Fausto Incerti - RCF

Le interviste di Sound&Lite ai costruttori e ai distributori italiani sul post Covid-19.

Qual è stato l'impatto del lockdown sul vostro fatturato?

Il primo trimestre è stato nel complesso buono, considerando che i primi mesi erano partiti molto bene. Aprile e maggio invece hanno visto cali molto significativi man mano che le varie regioni del mondo sono entrate in lockdown. 

In questo periodo ci sono stati molti insoluti, quanti reali e quanti simulati?

C’è stata la necessità di rinegoziare piani di pagamento con diversi clienti, ma la situazione di eventuali insoluti è rimasta sotto controllo.

Tutto questo è una conseguenza di aziende poco strutturate o poco capitalizzate?

Chi sta avendo difficoltà nei pagamenti è principalmente legato a sua volta a pagamenti che sta ricevendo dai propri clienti o alla temporanea mancanza di attività in questi mesi.

Dallo Stato o dalle banche avete avuto qualche aiuto?

Ci siamo organizzati dal punto di vista finanziario per gestire la situazione e abbiamo utilizzato periodi di cassa integrazione e altri strumenti disponibili.

Qual è l’attuale umore dei clienti, come vedono il futuro?

Sono tutti impazienti di ripartire, con molta voglia di fare e superare al meglio questo periodo in cui sono stati obbligati a fermarsi. In generale direi ottimismo e cautela.

Quali saranno i primi settori a ripartire?

Nel nostro settore riteniamo la parte Install , M/I, e piccoli eventi. Per i concerti di grandi dimensioni, come sappiamo tutti, ci vorrà ancora del tempo.

Quando il mercato ripartirà, lo farà con le stesse regole o cambierà qualcosa?

Probabilmente la qualità al giusto prezzo, la serietà delle aziende e il servizio fornito saranno ancora più importanti di prima.

Continuerà a vincerà sempre il prezzo più basso o la tecnologia e l’innovazione guadagneranno spazio?

Non credo che il prezzo più basso sia sempre stato vincente, probabilmente diventeranno sempre più importanti le performance al giusto prezzo e le soluzioni modulate alle esigenze di mercato.

Alla ripresa del mercato, pensate che servano nuove strategie o andranno bene quelle consolidate?

Occorrerà adeguarsi al nuovo mercato, che potrebbe avere priorità diverse, in modo da cogliere ogni opportunità ed essere molto reattivi ad eventuali cambiamenti.

Avete in programma delle fiere nel 2021?

L’anno comincia col Namm e sarà una buona indicazione per l’andamento del 2021. Contiamo di partecipare anche ad altre fiere facendo le opportune considerazioni e seguendo quello che sarà il trend dell’industria in generale.

Una vostra fotografia sul futuro?

Siamo positivi, ci stiamo dando da fare per essere pronti alle ripartenze dei vari mercati. In alcuni aree del mondo i tempi potrebbero essere ancora lunghi ma le opportunità non mancheranno.

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