Luca “Scorny” Scornavacca, Luca Morson - Fonici di palco
Il 2 maggio abbiamo incrociato a Jesolo il tour “worldwide” di Eros Ramazzotti.
Luca Morson e Scorny, fonici di palco.
Il tour di Eros Ramazzotti è partito dall'Italia e ha assunto un rilievo sempre più internazionale. Intervistiamo i professionisti che hanno lavorato allo spettacolo, portando quelle idee innovative che ne hanno decretato il successo.
Qui in regia monitor vedo due mixer e due fonici, il lavoro era troppo impegnativo per uno solo?
[Scorny] No, non si tratta di un lavoro troppo impegnativo. È l’impostazione diversa che è stata data all’intero lavoro: se devi affrontare il lavoro di monitoraggio di una band tradizionale, senza richieste specifiche, puoi impostare il lavoro in maniera tradizionale. Le esigenze che ha un cantante non sempre si sposano con le esigenze di un musicista, e di solito si deve trovare un compromesso. Eros invece è un artista molto esigente, che usa un sistema di monitoraggio tutto suo: lui non vuole ascoltare solo dagli in-ear, non usa solo i monitor a terra, non gli bastano i sistemi infill e nemmeno il ritorno del PA; lui vuole un mix continuo di tutto questo. Dunque sul palco dobbiamo organizzare un sistema di ascolto ibrido. Poi, essendo un artista che si muove molto, dobbiamo seguirlo continuamente. Eros non accetta compromessi e vuole sempre un risultato ottimale in ogni posizione e in qualsiasi cosa stia facendo. Quindi serve un fonico con un setup dedicato che lo segua attimo per attimo, senza distrazioni. Ecco perché la decisione di usare due mixer e due fonici, uno dedicato esclusivamente a Eros e uno alla band.
Come avete organizzato la regia?
[Luca Morson] sul palco lavoriamo con due Digico SD7, un banco importante dotato di doppio motore. A entrambi, tramite una matrice, facciamo arrivare la stesso segnale: da una parte ci sono io, che gestisco la band, faccio un mix aggiungendo la voce di Eros e lo rimando singolarmente ai componenti della band; dall’altra c’è Scorny che rimanda a Eros un mix molto personale.
Ci dici qualcosa di questo mix personale?
[Scorny] Si tratta di un lavoro molto particolare. Eros usa un solo auricolare, perché vuole vivere appieno quello che il pubblico gli trasmette. Io dunque gli devo restituire un mix della band bilanciato con il ritorno del PA, bilanciato con quello che arriva dal floor, quello che arriva dagli infill e quello che mando tramite l’in-ear. Naturalmente tutto questo cambia a seconda della posizione sul palco dell’artista e dall’acustica della location, e da tante altre variabili. Insomma, è abbastanza lavoro anche per una persona sola.