DTS Wonder
Proiettore wash a testa mobile con sorgente a LED
di Douglas Cole
I LED ancora non hanno scritto l’obituario delle lampade a scarica (come alcuni prevedevano qualche anno fa) e sembra che non lo faranno neanche nel prossimo futuro. I proiettori a LED stanno semplicemente presentando sempre più scelte rispetto a prima e veramente poche tipologie di proiettori a scarica o ad incandescenza stanno rischiando l’estinzione a causa alla concorrenza darwiniana dei LED; anzi, sembra che si sia stabilizzato di nuovo l’equilibrio evolutivo che era stato scosso dalla comparsa del LED di colore blu. La situazione attuale vede l’uso dei proiettori a LED fianco a fianco con altre sorgenti, ma l’evoluzione dei proiettori a LED sta ancora godendo delle nuove mutazioni che accompagnano sempre i primi anni della disponibilità di una nuova tecnologia. Come con le automobili, le lastre a raggi X o le macchine volanti un secolo fa, alcune idee sono qui per restare, ed altre sono destinate al fondo ceco evolutivo e alla cartella degli “abbiamo provato”... solo la storia a venire ci dirà quali sono le innovazioni che diventeranno consolidate caratteristiche standard.
Il proiettore Wonder, della romagnola DTS Illuminazione, si basa su un’interessante innovazione che offre molteplici possibilità per le applicazioni pratiche sia nell’uso come wash light che come proiettore per effetti in controluce. Inoltre, il sistema incorporato in Wonder si basa su un sistema meccanico molto meno complesso di quelli di diversi altri wash light con “armi segrete” comparsi nell’ultimo paio d’anni, cosa che generalmente rappresenta un vantaggio in termini di costi e di manutenzione.
Sorgente e ottica
Wonder incorpora 49 sorgenti LED RGBW disposte dietro un cluster di sette lenti grandi al centro e dietro 42 lenti più piccole in due anelli concentrici. I LED sono indirizzabili in quattro gruppi indipendenti, il centro più tre settori esterni. Fin qui, questa descrizione corrisponde ad un gran numero di proiettori a LED. Wonder, invece, si differenzia quando si arriva al gruppo ottico: anziché incorporare una singola lente con uno zoom motorizzato (oppure un gruppo di lenti prismatiche con zoom), Wonder incorpora due gruppi ottici concentrici, ognuno con uno zoom motorizzato indipendente.
Il primo gruppo ottico è accoppiato al gruppo centrale di LED e consente una gamma di apertura che passa da un minimo di 3,5° ad un wash ampio 52°. La seconda lente è anulare e cura la disseminazione delle sorgenti nell’anello esterno di sorgenti LED. Questo gruppo ottico offre uno zoom da 8° a 52°.
Vengono subito in mente le applicazioni nella produzione di effetti a mezz’aria, ma questa configurazione ottica presenta forse il suo vantaggio più interessante nell’utilizzo proprio nella funzione di wash light, perché consente di aggiustare separatamente l’apertura del fascio al centro per consentire una maggiore uniformità d’illuminamento su tutto il campo (oppure, quando serve, per fornire una forma anulare o un “hot spot”).
Con lo zoom al minimo, Wonder è in grado di produrre un illuminamento pari a 22.000 lux a cinque metri di distanza, su un campo di diametro 70 cm. Con lo zoom al massimo, fornisce un illuminamento di oltre 1500 lx su un campo di 4,9 metri di diametro, sempre ad una distanza di 5 metri.
Colore ed effetti
Per quanto riguarda il colore, Wonder consente il controllo diretto DMX a 16 bit degli elementi RGBW per ognuno dei quattro settori, consentendo la sintesi di 16 milioni di colori. Un canale separato consente il controllo del bianco CTC (con variabilità da 2700 K a 8000 K), mentre un altro canale consente la creazione e la memorizzazione di bianchi personalizzati con contributi liberi delle sorgenti R, G e B. La frequenza del driver dei LED si può controllare, anche tramite DMX, ed è variabile da 610 Hz a 9 kHz per permettere l’utilizzo del proiettore nelle produzioni video senza problemi di flicker.
Il proiettore è preprogrammato con varie macro di effetti di colori, statici e dinamici, con chase ed effetti rainbow sui quattro settori di LED. Oltre a questi, sono disponibili effetti stroboscopici globali e divisi tra le zone fino a 35 flash/s ed effetti di pulsazione variabili tra 120 ms e 43 s. Nella modalità di controllo DMX esteso, si aggiunge il controllo strobo sui settori LED indipendenti.
Controllo e connessione
Sul pannello di collegamento, Wonder incorpora connettori XLR5 ed XLR3 per il collegamento DMX in e DMX out, ed è compatibile con il protocollo RDM. Si controlla tramite 34 canali DMX (38 in modalità estesa). Controllo in ArtNet e con wireless DMX sono opzionali. Un display LCD invertibile e quattro tasti permettono l’impostazione dell’unità in locale.
Il proiettore dispone inoltre di un ingresso e di un rilancio per la corrente di rete su connettori PowerCon (tutti i connettori sono rigorosamente Neutrik). L’alimentatore accetta tensioni di rete da 90 ÷ 260 V AC a 50/60 Hz. Il rilancio consente di collegare fino ad altre quattro unità Wonder al primo proiettore (a 230 V AC). Questo proiettore ha un assorbimento nominale di 850 W.
Movimento
Wonder incorpora il sistema esclusiva DTS “FPR” (Free Pan Rotation), che permette il movimento in pan illimitato in entrambi sensi. Offre, invece, un movimento in tilt di 270°. Nonostante sia una testa piuttosto grande, i motori passo-passo trifase consentono un movimento molto veloce: 540° in 2,5 s in pan e 270° in 1,5 s in tilt. Il controllo dei movimenti è a 16 bit. Il peso totale di Wonder è 23,4 kg.
Oltre a metterlo in grado di fornire un illuminamento molto omogeneo come wash, la relativamente semplice particolare caratteristica di Wonder, il doppio zoom concentrico, si combina con le possibilità di colori ed effetti per mettere a disposizione una sorprendente tavolozza di effetti.
contatti: D.T.S. Illuminazione
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