Ligabue "30 Anni in Un Giorno" – Jò Campana
Una chiacchierata con il lighting designer del concerto-evento per i 30 anni di carriera di Luciano Ligabue all'RCF Arena.
di Alfio Morelli
Caro Jò ben trovato, ti trovo molto in forma e carico, cosa è successo in questo periodo, come lo hai trascorso?
In questi tre anni di calma piatta praticamente non ho fatto niente di importante, mi sono limitato ad
andare in bicicletta, dedicare tempo alla mia famiglia e ricaricarmi per bene. Mi sono capitati anche delle proposte per l’estero, in particolar modo nei paesi del medio oriente, ma ho preferito rilassarmi.
Dopo il periodo di relax, riprendere con un lavoro del genere non è traumatico?
In effetti mi preoccupava un po’ riprendere certi meccanismi, dover
reagire ai momenti di stress, lavorare in team. Invece, dopo due o tre giorni, scrollato di dosso tutta la ruggine che avevo accumulato, è tornato tutto come prima... anzi, anche meglio. C’era voglia di recuperare tutto il tempo perduto. Questa sensazione è condivisa
con i miei colleghi, dai quali ho avuto la stessa risposta.
Hai ritrovato tutti i tuoi colleghi della squadra, o qualcuno manca all’appello?
Per quanto riguarda la nostra squadra ci siamo ritrovati tutti. Forse è anche per questo che, dopo un paio di giorni assieme, abbiamo ritrovato i vecchi meccanismi ed è andato tutto liscio. So comunque di colleghi, con
degli impegni famigliari o mutui e bollette da pagare, che hanno dovuto per forza di causa maggiore cambiare occupazione. Spero che, una volta si normalizza questa situazione, possiamo recuperare
almeno una parte di quei personaggi.
Come concept, avete ripreso quello del 2019?
No, anche perché all’epoca non avevamo ancora fatto niente – c’erano solo delle idee accennate,
ma poi si è fermato tutto. Quindi abbiamo dovuto ricominciare da capo.
Per questo evento, l’idea che io ho appoggiato fin dall’inizio era di creare un disegno bello ma sobrio, evitando l’uso di effetti speciali, come succedeva prima. Penso che una cornice debba abbellire un quadro e non sovrastarlo. Quindi come puoi vedere, abbiamo montato due schermi laterali per il pubblico lontano, dove prevalentemente si mandano delle immagini live del concerto, e uno semitrasparente al centro del palco con dietro degli Sharpy. Per completare il disegno luci ho usato dei K20, sempre Claypaky e gli strobo motorizzati a LED, JDC1 di GLP, che uso anche in diversi altri modi. Naturalmente ci sono anche tanti profile per gli effetti. Il tutto è controllato da una GrandMA3 Full, avviata in modalità MA2 per stare tranquilli.
Come era formata la tua squadra?
I miei compagni di viaggio sono Stefano Sebastianelli, Assistente LD & programmer; Pietro Grandi, Roberto Costantino e Marino Cecata sui
contributi visuali; e
Carlo Barbero, operatore Diguise.