Modà - Gioia Tour 2013
Continua il tour rivelazione:la video-recensione del concerto di Firenze, le interviste agli addetti ai lavori, l'articolo, la scheda, le foto.....
di Giancarlo Messina
Le video interviste ai protagonisti e la recensione del concerto!
Con quattro Palalottomatica, cinque Forum e tanti palasport sold-out, è il tour rivelazione dell’anno. Con cui i Modà entrano decisamente in Serie A.
Che la loro musica fosse un’ottima miscela di suoni e di parole ci era già sembrato abbastanza chiaro; magari suoni ed atmosfere non proprio mai ascoltate, ma con un’impronta decisamente personale, presentati con carisma dal leader del gruppo. Insomma la ricetta per ottenere un buon successo, dopo diversi anni piuttosto in sordina, sembrava raggiunta, ma che i Modà esplodessero in questi termini francamente noi non ce lo aspettavamo... e forse nemmeno loro stessi.
Chi invece evidentemente ha avuto l’occhio lungo – d’altra parte ad ognuno il proprio mestiere – è stata l’agenzia F&P Group, che ha da subito organizzato una tournée coi fiocchi, diventata ancora più esaltante strada facendo, successo dopo successo.
Magari alla diffusione dei brani avranno (giustamente) contribuito la nuova casa discografica Ultrasuoni, nata dall’unione di RDS, RTL 102,5 e Radio Italia, che certo non ha problemi a far ascoltare i brani... in radio, nonché l’ultimo Sanremo che ha visto una buona prestazione del gruppo.
Fattostà che i Modà sono la band del momento e stanno vivendo un tour di grandissimo successo.
Noi siamo andati fino a Firenze, al Mandela Forum, per raccontarvi i dettagli del tour.
José Muscarello ‑ Direttore di produzione per F&P Group
“Ci aspettavamo un buon successo – racconta José – ma francamente non così eclatante: quattro volte Roma e cinque volte il Forum a Milano, con il super pieno ad ogni data, sono un risultato davvero straordinario! Come vedrai si tratta di un pubblico molto omogeneo, dai bambini fino a signori di mezza età, insomma i Modà abbracciano tre generazioni. La produzione ed il booking sono di F&P Group, mentre il management è di Ultrasuoni, azienda che gestisce la parte artistica.
“Il gruppo ha da subito spiegato di voler puntare molto su un grande video di 12 x 6 metri, così su questo elemento, che rimane parte predominate della scenografia, abbiamo costruito la produzione; poi abbiamo tre passerelle per portare gli artisti a contatto con il pubblico. I Modà hanno al loro fianco un gruppo di lavoro creativo molto operativo: i registi dei video creano anche in tour contributi in tempo reale ad ogni data, il fonico di sala, Paolo Bovi, è praticamente uno del gruppo, ed anche Martin, alla console luci, fa parte di questo entourage.
“Il fornitore principale – continua José – è il service Agora che si occupa di audio, luci, video e delle relative squadre, poi c’è Maurizio Maggi, per le riprese video live, Massimo Stage per palco e gruppo elettrogeno e Chef On Tour per il catering.
“Il palco è molto agile da montare e smontare, ed anche le passerelle sono modulabili, quindi facilmente adattabili alla lunghezza delle varie venue. Il pedanone centrale misura 12 x 6 metri ed ospita dei MiStrip; sopra ci sono le postazioni di batteria e basso e serve anche per l’ingresso del cantante. Diciamo che in circa tre ore montiamo tutto il palco.
Aggiunge il direttore della produzione: “Nonostante il successo del tour, questa è la produzione originale, cioè non è stata aumentata in seguito ma è già nata così: quattro bilici di produzione, due di ferro e gruppo elettrogeno. In tour con me ci sono per la produzione Fenia Galtieri, Fabio Colasanti, che è il site coordinator, e Laura Fabbri che gestisce i camerini.
