Kappa FuturFestival 2023 - Il festival della musica elettronica al parco Dora di Torino.
Un appuntamento che riunisce appassionati di tutta Europa, e che oltre alla musica vede svolgersi tante iniziative di sensibilizzazione, riciclo e cultura.
di Alfio Morelli
Eravamo già approdati a questa manifestazione nel 2017, e ci era piaciuta tanto. Ma non così tanto. Questa decima edizione ci ha coinvolto e interessato fin dai suoi primi passi. I biglietti staccati sono stati più di novantamila: un pubblico proveniente da oltre cento paesi del mondo, riunito per ascoltare centottanta ore di musica elettronica, suonata da centocinque DJ che si sono succeduti su cinque palchi distribuiti nel parco Dora.
Il Kappa FuturFestival è accreditato tra i festival di musica elettronica più importanti e seguiti di tutta Europa. La location è da sempre il parco Dora, ubicato in centro città, dove un tempo si riparavano le locomotive. Come si può facilmente intuire, uno dei problemi principali per gli organizzatori è sempre stato quello della pressione acustica, in particolare per i condomini attorno al parco. Ma per tre giorni di festival, da mezzogiorno a mezzanotte, c’è poco da fare: la musica è la colonna sonora che fa compagnia a tutto questo lato della città.
Da un’altra prospettiva, gli operatori turistici di Torino fanno notare che questo festival porta un indotto molto importante. Perfino uno dei tassisti che mi ha portato sul luogo mi ha confidato di aver trasportato delle persone provenienti dalla Nuova Zelanda, dall’America e dal Canada. Poi, oltre ad attirare tanti spettatori, l’organizzazione si fa vanto di una grande attenzione per l’ambiente, a partire dai molti metri quadri di pannelli solari usati per l’alimentazione degli uffici, fino all’uso di generatori ibridi, con accumulatori ricaricabili. C’è poi l’aspetto lavorativo: per poter organizzare, assemblare e fare funzionare questo festival, sono state coinvolte più di mille persone. Il lavoro inizia già a pochi giorni dalla fine dell’edizione precedente, quando un gruppo di persone si mette al lavoro per creare un nuovo concept e una nuova ossatura per l’edizione seguente.
Con la complicazione che il parco viene concesso all’organizzazione solo una settimana prima dell’evento, con la clausola, dato che si tratta di un parco pubblico, che i cittadini possano avere la possibilità di usufruire del parco fino al giorno prima dell’evento. Tutto il cantiere di allestimento deve essere organizzato come un puzzle, per poter far coincidere tutte queste esigenze.
Come al solito, noi facciamo un giro nel backstage per incontrare i personaggi che hanno affrontato la sfida di questa produzione. Ci concentriamo sprattutto sull'audio, visto che è il problema principale del Festival, svolgendosi in un parco al centro della città.
Nei giorni prossimi pubblicheremo le voci dei professionisti che hanno reso possibile questo evento. Clicca in fondo alla pagina per vedere la galleria.