La tecnologia incontra l’arte
Succede in Toscana: accordo di collaborazione tra K-Array e PRG.

Da sx: Federico Ignesti, sindaco del comune di Scarperia e San Piero; Giovanni Bettarini, assessore del Comune Di Firenze; Massimo Ferrati, co-fondatore di K-array; Massimo Gramigni, presidente del Teatro Cartiere Carrara; Alessandro Tatini, presidente di K-array.
Mercoledì 29 gennaio, il Teatro Cartiere Carrara di Firenze ha ospitato la presentazione ufficiale dell’accordo tra K-Array, eccellenza toscana nel settore dell’audio professionale, e PRG, leader nell’organizzazione di eventi in Toscana. Massimo Gramigni di PRG e Alessandro Tatini e Massimo Ferrati di K-Array hanno annunciato pubblicamente questa partnership strategica con la presenza della stampa, delle autorità e di tanti amici del settore. Si tratta di un accordo che porterà soluzioni audio all’avanguardia nei principali teatri e location della regione.
È forse una notizia che innescherà dei dibattiti; tuttavia, riteniamo che si tratti di una scelta intelligente che può rivelarsi vincente per il nostro settore. PRG è da sempre attenta all’esperienza del pubblico, che al prezzo del biglietto si impegna a offrire il massimo della qualità dello spettacolo che offre; la diffusione è un aspetto che non deve rimanere secondario, ma anzi deve rimanere centrale nelle esperienze di intrattenimento dal vivo. D’altro canto K-Array, azienda rinomata a livello internazionale, secondo il motto sempre valido del Nemo propheta in patria, ha colto l’opportunità di presentare i propri prodotti in un contesto più vicino al suo pubblico di riferimento. Nonostante il successo globale, l’azienda sentiva l’esigenza di far conoscere le proprie soluzioni audio anche sul territorio nazionale.
A seguito di un’attenta analisi e studi di fattibilità, sono stati selezionati quattro teatri toscani, tra cui il Cartiere Carrara, il Puccini, il Teatro di Fiesole e il Garibaldi Milleventi di Prato, dove verranno installati i nuovi sistemi audio K-Array; in arrivo, forse, anche il Mandela Forum. Questi spazi diventeranno delle vere e proprie sale demo, permettendo ai clienti di ascoltare dal vivo i prodotti e di apprezzarne le performance. Poi, come si dice, la potenza è nulla senza controllo. Per questo motivo, nell’accordo sono stati coinvolti anche alcuni service della zona, che metteranno a disposizione la loro professionalità e i loro servizi durante gli eventi.
Per noi presenti, per offrire una prima prova d’ascolto finale, è salito sul palco Paolo Vallesi: accompagnato dal suo piano, Paolo ci ha dimostrato la bontà dell’impianto con un piacevolissimo intermezzo musicale.
Succede in Toscana
Firenze, da sempre culla di cultura e artigianato, è diventata con il tempo un vero e proprio centro di eccellenza nel settore dell’audio, grazie alla presenza di aziende come K-array, Powersoft e B&C Speakers. Questo triangolo industriale ha dato vita a una serie di collaborazioni che coinvolgono aziende dell’indotto e università, aprendo la strada a progetti di ricerca innovativi. Insieme, queste realtà non si limitano a sviluppare nuove tecnologie, ma contribuiscono a creare un patrimonio che vede in Firenze un polo non secondario nel panorama mondiale dell’audio. L’attenzione al lato sonoro, applicata nei teatri e arene dove opera PRG e ovviamente nei sistemi K-array, cerca di valorizzare ogni performance e di spingere in avanti i confini della tecnologia audio. C’è insomma una visione a lungo termine che intreccia la ricerca e sviluppo da una parte e il valore aggiunto del territorio dall’altra. Dietro la notizia dell’accordo tra K-Array e PRG c’è molto di più di un semplice accordo commerciale: è l’incontro di due realtà made in Tuscany che, negli ultimi 50 anni, sono cresciute e si sono affermate nei rispettivi settori.
