Francesco “Cecco” Bruni - Coordinatore di produzione
Le interviste dei protagonisti del tour di “Dove volano le aquile”, l’ultimo CD del rapper napoletano Luchè.
Il 19 novembre l’RDS Stadium di Rimini ha ospitato la prima tappa del tour di Luchè. Un artista che ha fatto la storia dell’hip hop italiano, prima con il duo Co’Sang e poi con una più che rispettabile carriera solista. Andiamo ad ascoltare uno dei professionisti che ha permesso la creazione e la messa in campo di questo tour.
Cecco, raccontaci il tuo ruolo e le caratteristiche di questo tour.
Io sono coordinatore di produzione per BPM Concerti, mentre la direzione vera e propria è di Stefano Coppelli, di Trident Music. Questa è la data zero, e l’allestimento è iniziato proprio qui a Rimini. La produzione è stata lunga, e tra prove musicali e allestimento è durata parecchio tempo.
In tour siamo circa in una settantina, contando anche il catering e i driver. Ci portiamo tutto: il palco, il generatore, il video, l’audio, le luci, un palco B oltre a quello principale, le transenne, le canaline, eccetera.
Cosa succederà sul palco?
Un po’ di tutto. In scena, oltre all’artista, ci sono batterista, tastierista e DJ. Tuttavia il palco non ha niente di acustico, e pure gli ascolti sono in-ear. La pulizia è davvero totale. I movimenti sono molto interessanti: cinque artigli meccanici, che noi chiamiamo “fingeroni”, si muoveranno intorno ai musicisti per interagire con il visual.
Le date saranno impegnative?
Avremo qualche back to back. Dopo Rimini ci sarà un giorno di viaggio per arrivare a Milano, al Forum, dove monteremo in giornata. Poi avremo in rapida successione il palazzetto di Roma e il Palapartenope di Napoli. Abbiamo sette date per ora, poi si vedrà l’anno prossimo se riprendere.