“Tutta la squadra tecnica lavora insieme da oltre un anno, perché eravamo in tour con Biagio Antonacci, e ci troviamo davvero benissimo, è un piacere lavorare insieme.
“Ci fermeremo per l’estate e riprenderemo in ottobre, con l’Arena di Verona ed altre cosine interessanti sempre più grandi.
Conclude José: “Devo dire che Ferdinando Salzano ha creduto fortemente in questo progetto ed aveva davvero ragione, visti i numeri impressionanti”.
Matteo Alberti e Fabrizio De Matteis – Regia video
“L’idea è stata subito quella di creare un vero ‘cineconcerto’ – ci raccontano – quindi con parte video preponderante. I Modà hanno coinvolto noi che, insieme ad Andrea Vetralla, costituiamo la Topside Multimedia, un team di produzione video, per realizzare i filmati da utilizzare durante il concerto. Un lavoro piuttosto particolare, perché si tratta di mini-videoclip girati ad hoc per ogni canzone, tanto che quasi il 90% della scaletta ha un video dedicato sincronizzato, poi integrato con i contributi delle riprese live.
“Abbiamo prodotto ben 20 clip, e non è stato proprio facile! Possiamo però ritenerci molto soddisfatti del lavoro svolto, perché, anche grazie allo schermo grande e molto luminoso, i filmati hanno un grande impatto emozionale sul pubblico. Nei filmati abbiamo usato un po’ tutti i registri stilistici, si va da quello più didascalico a quello più evocativo.
“Prima del concerto, inoltre, raccogliamo contributi ed intervistiamo il pubblico che affolla l’ingresso, fino ad un’ora prima dello show. Poi montiamo di corsa un filmato di una decina di minuti che viene mandato mezz’ora prima del concerto riscuotendo grande successo fra il pubblico che si rivede e si sente protagonista dell’evento”.
Martin Vecchiolini - Lighting designer
“Il mio compito – Spiega Martin – è stato quello di mettere insieme le varie idee creative, cercando di realizzarle per quanto possibile. Inoltre, come lighting designer ho curato la programmazione delle luci del concerto e faccio l’operatore in tour.
“Seguendo l’idea di Kekko, che voleva realizzare un ‘cineconcerto”, al centro della scena c’è ovviamente un grande schermo luminoso, così le luci devono fare il loro compito senza invadere il video ma, allo stesso tempo, valorizzando il cantante e gli artisti sul palco. In effetti, la parte illuminotecnica è molto basilare: è stata creata una cornice al video, abbiamo con quattro ‘cerini’ in verticale, poi una back truss e una front truss, oltre a delle luci di taglio appoggiate sul palco.
Continua Martin: “Io vengo dal mondo Avolites, ma per questo tour la scelta è caduta su MA2Light, anche grazie ad Angelo Di Nella di Molpass che mi ha accolto a Bologna dandomi molta sicurezza sull’uso di questa macchina: sono entrato in un mondo nuovo e, una volta capiti alcuni meccanismi, diventa tutto piuttosto semplice.
“Il service luci è Agorà, e devo sottolineare la bravura dei tecnici, veramente di Serie A: ci avevo già lavorato all’Arena ed ho fatto espressa richiesta di riavere la stessa squadra in tour perché la reputo veramente al top. Ho Emanuele Vangelatos, ‘Il Greco’, che ha curato il sistema Ethernet, tutto in MA‑Net, Alex Pozzi, che è il lighting rigger, Marco Carancini, cabinista/dimmerista, e poi Vittorio Graziosi che è propriamente l’elettricista dalla A alla Z, un numero uno nel suo mestiere.
Conclude Martin: “Utilizzo 12 Mac 2000 Wash XB nell’americana frontale, dei Clay Paky AlphaSpot 700, molte DWE e strobo usate per illuminare il pubblico”.
