Monitor wedge dedicati
Panorama di mercato: i monitor da palco proposti dai costruttori più importanti italiani e internazionali.
di Douglas Cole
Visto l’interesse che hanno generato i nostri panorama di mercato nelle precedenti edizioni “covid”, abbiamo deciso di continuare questa rubrica e la direzione redazionale ha suggerito un breve panorama dei modelli di attualmente disponibili per tutti i livelli di applicazione, proposti dai costruttori più importanti italiani ed internazionali. Dopo qualche giorno di ricerca, è diventato più che ovvio che, anche limitandosi a criteri rigidi, un panorama di questi prodotti sarebbe tutt’altro che breve.
Per restringere il campo e arrivare a un numero ragionevole di modelli, il primo criterio che abbiamo applicato è stato l’ovvio: il diffusore deve essere proposto principalmente come monitor da palco dal costruttore. Questa sarà una scelta un po’ controversa perché, come sappiamo, nelle applicazioni di livello modesto, un musicista è spesso già fortunato di trovare un SRM, ZXA, EON o simile posato su un fianco con il rotolo di gaffer tape e il proprio cavo d’alimentazione arrangiati come spessore per regolarne l’angolo. L’intento non è escludere alcune delle casse che più comunemente vengono implementate – anche dignitosamente – a livello quotidiano in quest’applicazione, ma pensavamo che la specializzazione fosse il primo criterio importante. Un coltello da cucina stringe anche una vite, ma il Bricò ha una vasta scelta di cacciaviti.
Anche considerando solo i prodotti progettati ad hoc, ci siamo resi conto che qualche altro articolo doveva comunque entrare in questo numero della rivista e per questo ci siamo limitati ai prodotti di livello più alto proposti dai vari costruttori o, a volte, al marchio di livello più alto di un conglomerato di aziende. Anche in questo caso, il panorama comprende quasi l’intera gamma di prezzi e prestazioni disponibili, in quanto alcune aziende sono più concentrate sulla fascia di prezzo accessibile, mentre altre si limitano rigorosamente alla fascia più alta.
Come sempre lo scopo di questa carrellata di prodotti non è di creare un catalogo dell’intera industria, ma di evidenziare alcuni punti principali dei vari prodotti disponibili.
Cosa abbiamo notato durante la raccolta dei dati? Come ci si poteva aspettare, ci sono molti prodotti e configurazioni simili ma le esigenze principali sono sempre quelle e che tanti costruttori trovino soluzioni simili non è una sorpresa. La tecnologia dei trasduttori si è evoluta negli ultimi anni e porta il rapporto generale tra prestazioni e peso sempre più in alto. I monitor in grado di sviluppare più pressione sonora sono sempre costruiti dai soliti sospetti; i marchi rinomati che amplificano i concerti più importanti favoriscono naturalmente le esigenze dei palchi più grandi. A proposito dei marchi internazionali più blasonati, con l’ovvia eccezione californiana e qualcun altro, il trend generale rimane (o è tornato) ai sistemi “stacks&racks”, con pacchetti completi composti di ampli/processori separati e diffusori passivi, mentre il livello medio-alto è dominato dai diffusori autoamplificati. Nei prodotti di alto livello autoamplificati, il controllo in rete diventa sempre più comune, ma questo è generalmente l’effetto collaterale di far parte di una famiglia di prodotti che include array grandi, dove questa funzionalità è molto più importante. Compare anche qualche modello attrezzato di serie per ricevere audio tramite rete Dante o altro sistema proprietario. Infine, ci sono anche delle interessanti innovazioni di design da parte di dBTechnologies, Nexo e K-Array che meritano un’attenzione particolare per le applicazioni speciali.
Lista prodotti:
- Adamson
- Axiom
- DAD
- EAW
- FBT
- JBL
- K-Array
- LSS
- Martin
- NEXO
- Outline
- RCF