Matteo Andolina - Messa in onda; Simone Bianchini - PA Man

X Factor è ormai un sistema rodato e altamente performante: intervistiamo i professionisti che lo rendono possibile.

Matteo Andolina - Messa in onda; Simone Bianchini - PA Man

L'edizione 2023 del programma Sky X Factor ha portato in diretta le dinamiche di un vero show dal vivo. Abbiamo intervistato i professionisti che hanno reso possibile questo evento.

Simone, spiegami l’impianto e l’attrezzatura che avete montato per la trasmissione.

Il progetto della distribuzione audio all’interno del teatro è pensato per tre esigenze ben precise: una diffusione uniforme sul pubblico, una copertura sul palco per gli artisti e un ascolto per i giudici. Per esaudire queste tre richieste ho sviluppato un progetto che comprende un PA System main, composto da 18 altoparlanti L-Acoustics Kara e sei sub  L-Acoustics SB28 in configurazione cardioide. Abbiamo scelto di montare anche una linea di delay, composta da sei elementi Kara più due sub SB28, per garantire una distribuzione più uniforme. Per quanto riguarda la copertura del palco, abbiamo due downfill con sei moduli Kiva ciascuno. Infine, la postazione dei giudici è sonorizzata con due L-Acoustics 8XT; i giudici, oltre al supporto del PA, hanno la possibilità di una linea di ascolto in cuffia.

In regia c’è Marco Del Forno che si occupa della diffusione in studio con una console SSL L550. In regia monitor c’è Marzio Alberga con una console SSL L650 coadiuvata da effettistica TC Electronic System 6000.
L’ascolto per gli artisti avviene tramite 34 IEM Shure PSM1000. Le esigenze scenico-artistiche della trasmissione hanno obbligato alla scelta di un utilizzo massivo delle radiofrequenze, non solo per gli ascolti IEM e per le voci dei cantanti, ma anche per la microfonazione e il collegamento di qualunque strumento o sorgente sonora dislocata nello studio. Proprio per questo, la figura di RF Manager, ovvero Charlie Molinari, si è trovato a gestire 140 frequenze radio tra microfoni, IEM, servizi e troupe ENG. Infine, in regia per la messa in onda lavorano i fonici Paolo Baldan Bembo e Matteo Andolina, con una console SSL L550 integrata a un sistema SuperRack Soundgrid Waves, due interfacce Apollo Universal Audio, un TC Electronic System 6000 e un Lexicon 480.

Da sx: David Micheli, Charlie Molinari, Marco Del Forno, Catia Marcolli, Paolo Baldan Bembo, Matteo Andolina, Marzio Alberga.

Matteo, per quanto riguarda il flusso audio durante la messa in onda?

In tutte le regie sono stati usati sistemi SSL, collegati a una matrice DoTec M1k2 che mette in comunicazione tutti i sistemi audio dello studio. Il progetto, curato da Luca Molinari, prevede che tutti i segnali audio necessari allo svolgimento dello show vengono convogliati in tre flussi MADI che la matrice distribuisce a tutte le regie. Di questi tre flussi MADI uno è dedicato alle radiofrequenze, uno alle varie stagebox distribuite sul palco e l’ultimo ai vari segnali di servizio dedicati al broadcast. Per le radiofrequenze viene utilizzato un sistema Axient Digital Shure da 64 canali, raggruppati nel rispettivo flusso MADI tramite dei convertitori AES/EBU-MADI di RME Audio.

Le Stagebox, controllate direttamente dal mixer di palco, vengono distribuite a tutte le regie tramite il flusso MADI dedicato in matrice. L’ultimo flusso MADI in ingresso, che noi in gergo chiamiamo “MADI Servizi”, è generato dalla matrice stessa incrociando i segnali uscenti dalle varie regie e includendo in questi anche gli scambi di segnale con l’OB-Van della messa in onda generale.