Zingali Z4082A
Sistema PA con amplificatore integrato.
di Michele Viola
L’azienda Zingali è stata fondata nel 1986 dal giovane designer Giuseppe Zingali, che ha potuto così dare consistenza al suo amore per la musica e per la riproduzione audio.
Dopo decenni di esperienze e di sfide affrontate e vinte, Zingali propone la nuova serie Z, orientata al mercato professionale e dedicata alla diffusione hi-end in spazi più ampi rispetto ai mercati storici e consolidati del marchio, ovvero lo studio di registrazione e l’ambiente hi-fi, o l’home theatre evoluto.
Una caratteristica dei prodotti Zingali è la scelta del legno come materiale per la costruzione non solamente del box, ma finanche delle trombe. Le caratteristiche fisiche del legno, infatti, secondo l’esperienza della fortunata azienda laziale, permettono di propagare un suono neutro e indistorto fino a pressioni sonore particolarmente elevate.
La serie Z, in particolare, beneficia di un brevetto di proprietà dell’azienda, che riguarda la conformazione della tromba e la modalità di carico degli altoparlanti, che rende possibile un controllo coerente della direttività già dalle ottave più basse, con una buona efficienza e dimensioni e peso contenuti.
Oltre alla qualità sonora e all’estetica, curate fino ai minimi dettagli come da tradizione aziendale, per la serie Z i progettisti di Zingali hanno posto particolare attenzione alla robustezza e all’affidabilità anche in situazioni relativamente critiche. I filtri passivi all’interno dei satelliti utilizzano componentistica elettronica di grado militare, mentre tutti i sistemi di sospensione sono realizzati in alluminio aeronautico e acciaio inox con coefficienti di sicurezza superiori a 10/1. I sistemi di dissipazione del calore sono dimensionati per riuscire a smaltire importanti quantità di energia termica, anche in relazione alle ridotte dimensioni degli altoparlanti, e anche in ambienti a temperatura elevata.
Tutti i diffusori contengono componenti OEM con magnete al neodimio realizzati in Italia. La serie Z comprende diversi modelli di diffusori satelliti, dedicati alle frequenze medio-alte, e diversi modelli di diffusori subwoofer, dedicati alla parte più bassa dello spettro audio.
Zingali propone anche alcuni sistemi in configurazione integrata sub+satellite. Tra i sistemi disponibili, Z4082 è composto da un satellite Z42 e da un subwoofer ZW408.
Il piccolo satellite Z42 è un due vie a caricamento misto (reflex / tromba) contenente due woofer da 4” con bobina da 2,1” e un tweeter con membrana da 1” e bobina da 1,4”, tutti con magnete al neodimio, in un box alto poco più di 35 cm per 6,2 kg complessivi. È capace di gestire 150 W continui (600 W di picco) con una sensibilità di 96 dB SPL (@1 W/1 m) ed una banda passante a −3 dB che si estende da 175 Hz fino a un generoso 26,5 kHz.
ZW408 è un subwoofer contenente quattro altoparlanti da 8” con bobina da 2,5” e magnete al neodimio, capace di convertire una potenza elettrica continua di 1000 W (4000 W di picco) con una sensibilità di 98,5 dB SPL @1 W/1 m e una frequenza di taglio inferiore a −3 dB di 44 Hz (35 Hz a −10 dB).
Il sistema Z4082 è disponibile anche in versione attiva, con la sigla Z4082A, ed è composto da un subwoofer amplificato ZW408A e da un satellite Z42. Il modulo di amplificazione integrato nel sub comprende il sistema DSP Loto di Powersoft, nella versione ‘Advanced’, capace di supportare ingressi analogici ma anche digitali AES3 e Dante, anche questo presentato di recente dalla dinamica azienda toscana.
Il DSP pilota poi un finale Powersoft LiteMod 4HC, un modulo di amplificazione a quattro canali da 750 W ciascuno. Nella configurazione integrata all’interno del subwoofer ZW408A, due canali connessi a ponte sono dedicati al subwoofer e altri due canali a ponte sono dedicati all’uscita per il satellite. Sul pannello dell’ampli sono presenti i connettori per ingresso e rilancio di due segnali analogici su XLR, AES3 sempre su XLR, LAN per Dante e controllo su due connettori RJ45 (EtherCON). La gestione dei segnali è demandata al DSP interno, controllabile dal pannello posteriore tramite quattro pulsanti ed un piccolo pannello LCD oppure dal software di gestione Armonìa, prodotto e mantenuto da Powersoft. Sul pannello posteriore del sub, oltre agli ingressi per segnali, alimentazione e controllo, sono disponibili due uscite di potenza su SpeakON NL4: un’uscita di potenza marcata HIGH per collegare il satellite e un’uscita LOW per collegare – in parallelo al sub – un secondo subwoofer passivo. Tramite l’uscita link sul pannello del satellite è poi possibile connettere un secondo satellite per formare così, all’occorrenza, un sistema composto di due subwoofer e due satelliti (sullo stesso canale).
