K-Array KRM33
Un piccolo grande monitor...
di Giancarlo Messina
K‑Array ci ha da tempo abituati a soluzioni che si distinguono per l’originalità di progettazione e per l’elevata qualità. Non fa eccezione questo KRM33, un monitor wedge che unisce dimensioni compattissime ad una ragguardevole resa sonora.
Soprannominato affettuosamente “Formaggiera”, proprio per le sua forma che ricorda i contenitori di una volta usati per il formaggio, KRM33 è un monitor amplificato che utilizza tre coni da 3,15" ed un radiatore passivo da 6", configurazione che gli consente un’emissione controllata e lineare in un ampio range di frequenze, e soprattutto delle basse frequenze davvero sorprendenti che scendono fino ai 70 Hz.
Il prodotto è equipaggiato con un amplificatore a due canali ed un DSP che può essere usato per modificare l’equalizzazione direttamente sul diffusore, anche se non manca un collegamento USB per la connessione ad un PC. Grazie al DSP è anche possibile modificare il pattern di diffusione orizzontale del diffusore e la risposta sulle basse frequenze, operazioni realizzabili velocemente e senza un PC collegato tramite due tasti posizionati nel pannello posteriore.
Il controllo della dispersione orizzontale offre la possibilità di creare array orizzontali che aumentano il livello di pressione sonora e la copertura, mantenendo però alta la reiezione al feedback.
Anche lo chassis è piuttosto particolare, non essendo costruito in legno ma in robusto acciaio inossidabile, con peso e dimensioni ridottissimi – 26,6 x 10,3 x 3,02 centimetri per 5,2 kg – grazie ai quali trova una perfetta e facile integrazione in molte situazioni: progetti scenografici, studi televisivi o in teatro in applicazioni “under balcony”.
“Di fatto i prodotti K‑array non hanno bisogno di grandi spiegazioni per essere apprezzati dai professionisti – afferma Edoardo Ravelli, Product Manager del distributore Exhibo – e il KRM33 non ha fatto eccezione a questa regola durante le diverse demo che ho avuto occasione di svolgere davanti a installatori e service. La prima cosa che sorprende di questo prodotto sono ovviamente le ridotte dimensioni ed il peso contenuto, soprattutto se si pensa che lo chassis in acciaio contiene anche un finale in classe D in grado di fare generare pressioni di 115 dB continui e 121 dB di picco.
“All’atto pratico – continua Ravelli – il KRM3, funziona semplicemente... bene! Dico così dal momento che ho avuto l’occasione di fare sentire il sound di questo diffusore ad alcuni colleghi, bravi musicisti, che ne hanno apprezzato la qualità utilizzandolo come stage monitor. E oltre ai complimenti dai musicisti, ci sono stati ottimi apprezzamenti anche da service impegnati nel broadcast e nel congressuale. Nel primo caso è ovviamente l’altezza ridotta (poco più di 10 cm!) a renderlo simpatico a registi e direttori della fotografia. Nel secondo caso viene visto come un discreto monitor per il podio e come elegante soluzione per il front-fill in quegli allestimenti raffinati sempre più presenti nei moderni allestimenti di conventions e meeting.”
Noi ne abbiamo avuto un esemplare in redazione per diversi giorni e siamo davvero rimasti meravigliati dal rapporto misure/efficienza di questo wedge monitor, in grado di erogare un sound di qualità occupando pochissimo spazio e rimanendo davvero poco visibile alla vista del pubblico. Indubbia anche la qualità costruttiva e delle rifiniture, tutti elementi che non tarderanno a decretare una grande diffusione di questo prodotto su molti palchi teatrali, televisivi e nel conferenziale.
Per il concerto live di una band rock è certamente utilizzabile ma preferibilmente integrato da un vero subwoofer, prodotto che non manca certo nella gamma K‑Array.
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