Maurizio Maggi – “Telemauri”
“Ultimamente ho rinnovato diverse cose – spiega Maurizio – adesso ho una regia HD/SDI precablata e velocissima da rendere operativa, con nuovi case dedicati; in pratica facciamo le funzioni di un service video, ma con tre sole persone: la nostra sfida è quella di arricchire lo spettacolo contenendo le spese di personale e quindi il budget. In effetti, io non mi pongo in concorrenza con un vero service video, offro un servizio molto differente, sono un’entità personale molto più vicina all’artista che non al noleggiatore. Qui mi occupo della regia video delle immagini live del concerto, che poi vengono unite alle immagini pre-prodotte.
“Ho tre camere presidiate da operatore, due da Salvatore Billeci e Eleonora Zamuner, ed una terza da un autista che, come da tradizione nei tour, funge anche da operatore. Due di queste camere hanno un’ottica lunga un po’ spinta, ed inoltre ho sei robotizzate sparse sul palco e due o tre piccoline per fare gli effetti di prossimità. Il controllo delle camere remotate lo faccio io dalla mia stessa regia.
“La cosa particolare è che io – continua Maurizio – per i miei trascorsi professionali, ho un approccio da fonico, uso cioè i file video come fossero file audio, con gli stessi tempi musicali, ed i canali video come quelli di un mixer audio, inoltre controllo le camere robotizzate via MIDI, e volendo posso metterle a tempo con le sequenze.
“Un’interessante novità di cui mi sono dotato ultimamente è una parabola con modulo satellitare per fare streaming video in diretta via satellite: con un flusso dati importante permette il full-HD ed il 5+1; lo abbiamo già usato per lo spettacolo di Baglioni da Lampedusa, dove già i telefoni fanno fatica a trovare segnale, e via satellite abbiamo mandato tutte le pillole con i video dei vari ospiti, per di più con costi parecchio contenuti. Molti artisti sono ancora legati al controllo della propria immagine durante il concerto, dimenticando che magari ci sono 30 mila telefonini che stanno facendo pessime riprese audio e video, mentre un lavoro ben fatto in streaming aggiunge qualità all’evento, e può trasformarsi in una promozione per le altre date o si può capitalizzare con della pubblicità. Quando lo capiranno, per molti sarà il futuro.
“Di questo tour – conclude Maggi – devo dire che nonostante gli stretti tempi di allestimento, tutto sta funzionando benissimo, ed è un tour di successo mostruoso ed in parte inaspettato”.
Carlo Barbero – Operatore e programmatore Pandoras Box
“Qualche anno fa – racconta Carlo – in parallelo al mio lavoro di backliner, ho iniziato a lavoricchiare sul Pandoras, poi mi sono specializzato con due corsi presso il distributore Molpass, a Bologna, ed ho cominciato a fare qualche lavoro, qualche sfilata di moda... adesso che Agorà si sta inserendo nel mondo del video, mi ha chiesto di seguire questo lavoro live con i Modà, ed io ho accettato volentieri.
“Abbiamo una timeline principale con tutti i video di tutte le canzoni, in cui ci sono spezzoni neri su cui vanno poi inserite le riprese live che gestisce Maggi. La complessità del lavoro è data principalmente dalla necessità di ridimensionare spesso lo schermo principale, un ROPIX della Robe, per adattarlo alle venue, cosa che comporta ovviamente una rielaborazione delle immagini da inviare.
“Inoltre – continua Carlo – sul palco è presente anche una striscia di MiStrip che io gestisco con una console luci, mandando in tempo reale video e grafiche che integrano la scenografia.
“Il Pandoras è legato all’SMPTE musicale, quindi parte in automatico e va avanti da solo, io devo solo vigilare che tutto proceda regolarmente, dopo ovviamente aver messo a posto le immagini. Quindi durante il concerto il mio lavoro principale e la gestione in tempo reale dei contributi sul MiStrip.
