Musica Divina – un'installazione per i fedeli
Un’installazione audio molto impegnativa è stata portata a termine ed inaugurata recentemente al santuario “Cuore Immacolato di Maria, Rifugio delle Anime”, costruito nel piccolo centro di Paravati, in provincia di Vibo Valentia, intorno alla tomba della mistica calabrese Natuzza (Fortunata) Evolo.
di Mike Clark
Oltre al flusso costante di pellegrini al santuario, si può avere un’idea dell’importanza della figura di Natuzza, fondatrice dei Cenacoli di Preghiera, solamente dal fatto che nel 2009 sei vescovi e oltre cento sacerdoti accompagnarono l’ultimo viaggio terreno della donna, che per tutti era “Mamma Natuzza”, con la partecipazione di 30.000 fedeli provenienti da tutta Italia e dall’estero.
Il santuario comprende quattro chiese, all’interno delle quali è stata installata la maggior parte della tecnologia, e Toni Soddu, fondatore e CEO di Grand Acoustics, è stato responsabile della progettazione, la scelta del materiale e delle apparecchiature e la supervisione del lavoro di installazione.
“Il progetto di Paravati – spiega Soddu – è stato il mio primo lavoro di queste dimensioni. Precedenti lavori in questo specifico campo sono stati l’Auditorium e la Sala Prove del Centro Giovani di Piombino, nonché la bonifica acustica della Sala Conferenze Parchi Val di Cornia, dove risiedo.
“Sono stato coinvolto nel progetto a Paravati – continua Soddu – tramite un mio amico di lunga data, Giuseppe Laruffa di LSS Advanced Speaker Systems, una società italiana che ha sede a Polistena (RC), che mi ha presentato al cliente. Ho operato direttamente e per conto della Fondazione del santuario, interfacciandomi con Padre Michele Gordiano”.
Spiegando quali sono state le difficoltà da superare per ottenere i risultati richiesti dal committente e come sono state risolte, Soddu continua: “Le richieste sono state chiare da subito: fare un progetto con le più moderne tecnologie a disposizione, che oltre ad assicurare semplicità d’utilizzo, impiegasse materiali atti a durare nel tempo. Il primo passo è stato quello di provare sul posto (all’interno delle chiese) le possibili apparecchiature da scegliere, collegate e poste in funzione nell’ambiente da sonorizzare.
“Si è quindi provata una combinazione di diverse tipologie di marchi e modelli, in grado di raggiungere l’obbiettivo finale, scegliendo poi quelle più idonee allo scopo. Questa è stata la fase più lunga, ed è durata quasi due anni e mezzo”.
Sono state eseguite una serie di prove meticolose tecniche ed on-site per assicurare l’alta qualità dell’intelligibilità del parlato (ovviamente di importanza fondamentale).
Tutti i diffusori nelle varie zone sono, infatti, prodotti dall’italiana LSS Advanced Speaker Systems di Polistena (Reggio Calabria), altoparlanti specifici per una corretta riproduzione della voce in un ambiente medio riverberante, come in questo caso.
Durante i lavori di previsione e simulazione audio, Soddu ha utilizzato il sistema IE-45 di Ivie Technologies, un sistema di misura e analisi che consente una vasta gamma di misurazioni acustiche, come l’analisi spettrale in tempo reale (RTA), la misurazione di livello di pressione sonora (SPL), la misurazione della variazione del livello tra i punti di ascolto ed il tempo di riverbero RT-60.
La forma conica delle cupole nelle chiese è stato il problema acustico più urgente da sistemare. Nelle due chiese piccole (Confessioni ed Altissimo) l’RT (il tempo di riverbero – ndr) a 1 kHz mostrava, nella parte centrale delle strutture, un valore di 7 s. Il dispositivo acustico utilizzato per smorzare efficacemente questo parametro è rappresentato da un piatto di circa sei metri di diametro. La parte a vista è scenografata con elementi religiosi, mentre la superficie della parte superiore, posta a circa 1,20 m dalla cupola, è stata trattata interamente con dei materassini di materiale fonoassorbente con uno spessore di 100 mm ed una densità di 30 kg/m3.
Inoltre l’intera superficie delle cupole ha avuto lo stesso trattamento acustico, poi mascherato con un disegno simil-legno che imita la struttura originale.
