RCF - HDL 28-A
Modulo line-array attivo a 2 vie.
di Giancarlo Messina
L’azienda italiana completa la gamma HDL con questo gioiellino che va ad affIancare i fratelli maggiori HDL30-A E HDL50-A.
È sotto gli occhi di tutti il grandioso percorso compiuto da RCF in questi anni, soprattutto in termini di ricerca tecnologica e qualità costruttiva. E quando un’azienda investe massicciamente in ricerca e sviluppo, magari puntando a un prodotto di punta di assoluta eccellenza, ne ricevono poi benefici non trascurabili anche i prodotti di fascia meno elevata.
È il caso di questo piccolo line-array che offre al pubblico un insieme di caratteristiche da grande prodotto. Parliamo di un cabinet in materiale composito di dimensioni e peso piuttosto contenuti, visto che è alto meno di 30 cm, largo meno di 57 cm e profondo 49 cm, con un peso di 21 kg. Al suo interno trovano alloggio due woofer al neodimio da 8" e un driver a compressione da 1,4", con bobina mobile da 3". Il sistema è bi-amplificato con un finale da 2200 W in classe D che lo spinge fino a un massimo di 135 dB SPL: la struttura in alluminio, fra l’altro, non solo gli conferisce robustezza, sempre importante nella vita on the road, ma contribuisce alla dissipazione termica senza uso alcuno di ventole, mentre l’alimentazione in commutazione ne limita il peso.
Ovviamente anche HDL 28-A beneficia della possibilità di controllo tramite il protocollo RCF RDNet, fra l’altro di recente ulteriormente potenziato e ancora più funzionale e completo. Insomma, come già accennato, un fortunato fratellino minore che beneficia della ricca dotazione di famiglia, con grandi vantaggi per gli utilizzatori.
HDL 28-A è stato progettato con un cabinet simmetrico, che fornisce quindi un’analoga copertura orizzontale, e con la guida d’onda 4PATH centrata fra i due woofer. Il posizionamento dei componenti e la gestione elettronica del DSP consentono di ottenere così una direttività costante, senza punti di cancellazione o attenuazione.
Particolare attenzione è stata conferita al sistema di rigging, al fine di rendere tutti i modelli della serie agili e facili da installare. È infatti possibile creare configurazioni array con la classica forma a “J” o progressive, regolando l’array a terra prima di appenderlo. In una singola flybar è possibile installare fino a 20 moduli HDL28-A.
Anche questi moduli sono stati progettati con una tecnologia FIR proprietaria, con filtri denominati FiRPHASE che conferiscono al suono una particolare coerenza in tutti i punti coperti delle venue, senza distorsione di fase e con la minima latenza.
Una nota di merito va senza dubbio ai trasduttori impiegati, ovviamente a marchio RCF, sviluppati appositamente e in modo specifico per questo sistema. Il driver a compressione in titanio da 3”, con gola di uscita da 1,4”, utilizza il trasduttore ad alte prestazioni ND840 ed ha un punto di crossover a 750 Hz, frequenza in cui comincia l’accoppiamento con i due woofer da 8”, anche questi al neodimio e con bobina mobile da 2,5”, in grado di gestire le basse frequenze fino a 65 Hz. Ovviamente sui componenti per i suoi prodotti RCF dà il meglio di sé, non a caso i woofer presentano una struttura magnetica ventilata, il cono trattato con fibra resistente all’acqua e la sospensione M-Roll in misto cotone, al fine di garantire qualità e affidabilità.
Insomma pare che RCF sia stata ancora una volta molto attenta alle complesse esigenze del mercato dei service, sempre più alla ricerca di prodotti che, conservando e assicurando l’alta qualità dei modelli di gamma alta, consentano di proporsi in maniera vincente anche in quelle situazioni a budget più limitato. Infatti un impianto audio di queste dimensioni porta certamente ad un importante risparmio in termini di personale tecnico necessario all’installazione, di peso e volume nel trasporto e certamente anche il vantaggio di un periodo di ammortamento più breve e gestibile.
L’accoppiamento con il potente subwoofer 9006, con i suoi due coni da 18” per i 3600 W complessivi, sempre con controllo RDNet, rende questo HDL28-A utilizzabile in venue piuttosto ampie anche in situazioni outdoor, mentre l’accoppiamento con il subwoofer 9004, con cono da 18”, RDNet e una potenza nominale di 2800 Watt, è più consigliabile in situazioni indoor, quali teatri o auditorium.
Un “Made in Italy”, quindi, da prendere seriamente in considerazione.
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