“I server Pandoras si trovano fisicamente sotto lo schermo, dove viene anche acquisito il segnale proveniente dalle riprese live di Telemauri, gestito sempre tramite network ridondante dalla mia regia, collegata poi anche alla regia luci.
Aggiunge Carlo: “Insieme a me lavorano Daniele D’Onofrio e Antonio Grillo che mi sono molto preziosi e mi danno una grande mano, oltre a Stefano Ranalli che in allestimento mi ha aiutato moltissimo nel settaggio del sistema”.
Emanuele Vangelatos – Assistente di regia
“Mi occupo del network di comunicazione fra le regie ed il palco. L’esigenza è partita dalla necessità di ‘mergiare’ (‘fondere’ – ndr) i due netwok, luci e video, in modo che un collegamento Artnet rendesse possibile agire sul MiStrip. Così abbiamo pensato di creare un anello ridondante: due cavi per tratta ci permettono di creare questo anello che, qualsiasi cosa accada, assicura la comunicazione, pur utilizzando protocolli conosciuti a tutti. Fra i vantaggi c’è quello di tirare un unico multicore, che va alla regia luci, poi Carlo si attacca in regia al mio rack e sui nostri dimmer sul palco. Quindi è tutto molto semplice, in fondo, però è possibile solo perché noi usiamo il protocollo Ethernet fra il banco e gli NPU che sono al palco.
“In questo modo – continua Emanuele – il sistema è più sicuro e rapido. L’anello debole della questione è che ci sono una serie di macchine attaccate ad uno switch, quindi se si perde lo switch si perde l’uso di tutte le macchine, ma è un rischio davvero remotissimo, anche perché si usano delle tecniche di sovrapposizione di switch, di alimentazioni separate che rendono la cosa ancora più remota. Il rischio non è superiore rispetto a quando si usava tutto in analogico, perché, anche allora, se si rompeva un connettore bisognava intervenire col saldatore! L’Ethernet in più ha la qualità di essere ‘sincero’, cioè ‘o va o non va’, non ci sono falsi contatti, come può capitare con l’analogico.
“Inoltre – conclude Emanuele – su un computer Mini Mac ho due software freeware, The Dude e Wireshark con cui analizzo la rete e l’analisi del pacchetto dati. Grazie a questi mi accorgo immediatamente se da qualche parte ci sono dei problemi su una macchina in rete, spesso me ne accorgo prima dell’operatore”.
Paolo Bovi – Tastierista e sound engineer
“Conosco Kekko da sempre – racconta Paolo – perché siamo dello stesso paese. Dopo aver avuto progetti musicali diversi, ci siamo rincontrati nel 2000-2001 e lui mi ha proposto di provare a fare qualcosa insieme, così è nato il progetto Modà. In una seconda fase, dopo circa sei anni, ho scelto di spostarmi da questa parte della barricata, anche se ho con me la tastiera che suono dal vivo dalla regia FoH.
“Con questo tour siamo entrati davvero nella Serie A, per questo abbiamo voluto fortemente lavorare con Agorà, ed anzi ringrazio Wolfango De Amicis che è stato un fratello maggiore, gentilissimo, mi ha pure offerto il corso su tutta la serie DiGiCo che non avevo mai usato, con un maestro eccezionale che poi ho portato con me in tour, ‘Padre Remo’ (Remo Scafati – ndr), che sa davvero tutto del suo lavoro.
“Dal palco – spiega Paolo – arrivano 13 canali di batteria, due di basso, ogni chitarra ha doppio trasmettitore e a me arrivano in tutto quattro canali, poi le sequenze in stereo e segnali di servizio come click, SMPTE... mentre c’è un solo canale di voce.
“Le sequenze partono da un PC sul palco, gestite con Nuendo: a disco finito ho infatti preparato tutte le sequenze in maniera equilibrata per utilizzare un premix stereo dal vivo.