Così procedendo, si è ottenuto un RT finale di 2,6 secondi a 1 kHz, con smorzamento ottimale nella riproduzione della voce.
Stesso modus operandi è stato usato nella chiesa principale e nella tomba di Natuzza. Nella prima, l’RT a 1 kHz era intorno ai 12 s e la struttura mostrava turbolenze evidenti nella gamma dai 100 Hz ai 350 Hz. Con lo stesso sistema delle Chiese Piccole, aumentando le dimensioni del piatto centrale fino ad un diametro di 20 m e ricoprendo interamente la cupola con lo stesso materiale, si è ottenuto un RT di soli 2,4 s, aggiunto ad un evidente miglioramento nella gamma medio-bassa.
Nella Tomba di Natuzza, il materiale fonoassorbente è stato montato con una controsoffittatura per rispettare il disegno del santuario che voleva l’interno interamente bianco.
Sono stati impiegati circa 2000 m2 di Fiberform 62T 2SL della ORV Manufacturing di Carmignano di Brenta (PD), un prodotto composto al 100% di fibra di poliestere PET (materiale compatibile con il corpo umano) legata con processo termico, senza l’aggiunta di alcuna resina legante. Tale materiale non sfibra nel tempo, quindi non emette nell’ambiente polveri e, non degradando, mantiene inalterate le sue ottime caratteristiche di fonoassorbenza e coibenza termica. Per la sua struttura fisica è un materiale traspirante e, di conseguenza, non teme l’umidità e non dà origini a muffe; inoltre, cosa molto importante, in caso di rottamazione è un prodotto riciclabile al 100%. Per quanto riguarda la sicurezza e la reazione al fuoco è certificato in Classe 1 secondo UNI 9177 e classe B s2 d0 secondo la normativa europea anti-incendio EN 13501 e per la sua affidabilità e sicurezza, oltre ad essere applicato in importanti opere edilizie pubbliche e private, è stato utilizzato come primo prodotto in poliestere per la coibentazione e insonorizzazione delle carrozze ferroviarie italiane ed europee.
Per quanto riguarda nello specifico i vari diffusori, la chiesa principale è dotata di micro vertical line array composti da dodici moduli LSS ST17, divisi in tre sezioni da quattro elementi ciascuna, pilotate da un Lab.gruppen PLM 12K44/SP 4-in, 4-out Powered Loudspeaker Management System con l’ultima release (versione 6.3) del Lake Controller e due LSS custom in polipropilene come diffusori front fill, pilotati da un amplificatore Lab.gruppen IPD 2400.
L’amplificatore digitale a due canali IPD 2400 è stato impiegato molto nelle chiese del santuario; la sua scheda tecnica riporta: 2 x 1200 W/4 Ω, DSP interno con 40 Real-Time EQ parametrici, filtri passa-alto e passa-basso, ritardo in ingresso, ritardo in uscita, crossover, limiter e molto altro.
La chiesa principale è dotata anche di un sistema di ritardo, composto da otto LSS MIL 130, diffusori compatti a due vie. Altri quattro diffusori MIL 130 sono installati nei pressi dell’altare, svolgendo il compito di monitoraggio per i celebranti, e sia i delay sia i monitor sono pilotati da ulteriori IPD 2400 (due e quattro unità rispettivamente).
Le Chiese più piccole (quella delle Confessioni e quella dell’Altissimo) sono dotate di sistemi audio identici, composti da un mini line array LSS PP4J-16, diviso in due sezioni da otto altoparlanti ed un altro paio di LSS diffusori 4 x 4” custom in polipropilene (400 W cadauno), inseriti nei gradini dell’altare.
L’impianto audio nella sala che ospita la tomba di Natuzza consiste in due diffusori line-source a colonna PP4 10, ognuno diviso in due sezioni di cinque altoparlanti ciascuna, pilotati da un IPD 2400, oltre a un sistema di delay formato da otto LSS PP4, diffusori point-source wide-range compatti, pilotati da altri due IPD 2400.
