Risposta agli operatori dello spettacolo
Continua il dibattito sulla gestione del post-emergenza nel mondo dei grandi eventi. Risposta del direttore Alfio Morelli.
di Alfio Morelli
Gentili lettori,
di seguito alla pubblicazione della mia lettera aperta agli operatori dello spettacolo ho ricevuto molte risposte che approvavano il mio pensiero, forse, immagino, perché sono riuscito a fotografare in maniera abbastanza realistica una situazione che in effetti è sotto gli occhi di tutti. Risposte addirittura fin troppo positive, perché mi sarei aspettato anche qualche critica più pungente: non penso di essere il depositario della verità assoluta e avrei ricevuto e gradito molto volentieri anche delle ragionate obiezioni.
Adesso in molti mi chiedono di dare vita ad un’iniziativa unitaria per dare voce a tutti coloro che al momento non riescono a farsi sentire: mi sento lusingato e ringrazio tutti per la fiducia che mi è accordata. Credo però che in un paese di fenomeni e capopopolo improvvisati serva anche qualcuno che, valutando onestamente le proprie capacità e le proprie energie, faccia un passo indietro, lasciando a chi più competente di lui il compito di passare all'azione. Quindi devo dirvi che non sono io la persona che possa guidare questa difficile marcia verso la regolamentazione delle professioni dello show business in Italia: non ho il “physique du role” del leader e non credo di avere le competenze – politiche, tecniche e diplomatiche – per portare avanti con efficacia un'impresa che reputo comunque importantissima e sostanziale per tutti. Ciascuno deve fare quello che sa, senza improvvisarsi altro. Sarebbe bello fosse una pratica più diffusa.
Il mio mestiere, da oltre vent'anni, dopo una vita nel mondo operativo degli spettacoli, è quello dell'editore, ed è in questa veste che mi sento invece all'altezza di aiutare e sostenere chi voglia intraprendere il percorso di cui abbiamo discusso.
Mi rendo quindi disponibile ad organizzare un primo appuntamento fra tutti i rappresentanti delle varie categorie dello spettacolo: associazioni di lavoratori o di aziende, cooperative di lavoratori, rappresentanti di categorie, insomma chiunque abbia la legittimità di rappresentare un gruppo di lavoratori o aziende del nostro mondo. Fatto questo io farò un passo indietro e mi impegnerò comunque a sostenere e divulgare tramite le mie testate ciò che verrà deciso o proposto da queste riunioni, e magari a raccogliere i feedback dei nostri lettori.
Dunque le associazioni, le cooperative o i rappresentanti di categoria interessati a dar vita seriamente ad “un'assemblea costituente” (per usare una definizione che sa di Rivoluzione francese) mi contattino per valutare insieme l'opportunità di organizzare un incontro preliminare al fine di capire i propositi e le energie in campo e dare l'avvio ad un percorso sicuramente lungo, graduale ed impegnativo quanto essenziale se si vuole realmente cambiare lo status quo che, pare, non vada bene a nessuno.
Per contattare Alfio Morelli: alfio@soundlite.it