L’azienda può caricare nell’ampli fino a 12 preset, disponibili ad esempio per ottimizzare il funzionamento del sub insieme a uno o più satelliti, anche di modelli differenti. È poi possibile ovviamente distribuire setup dedicati anche in seguito, rendendoli semplicemente disponibili per il download, per poi caricarli negli amplificatori tramite il software di gestione Armonìa. È anche ovviamente possibile, sempre tramite Armonìa, agire direttamente sui parametri dell’amplificatore per ottimizzare il funzionamento di sistemi custom, o in situazioni particolari.
Per il momento, i sub Zingali serie Z con amplificatore integrato sono il modello ZW408A, con quattro altoparlanti da 8”, e il modello ZW210A con due altoparlanti da 10”, entrambi presentati all’ISE di quest’anno.
La tecnologia
Per quanto riguarda la tecnologia kompressor-array, brevettata da Zingali, questa prevede una slitta a supporto dei vari altoparlanti e driver contenuti all’interno del box. In questo modo, gli altoparlanti vanno in compressione direttamente davanti alla bocca della tromba e risultano fisicamente e acusticamente allineati proprio sulla bocca della tromba stessa. Anche il condotto reflex è realizzato con una fessura a lato della tromba, e anch’esso è fisicamente e acusticamente allineato sullo stesso piano. Gli altoparlanti caricano in fase la bocca della tromba; l’allineamento elettronico è quindi ridotto al minimo, essendo gli altoparlanti già fisicamente allineati sullo stesso piano.
Un’altra caratteristica della serie Z riguarda la dimensione dei componenti. È chiaro che la rapidità di movimento concessa dagli altoparlanti più piccoli consente una risposta ai transienti molto più precisa, rispetto agli altoparlanti di grandi dimensioni. Zingali ha scelto quindi di utilizzare – anche nei subwoofer, oltre che per la riproduzione della parte inferiore dello spettro dei satelliti – altoparlanti di dimensioni relativamente piccole, più veloci rispetto agli altoparlanti più grandi.
Un woofer da 18” chiede tipicamente un volume di circa 300 litri, per risuonare in maniera corretta. È un volume importante, che viene inevitabilmente ridotto anche del 50%, per ovvie ragioni di opportunità. Lavorando su un volume ridotto, l’altoparlante deve però sforzarsi più del dovuto per riprodurre l’estremità inferiore dello spettro, per cui è necessario esaltare elettricamente la porzione di segnale in bassa frequenza per ripristinare la risposta. Tre dB di guadagno sulle basse significa il doppio della potenza da erogare per l’amplificatore e il doppio di potenza da sopportare per l’altoparlante. Dato che in bassa frequenza sono abbastanza comuni correzioni anche di 6 dB e oltre, i 2000 W di un subwoofer grosso e potente sono in realtà sfruttati per 1/4 rispetto a quello che l’altoparlante potrebbe rendere se fosse inserito in un box adeguato.
Con un volume acustico equivalente di 25 o 30 litri, tipico di un altoparlante più piccolo, è più facile accoppiare correttamente il woofer con il box: questo permette di scendere più in profondità con meno sforzo e con risultati qualitativamente migliori dal punto di vista sia della linearità, sia della risposta ai transienti.
Considerazioni analoghe si possono riportare nella banda medio-alta, con i filtri FIR che, per quanto sofisticati, non potranno mai sostituirsi realmente a una risposta naturale e coerente della sorgente fisica. Un woofer da 4” all’interno di un satellite riesce a lavorare fino a frequenze relativamente elevate, a differenza di un woofer più grande, migliorando decisamente la coerenza in banda media fino ai medio-alti (nella banda tipica della voce). Questo, insieme alla naturale coerenza di fase tra le sorgenti indotta dall’allineamento kompressor-array, permette in definitiva di ottenere una risposta sonora particolarmente naturale limitando l’entità delle correzioni elettriche sul segnale.