Kappa FuturFestival – L'audio
Il KappaFutur Festival al parco Dora di Torino è l'appuntamento dell'anno per la musica elettronica.
Abbiamo partecipato di nuovo al KappaFutur Festival, un appuntamento che riunisce appassionati di tutta Europa, e che oltre alla musica vede svolgersi tante iniziative di sensibilizzazione, riciclo e cultura. Abbiamo intervistato tecnici e organizzatori che lo hanno reso possibile. Oggi scopriamo il lato audio con Marco Galizia e Paolo Boscolo.
Marco Galizia - Responsabile audio
Marco, quest’anno mi hanno consigliato di venire a Torino perché c’è un impianto audio veramente interessante.
[Ride, ndr] Io posso dire che da un paio di edizioni mi sento abbastanza soddisfatto del progetto e del lavoro che abbiamo fatto nel reparto audio. Questo risultato passa anche dalla disponibilità di Imput, che ci ha fornito tutto il materiale che ci serviva. Abbiamo usato gran parte del catalogo d&b, in particolar modo la serie SL, dal modello più grande GSL, al medio KSL, al piccolo XSL. Gli impianti diffondono musica su cinque palchi, oltre a tanti altri modelli sparsi su delle postazioni in giro per il parco. Mi soffermerei a dire qualcosa sulla serie SL, perché è con questa che abbiamo risolto quasi tutti i problemi di rumore: la serie SL vanta una tecnologia cardioide, che ha la caratteristica di abbattere drasticamente il volume lateralmente e posteriormente al diffusore, liberandoci finalmente dell’inquinamento acustico che procuravamo sia tra i palchi, sia verso gli edifici più vicini
PA System d&b GSL sullo JÄGER stage.
Paolo Boscolo - Imput Level
Ci hanno detto grandi cose di questi prodotti d&b.
Sono già due edizioni che noi partecipiamo a questo festival. E l’organizzazione è arrivata fino a noi perché avevamo acquistato il sistema SL della d&b: la casa tedesca ha la particolarità che oltre nei sub, che già da tempo sono concepiti con il sistema cardioide, ora sfrutta questa tecnologia nei satelliti in diverse linee di prodotto. Per il festival, questo aspetto risolve la maggior parte dei problemi di inquinamento acustico, essendo praticamente un impianto muto dietro i diffusori. Quindi nel progettare la pianta del festival i palchi sono stati posizionati molto decentrati, in modo di avere il fronte molto lontano dai palazzi, e in modo che il suono ben orientato non arrivasse a disturbare. Gli organizzatori sono felici, per questo ci opzionano il lavoro anno per anno.
Il materiale che avete fornito è tutto vostro?
La fornitura di 164 pezzi, più le elettroniche di controllo, sono tutte nostre con esclusione di un solo palco. Quest’ultimo è stato definito all’ultimo momento e noi non avevamo più disponibilità di materiale. Fortunatamente in questo periodo abbiamo numerosi altri lavori in contemporanea, quindi bisogna un po’ incastrare tutto. Devo specificare che noi abbiamo fatto solo la fornitura e il montaggio del materiale, mentre per l’allineamento e la taratura dei vari impianti se ne sono occupati i fonici e i system engineering della produzione del festival, sotto la supervisione di Andrea Moi, il direttore tecnico.
PA System d&b GSL sul FUTUR stage.