“Ho tutto interno alla console – continua Paolo – l’unica outboard è il Lexicon 480 che uso per batteria, voci e chitarra acustica, perché non credo esista ancora di meglio. Il banco ha al suo interno una serie di plugin della Waves che sono proprio equivalenti alle outboard. Uso dei pre della SSL della Serie G, dei compressori multibanda C4, un R‑Vox sulla voce, un R‑Bass per il basso, insomma le potenzialità del digitale ormai sono eccezionali sia come suono sia per facilità di utilizzo.
“I microfonoaggi sono abbastanza standard, sul battente superiore del rullante mi piace il Beta 57, mentre ho un SM57 per la cordiera. Poi i KM 184 Neumann sui due charleston, degli AKG C 414B XLII sui piatti, un D 112 ed un Beta 91 sulla cassa, degli EV su tom e timpani ed SM57 per le chitarre. Per il microfono di Kekko siamo tornati all’ottimo Beta 58, perché con passerelle così lunghe davanti le casse un condensatore dava più fastidi che altro.
“Ovviamente – precise il fonico – quando il cantante va davanti ai clusteroni un po’ di strizza c’è, però con Remo abbiamo scelto di aprire un po’ i cluster main, per evitare che si incrocino sulla passerella centrale, ed anche se si perde qualcosina in stereofonia se ne guadagna molto in sicurezza. Poi ci sono da gestire anche le passerelle laterali, la cui punta è davanti ai cluster: lì bisogna equalizzare un po’ diversamente le casse più basse, dare un po’ di volume in meno sulle trombe, e magari usare un po’ di panpot in tempo reale per alleggerire tutto. Fin adesso non è mai partito nessun fischio, quindi funziona!
“Musicalmente abbiamo cercato di lavorare molto sui volumi degli strumenti durante le prove, così non ho memorie, ma seguo tutto live, seguendo l’intensità, l’emozione, il pubblico, l’umore dei ragazzi sul palco che cambia di sera in sera. Dal vivo, infatti, cerchiamo di riprendere il più possibile le sonorità del disco, per rendere subito riconoscibile il sound, ma cerchiamo anche di dargli una sfumatura più rock, magari caricando un po’ più la cassa, per avere un sound un po’ meno pettinato rispetto allo studio.
Conclude Paolo: “Il palco suona molto, ma in modo ‘ordinato’, perché non ci sono wedge, ma solo dei side-fill ed i ragazzi sono in IEM, tanto che per le registrazioni dal vivo ho messo dei microfoni per riprendere il pubblico”.
Lo show
Non si tratta di una produzione particolarmente strabiliante sotto l’aspetto della spettacolarità scenografica, però l’idea del “cineconcerto” riempie già da sola l’intero palco e francamente molto di più non sarebbe servito a far più felice il pubblico. Protagonista ovviamente il grande schermo – ottimo per definizione e luminosità questo prodotto Robe – con le belle clip prodotte dai ragazzi di Topside e le riprese, molto varie e suggestive, di Telemauri. Le luci sanno stare al proprio posto, ma riescono a sottolineare, quando necessita, i momenti più intensi dello show.
Eccellente anche la gestione grafica dei MiStrip da parte di Barbero, anche perché, a causa del loro posizionamento al centro del palco, questi LED diventavano spesso quasi protagonisti quanto i video.
Nota di merito per l’audio. L’esperienza ci ha insegnato a diffidare dei fonici “amici degli artisti” a cui viene dato in mano un grande PA live senza che ne abbiano la necessaria familiarità. In questo caso però Paolo Bovi se l’è cavata davvero egregiamente, non solo per il rispetto delle sonorità e del mix studiati col gruppo, ma anche per la mancanza di soggezione verso un PA di tali notevoli dimensioni, per di più posizionato dietro il cantante. Certo anche merito del PA engineer Scafati.
Insomma un ottimo concerto che ha visto un pubblico estremamente partecipe ed entusiasta, il che, mi pare, sia fondamentalmente l’unico obiettivo che conta in questo mestiere.
