori Hyperion arriva ad 85, rispetto alla resa di 17 di un tipico sistema RGBW. Questo colore è particolarmente importante in applicazioni di illuminazione dell’incarnato e di altri materiali presenti in teatro (legno ecc), a causa delle sottili sfumature di rosso.
Il sistema di raffreddamento della sorgente combina ampie feritoie superiori con ventilazione forzata. Offre una modalità automatica standard, una modalità “silenziosa” e una modalità che consente il controllo dalla console. Un altro parametro regolabile del light engine è la frequenza di refresh dei LED, fatto che ne consente l’utilizzo in applicazioni che coinvolgono riprese video evitando fastidiosi sfarfallii.
Questa nuova sorgente è accompagnata da un sofisticato firmware che consente il controllo di colore in diverse modalità. Innanzitutto, il “booster” consente un elevato flusso luminoso, ridistribuendo la corrente disponibile nei LED che effettivamente sono in uso nella sintesi di certi colori. Quando, per esempio, una tonalità non richiede il contributo dei LED lime o ciano, la corrente elettrica complessivamente disponibile viene distribuita sugli altri primari, consentendo un flusso luminoso più elevato.
Le diverse modalità di gestione del colore si traducono in sette modalità di controllo DMX (i proiettori hanno anche la modalità autonoma master/slave). Nella modalità più semplice, a tre canali, il colore viene controllato tramite una ruota colori virtuale pre-programmata che dispone di otto livelli di bianco con temperature colore diverse, più 30 colori principali e otto preset liberi per caricare delle tinte scelte dall’utente. Un’altra modalità consente il controllo semplificato RGB utilizzando algoritmi interni che dosano gli elementi ambra, ciano e lime. Per quanto riguarda la sintesi sottrattiva, un’altra modalità consente il controllo nello spazio colore CMY, per il coordinamento del colore anche con proiettori con sorgenti a scarica con filtri tradizionali.
Due altre modalità sono pensate in particolare per l’utilizzo dei proiettori nello studio televisivo: per la luce colorata c’è la modalità HSI, comoda per l’uso insieme a telecamere, mentre per la luce bianca c’è una modalità con la temperatura colore variabile e controllo +/- green.
Un’altra modalità consente il controllo diretto a 8 bit dei vari primari RGBACL più un dimmer generale e effetti stroboscopici a velocità variabile, mentre un’ultima modalità aggiunge controllo dei colori con una precisione a 16 bit, la ruota colori virtuale, un controllo indipendente di temperatura colore, dimmer e strobo.
La sorgente dispone di due curve di risposta al controllo del dimmer tramite DMX: una lineare ed una che emula la risposta di una lampada ad incandescenza. Quest’ultima curva comprende anche la possibilità di impostare il ritardo all’accensione e allo spegnimento caratteristico delle lampade alogene. Per ulteriore realismo nell’emulazione delle sorgenti al tungsteno, la regolazione del bianco offre il tipico effetto del viraggio all’arancione con il calo dell’intensità.
Il modulo contenente la sorgente dispone dei connettori XLR5F ed XLR5M per l’ingresso/rilancio del controllo DMX/RDM (lo stesso connettore permette anche l’aggiornamento del firmware) e connettori PowerCon per ingresso/cascata dell’alimentazione (100÷240 V AC, 50-60 Hz, assorbimento massimo in potenza 330 W). Un display LCD consente l’impostazione locale del proiettore. Questo display è invertibile e può essere impostato per l’auto-spegnimento. Il pannello posteriore include anche due encoder rotativi per il dimmer e la ruota colori virtuale.
Un’ultima chicca di questo modulo riguarda la facilità di manutenzione. È costruito in modo che si apre a cerniera per consentire l’accesso molto semplificato a tutti i componenti del proiettore.
Questo modulo con sorgente esacromatica viene utilizzato in due modelli: il sagomatore Hyperion PR6C e il proiettore Fresnel Hyperion FN6C.
Il sagomatore
Hyperion PR6C combina il modulo LED con gruppi ottici intercambiabili. Di serie, è disponibile con due diverse ottiche zoom – una da 15°÷30° e l’altra da 25°÷50° – ma è comunque compatibile con una vasta scelta di ottiche a divergenza fissa già in commercio (e, per tanti utenti, già nel magazzino). Incorpora un tradizionale sistema di sagomazione con quattro lame rotanti, e sono disponibili le varie consuete opzioni aggiuntive per sagomatori a parabola ellissoidale: un modulo iris, portagobo tipo A e tipo B, telaio per filtri/gelatine. Ai due estremi delle due ottiche di serie, ad una distanza di 4 m, questo proiettore è in grado di erogare un illuminamento fino a 10.340 lx su un campo di diametro 110 cm (15°), e fino a 1.555 lx su un campo di diametro 3,7 m (50°).
I Fresnel
Hyperion FN6C integra un’ottica Fresnel con lente frontale in borosilicato da 200 mm. Lo zoom manuale consente di variare la divergenza da 12,5° a 43°. All’impostazione di zoom minimo, è in grado di erogare un illuminamento massimo di 8.359 lx su un campo di diametro 90 cm ad una distanza di 4 m. Allo zoom massimo, invece, è in grado di erogare 1.046 lx su un campo di diametro 3,2 m, sempre a 4 m.
Un altro proiettore Fresnel completa la seria attuale: Hyperion FN Pure White. Incorpora una variante del modulo sorgente che utilizza solo diodi bianchi. Per soddisfare le esigenze dei teatri, ma anche degli studi televisivi, è disponibile in versioni da 3200 K e da 5600 K, ognuna con un indice di resa cromatica CRI 95.
Il modulo sorgente di questo proiettore mantiene tutte le caratteristiche del modulo esacromatico che non sono relative alla sintesi di colore: la possibilità di usare una curva di risposta al dimming per emulare quella di una sorgente al tungsteno (senza, ovviamente, il viraggio all’arancione), la regolazione della frequenza di rigenerazione dei LED e il controllo della ventilazione anche tramite DMX.
Questo modello offre due modalità di controllo: da due canali (dimmer generale a 8 bit, strobo) e da 5 canali (dimmer a 16 bit, ritardo del dimming, ventilatore, strobo).Hyperion FN Pure White ha sempre una lente frontale da 200 mm ma, rispetto al modello a colori, la gamma dello zoom è leggermente ampliata: da 9° a 45°. Questa ottica consente al proiettore di erogare un massimo di 14.609 lx su un campo di 60 cm, fino a 1.094 lx su un campo di 3,3 m ad una distanza di 4 m ai due estremi del range.
Ovviamente, entrambi i proiettori Fresnel sono predisposti per l’aggiunta di paraluce “barn doors” e telaio portagelatine.
Oltre agli accessori aggiuntivi già elencati, la casa costruttrice offre diverse opzioni per tutti i proiettori Hyperion. Tutti i modelli sono predisposti per il controllo wireless-DMX opzionale, per forcelle che consentono il controllo tradizionale a palo, e per il montaggio in una delle forcelle a controllo DMX della serie ARC (con pan, tilt e zoom motorizzati).
Un interessante video prodotto da Spotlight sui nuovi prodotti descritti in questo articolo: |
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