La prima storia ha inizio negli anni Settanta, quando i giovani Claudio Bertini e Massimo Gramigni organizzarono i loro primi concerti sul territorio. Negli anni Ottanta, i ragazzi acquisirono sempre più esperienza lavorando a grandi eventi, per poi dedicarsi alla programmazione di spettacoli e alla gestione di importanti spazi culturali. A un certo punto, sono arrivati all’apertura di spazi nuovi: spicca la realizzazione del Teatro Cartiere Carrara, un progetto ambizioso che ha portato alla costruzione ex novo di un grande teatro privato, un’iniziativa unica nel panorama italiano.
Nata dunque dalla passione, PRG è cresciuta fino a diventare un punto di riferimento nel settore dello spettacolo in Toscana. Da una piccola realtà locale, l’azienda è passata a gestire alcuni dei più importanti teatri della regione, tra cui il Teatro Puccini, il Teatro di Fiesole, il Garibaldi di Prato, e ancora il Mandela Forum di Firenze e il Modigliani Forum di Livorno. Oltre alla programmazione di eventi, PRG si occupa oggi anche della vendita dei biglietti e della gestione degli spazi, offrendo un servizio completo a 360 gradi. In oltre vent’anni di attività, l’azienda ha organizzato migliaia di eventi, accogliendo milioni di spettatori: solo il Mandela Forum ne ha ospitati oltre sette milioni e mezzo.
La seconda storia è di quella di K-array. Fondata nel 1990 da Alessandro Tatini, Carlo Tatini e Massimo Ferrati, K-Array nasce dalla volontà di offrire soluzioni audio innovative e adatte a tutti gli eventi. Forte della propria esperienza nel noleggio di attrezzature audio e luci, l’azienda ha sviluppato sistemi audio compatti e leggeri, in grado di soddisfare le esigenze di un mercato sempre più veloce e complicato. I primi prodotti K-Array hanno ridotto i costi elevati di movimentazione normalmente associati ai pesanti sistemi PA, e si sono distinti per la loro qualità sonora. Nel tempo, hanno conquistato rapidamente la fiducia di tecnici e organizzatori di eventi in tutto il mondo, a volte più all’estero che in Italia.
K-array è cresciuta in 35 anni fino ad avere 100 dipendenti, che continuano a sperimentare nuove idee nella fabbrica di San Piero a Sieve, a pochi chilometri da Firenze. I sistemi audio K-array equipaggiano oggi alcuni dei teatri più prestigiosi al mondo, tra cui la Scala di Milano, il Lincoln Center di New York, il Teatro dell’Opera di Budapest, il Gran Teatro dell’Avana e il Bellini di Napoli.
Insomma, la partnership tra PRG e K-Array rappresenta un nuovo capitolo nella storia della cultura toscana. Sono due storie che, dopo essersi sviluppate in parallelo, si sono finalmente incontrate in un progetto di collaborazione; c’è una visione a lungo termine che vuole intrecciare arte, ricerca e tecnologia, arricchendo il tessuto culturale e industriale dell’area fiorentina e toscana.
Sono due storie che raccontano di persone che hanno visto e vissuto i palchi da prospettive diverse, ma con la stessa filosofia di fondo: il pubblico ha il diritto di poter godere appieno dello spettacolo per cui ha pagato, a prescindere dall’ordine di posto scritto sul biglietto.
È giusto dunque citare alcuni dei nomi coinvolti: quelli di Claudio Bertini, Massimo Gramigni, e dei loro soci in tante aziende che gestiscono teatri, arene e servizi per lo spettacolo in Toscana, come Samuele Gaggio, Antonio Breschi, Sandro Giacomelli, Lorenzo Luzzetti, Giovanni Vernassa, Rosetta Buchetti, Maurizio Orrigo, Francesca Morganti, Marco Vanchetti, Angelica Lucibello, Federico Babini, Cristina Giani, Barbara Vernassa, Michele Crocchiola, Ettore Calogero, Maria Laura Viti, e i loro oltre 60 dipendenti; e ancora, Alessandro Tatini, Massimo Ferrati e gli oltre 100 collaboratori della fabbrica di K-array di San Piero a Sieve.