FBT Verve 212A e SUBLine 18Sa
Si è andati al sodo, tralasciando tutti quei sofismi che il più delle volte servono più al marketing che all’utilizzatore...
La serie Verve è forse la più ricca di modelli di questo marchio. Ne conta infatti venti, tra attivi e passivi, tra diffusori e monitor.
Verve è stata progettata mirando ad ottimizzare i costi di produzione, così da ottenere un prezzo competitivo pur senza economie sulla qualità e l’affidabilità dei prodotti. Monta infatti una componentistica studiata appositamente per questi modelli, accompagnata dai nuovi amplificatori in classe D. Insomma si è andati al sodo, tralasciando tutti quei sofismi che il più delle volte servono più al marketing che all’utilizzatore.
Verve 212A
Il Verve 212A è un diffusore a due vie amplificato, con due coni da 12" per la sezione mediobassa in configurazione bass reflex, accoppiati ad un driver da 1,4". I due coni sono custom da 320 mm (12") con bobina da 64 mm (2,5").
La sezione medio alta monta invece un driver B&C con bocca da 36 mm (1.4") e bobina da 64 mm (2.5") su una tromba ruotabile da 70°H x 50°V a direttività costante. Il cabinet è in multistrato di betulla 15 mm con verniciatura antigraffio e rinforzi interni. Ha una dotazione di bordo essenziale ma fornita di tutto quello che serve realmente tutti i giorni, come i sei punti di ancoraggio M10 ed uno M6, per gli appendimenti e i fissaggi, due comode maniglie in alluminio per il trasporto e la movimentazione.
Il sistema è un due vie con canali separati per le basse e per gli alti. Gli amplificatori sono in classe D da 400 W continui per la sezione bassa e 100 W per la sezione alta. Sul pannello posteriore troviamo il quadro dei collegamenti con connettori di ingresso e di alimentazione. Sono presenti anche due potenziometri, il primo più precisamente è un selettore, che regola quattro preset del DSP interno, con quattro curve di risposta diverse: Original, quando si vuole utilizzare il diffusore con una risposta lineare ed un’estensione massima della frequenza, in pratica quasi sempre; Floor, preset consigliato quando si appoggia il diffusore a terra, infatti taglia leggermente, con una curva dolce, le basse frequenze, così da evitare il classico rimbombo; Vocal, preset dedicato al parlato, in cui l’equalizzazione esalta leggermente la gamma media, proprio per evidenziare la parte vocale rispetto alle altre frequenze; Warm, preset che evidenzia le frequenze medio basse e taglia dolcemente le frequenze più acute, proprio per un suono più “caldo”.
Sullo stesso pannello di controllo troviamo un secondo potenziometro che serve per regolare il segnale in ingresso, sia Mic che Line. Subito sotto troviamo un XLR maschio, quindi con segnale in uscita, che serve per rilanciare il segnale ad un altro diffusore; a fianco è posizionato un selettore HP Filter, dispositivo di filtro “low-cut” che lascia passare solo le frequenze più alte, e va ovviamente usato quando il satellite è abbinato con un subwoofer. Scendendo troviamo altri due connettori, un XLR e un Jack: sono entrambi due ingressi, selezionabili in Line o Mic. Più in basso troviamo tre LED: il primo, rosso, indica il malfunzionamento del sistema dovuto ad un guasto dell’amplificatore interno o all’intervento dei circuiti di limitazione per evitare sovraccarico termico; il secondo, sempre rosso, indica che il livello del segnale è prossimo alla saturazione, mentre il terzo LED, verde, segnala che il diffusore è alimentato ed è in funzione.
A nostro avviso la taglia di questo diffusore lo rende molto versatile e adatto alla maggior parte del lavoro di molti service: sfilate, teatro, presentazioni, manifestazioni politiche, piccole feste...
Un prodotto che si può affittare anche ad un utilizzatore non troppo esperto, essendo davvero un “plug and play”.
SUBLINE 18SA
L’abbinamento con un subwoofer, infine, completa certamente questo Verve 212A, espandendone ancora di più le possibilità di impiego.
Il prodotto dedicato a questa funzione è il SUBLINE 18SA, diffusore amplificato per la basse frequenze in configurazione reflex, con mobile di dimensioni contenute in multistrato di betulla da 15 mm con verniciatura antigraffio.
Oltre al woofer B&C da 18" (460 mm) ad alta escursione con bobina da 75 mm, internamente monta un’elettronica di potenza di 1200 W continui, controllata da un DSP, che gli consente una pressione di 133 dB continui e 137 dB di picco.
Sul pannello posto sul retro, troviamo una serie di controlli abbastanza interessanti, che permettono anche all’utilizzatore neofita di usare al meglio il prodotto, ed al professionista qualificato di effettuare tutte le regolazioni del caso, anche in modo abbastanza sofisticato.
Tutte le regolazioni e le connessioni sono sviluppate in senso verticale: partendo dall’alto troviamo i tre LED con le stesse funzioni illustrate precedentemente; più in basso troviamo un selettore a due posizioni che inverte la fase del segnale di 180°, e subito sotto troviamo il potenziometro del guadagno in ingresso.
Non manca un selettore a sei posizioni che regola il DSP interno con nuovi algoritmi di filtraggio ed equalizzazione dinamica delle basse frequenze. Queste sei posizioni danno la possibilità di scegliere il taglio su due frequenze, uno a 80 Hz ed uno a 120 Hz, con altrettanti tipi di equalizzazione: Original, priva di equalizzazione ma con una pendenza di 18 dB per ottava; Punch, con guadagno di 6 dB a 70 Hz, per un botta maggiore sotto i 100 Hz ideale per musica rock, dance e dove serve più cattiveria; Deep, che comporta un guadagno maggiore attorno ai 35/40 Hz, settaggio indicato per musica jazz o blues, per un suono più dolce e caldo.
Scendendo ancora, sullo stesso pannello troviamo un altro potenziometro rotativo con il quale è possibile regoare il delay. Intelligente la scelta di FBT di stampare sulla serigrafia l’equivalente in metri, perché, come sappiamo, il delay serve per allineare la fase dei diffusori al main, e questo metodo un po’ empirico consente comunque di eseguire una regolazione abbastanza precisa e veloce senza l’uso di sofisticate strumentazioni dedicate. Infine troviamo quattro XLR, due maschi e due femmine, per i vari collegamenti.
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