Luca Molinari - Capo progetto audio
X Factor è ormai un sistema rodato e altamente performante: intervistiamo i professionisti che lo rendono possibile.
L'edizione 2023 del programma Sky X Factor ha portato in diretta le dinamiche di un vero show dal vivo. Abbiamo intervistato i professionisti che hanno reso possibile questo evento.
Luca, come è stato gestito l’aspetto audio?
Il progetto è stato diviso in due tranche: la prima è stata la parte delle Auditions, che si è tenuta presso l’Allianz Teatro di Milano; poi ci siamo spostati per la trasmissione al Teatro Repower, di fianco al Forum di Assago. Il mio progetto è stato portato avanti in continuo contatto con le altre sezioni, ovvero scenografia, luci e video, e coordinando all’interno della squadra audio i vari reparti, ovvero diffusione sala, monitoraggio, messa in onda, gestione frequenze, eccetera. Il grosso del lavoro è stato fatto a Roma nella sede di Madema, dove abbiamo fatto i progetti e la preproduzione: sezione per sezione, abbiamo progettato il sistema e fatto un pre-cablaggio, preparando i cavi e gli accessori che servivano per collaudare le varie sezioni. Poi abbiamo caricato tutto sui camion e siamo partiti per Milano.
Quanto tempo ci è voluto per portare a termine l’allestimento a Milano?
A Milano non abbiamo impiegato molto tempo, avevamo già preparato e organizzato tutto in magazzino, e sapevamo già cosa ci aspettava, avendo collaborato in prima persona con la scenografia, con le luci e con il video. Noi ci siamo mossi in sei persone, più naturalmente una squadra di facchinaggio richiesta sul posto; in tre giorni abbiamo montato e collaudato l’impianto audio. Poi per la gestione sono rimasti dieci professionisti nelle varie postazioni, sia durante le prove sia durante le dirette.
Chi è stato il vostro referente?
Noi siamo stati chiamati da Fremantle, ovvero l’azienda che detiene i diritti del programma e fa la produzione. Poi il pacchetto completo viene ceduto a Sky, che lo manda in onda.