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Scheda Personaggi:
Modà | |
Francesco “Kekko” Silvestre | |
Diego Arrigoni | |
Stefano Forcella | |
Enrico Zapparoli | |
Claudio Dirani | |
Sound engineer | Paolo Bovi |
Light designer | Martin Vecchiolini |
Modà crew | |
Personal assistant | Fabio Italo |
Resp. band | Michele Luciano |
Band assistant | Simone Silvestre |
General management | Ultrasuoni s.r.l. |
F&P Group | |
Amm. delegato | Ferdinando Salzano |
Prod. esecutivo | Orazio Caratozzolo |
Dir. divisione concerti | Ivana Coluccia |
Dir. divisione eventi | Barbara Zaggia |
Coord. Ultrasuoni/F&P | Fabio Marcantelli |
Produzione in tour | |
Dir. di Produzione | Josè Muscarello |
Ass. alla produzione | Fenia Galtieri |
Site coordinator | Fabio Colasanti |
Direttore di palco | Matteo Memoli |
Assistente camerini | Laura Fabbri |
Assistenti camerini | Lorena “Lollo” Nolli |
Resp. ticketing | Riccardo Brambilla |
Audio/luci/video | |
Service | Agorà |
Responsabile | Wolfango De Amicis |
Vittorio De Amicis | |
Resp. personale | Maurizio Fetoni |
Supervisore rigger | Emiliano Bitti |
Head rigger | Filippo Lattanzi |
Rigger | Alex Pozzi |
Simone Stornelli | |
Tecnico luci | Marco Carancini |
Vittorio Graziosi | |
Emanuele Vangelatos | |
V-DOSC Engineer | Remo Scafati |
Fonico di palco | Enrico Romanelli |
P.A. man | Marco Marchitelli |
Alfredo Coppola | |
Emanuele Adriani | |
Massimo Luna | |
Backliner | Biagio Fumai |
Domenico D’Alessandro | |
Marco Zambon | |
Tecnico video | Stefano “Flash” Ranalli |
Daniele D’Onofrio | |
Antonio Grillo | |
Prog./oper. Pandoras Box | Carlo Barbero |
Sicurezza | |
CSP+CSE | Paolo Cappellini |
Dir. lavori strutturali | Icaro Daniele |
Catering | Chef on Tour |
Responsabile | Alessandro Silvaggi |
Chef | Stefano Delle Sedie |
Strutture e generatori | Massimo Stage |
Responsabile | Mimmo Chinelli |
Autisti | Ionel Gisca |
Michele Rusu | |
Gruppista | Sibilio Giuseppe |
Scaff | Antonio Albino |
Marinel Gavriluta | |
Petru Eduard Harabagiu | |
Alin Eusebiu Toader | |
Rosario Iardino | |
Clip video | Topside Multimedia |
Regia | Fabrizio De Matteis |
Matteo Alberti | |
Direttore di produzione | Andrea Vetralla |
Riprese video live | Telemauri |
Responsabile | Maurizio Maggi |
Tecnici video | Salvatore Billeci |
Eleonora Zamuner | |
Alessandro Bidinelli | |
Alessandro Antonelli | |
Jeffrey Attoh | |
Carla Conca | |
Programmazione video | Stefano Sarzi |
Merchandising | Rock Dream |
Responsabile | Massimo Tedeschi |
Merchandising | Erika Boni |
Andrea “Skizzo” Contini | |
Cristian Tirelli | |
Elvira Giocolano | |
Michele Arcangelo | |
Trasporti | Rock Road |
Responsabile | Antonio Celli |
Autisti | Loreto Margani |
Danilo Pirazzi | |
Domenico Grifa | |
Francesco Renzi | |
Nazzareno Brunamonti | |
Benito Aresti | |
Marino Maio | |
Trasporti | Gamund |
Responsabile | Gianni Barboni |
Autista | Marcello “Anima” Mascia |