I camminamenti interni al santuario sono coperti dai quattordici diffusori PP4 (abbinati ad una coppia di IPD 2400), mentre la diffusione nei porticati è garantita da 32 altoparlanti 100 V da incasso di LSS (nel soffitto), pilotati da un amplificatore Lab.gruppen C28:4 a quattro canali.
La maggior parte dei diffusori LSS installati sono modelli già normalmente in commercio, ma due (i PP4J-16 e i delay ad incasso nei gradini) sono stati progettati e costruiti appositamente per il progetto e destinati ad essere aggiunti successivamente al catalogo LSS.
Oltre al modulo di elaborazione del segnale Lake Contour, integrato con la potente piattaforma di amplificazione Lab.gruppen, l’elaborazione dei segnali audio del santuario è gestita anche da quattro unità BSS Soundweb London BLU-806 8x8.
La dotazione di microfoni comprende, invece, otto AKG DHT 800 D7 BD1(con trasmettitori palmari digitali) e 24 microfoni DPA: otto d:vote a collo d’oca; otto headset d:fine ed otto microfoni miniaturizzati d:screet. L’impianto è completato da otto preamplificatori microfonici VDL Studio.
A proposito del lungo e meticoloso lavoro svolto prima della scelta definitiva degli amplificatori, dei microfoni e delle unità di controllo, Soddu spiega: “Abbiamo svolto delle prove A/B con varie marche. Il Soundweb Blu-806 si è subito rivelato la scelta migliore, con il software più adatto al tipo di impiego in questione. Dopo aver provato altri quattro brand leader nel campo dei microfoni, dalla DPA abbiamo ottenuto precisamente quello che cercavamo. Abbiamo anche eseguito prove a confronto fra gli amplificatori Lab.gruppen e quelli di un’altra marca famosa”.
Soddu conclude: “Paravati è stata un’esperienza unica nel suo genere. Per questo tipo di istallazioni solitamente si parte da un progetto, poi si delibera un ‘plafond’ di spesa e, infine, si procede all’installazione delle apparecchiature e alla taratura dell’intero sistema e, con qualche correzione finale, il risultato è raggiunto. Nel caso di Paravati e dei suoi grandi spazi, invece, ho avuto la rara possibilità di provare le apparecchiature in situazioni reali di utilizzo, grazie agli incontri organizzati a cadenza mensile dalla Fondazione. Microfoni, amplificatori, controller digitali e sistemi wireless lavoravano in regime dinamico e reale. Nelle prime occasioni abbiamo lavorato senza le necessarie correzioni acustiche (materassini di materiale fonoassorbente), e, successivamente, grazie alla realizzazione della correzione acustica, ho potuto raggiungere i risultati sperati, eseguendo una precisa taratura del sistema audio prescelto”.
Toni Soddu
Anche se pure i non addetti ai lavori appassionati di musica conoscono la figura di Toni Soddu (presente da oltre 20 anni sui palchi dei maggiori concerti e festival con il suo immancabile “headset” e “clipboard” con scaletta), questo veterano del mondo dell’audio è un professionista veramente eclettico.
Produttore di CD per la prova dei PA, fonico di lungo corso (ugualmente a suo agio in postazione FoH, ai monitor, nel broadcast ed in studio di registrazione) nel 2012, mettendo a frutto la sua lunga esperienza di stage manager per eventi del calibro dei Concerti del Primo Maggio a Roma, il Festival Clockenflap a Hong Kong ed il palco principale nell’Arena dell’Umbria Jazz Festival, insieme a Alessio Martino ha fondato Alto Stage Management. La società fornisce servizi per festival, eventi corporate, broadcast ed altri grandi eventi di vario tipo. Per la parte di supporto meccanico, ASM fornisce rolling risers progettate e customizzate per eventi multiset di ogni genere musicale e teatrale, wireless intercom multicanale e soprattutto crews per lo show, con i migliori professionisti italiani ed internazionali.
Non contento di tutto ciò, Toni ha deciso di scrivere un nuovo capitolo nella sua storia di vero “jack-of-all-trades” dello spettacolo e del mondo dell’audio, cominciando con la fondazione di Grand Acoustics, una società di consulenza e progettazione nel campo dell’environmental acoustics, offrendo un “nuovo approccio a soluzioni acustiche”.
I primi risultati di questa nuova impresa si sono già visti (e sentiti)… sopra!
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