Emma - Fortuna Live 2021
Due date all’Arena di Verona segnano la ripresa del tour interrotto lo scorso anno.
di Alfio Morelli; foto di Bianca Burgo
Il 6 e il 7 giugno, si sono svolti all’Arena di Verona due concerti di Emma, date che anticipano i tempi di una ripartenza che sembra invece essere stata definitivamente fissata per i grandi eventi solo nel 2022. Due serate molto intense che, nonostante le limitazioni, hanno visto un’entusiastica partecipazione del pubblico.
La produzione F&P ha ovviamente ottimizzato il materiale necessario in Arena, fornito da Agorà, utilizzando in buona parte quanto installato per il concerto de Il Volo la sera precedente: identico l’ottimo sistema PA L-Acoustics, mente le luci e la scenografia sono state perfettamente riadattate alle esigenze più “rock” dello show dell’artista pugliese.
Con questo spettacolo Emma festeggia i 10 anni di carriera, una tappa senza meno molto importante e non proprio abituale per gli artisti provenienti dai talent-show, di cui può giustamente essere molto orgogliosa.
Un concerto molto intenso e piacevole, con un audio perfetto, nonostante gli spazi vuoti non aiutino certo a controllare le riflessioni, e un disegno luci coerente e molto ben calibrato sui brani in scaletta. Molto gradito al pubblico anche l’aspetto coreografico.
Aiutato anche dal pubblico che, accendendo le luci dei cellulari su “Luci Blu” ci ha fatto capire quanto ci sia mancato durante questi durissimi mesi di lock-down.
Onore al merito all’artista per aver invitato sul palco gli “addetti ai lavori”, cioè i tecnici, sottolineando la loro importanza ma anche la loro sofferenza durante questo periodo buio.
Dalla voce di alcuni di questi addetti ai lavori, un focus su alcuni aspetti della produzione.
Orazio Caratozzolo – Produttore esecutivo per F&P
Ripartiamo quindi con i grandi eventi dall’Arena di Verona con due spettacoli diversi: ieri il tributo a Morricone de Il Volo, trasmesso in TV e già campione di share con oltre il venticinque per cento, e queste due serata di Emma che recuperano una data singola dell’anno scorso.
Ormai i grandi concerti sono stati tutti spostati nel 2022, invece con Emma ci siamo portati avanti riuscendo ad organizzare queste due serate.
I limiti in teoria sono ancora di mille persone all’esterno e cinquecento al chiuso, ma qui in Arena usufruiamo di alcune deroghe.
Esiste il problema della perdita delle maestranze?
Per ora no, ma quando gli eventi inizieranno a sovrapporsi, magari l’anno prossimo, ci renderemo conto se abbiamo perso qualcosa. Abbiamo visto dei ragazzi che hanno cambiato lavoro, ma speriamo che qualcuno torni non appena si ripartirà.
Il problema, da quel che mi riferiscono, è in particolare la mancanza del materiale tecnico: audio, luci, video, camion per i trasporti… All’estero sembra che tutto il materiale sia già opzionato, già preso. In Italia nei periodi di sovrapposizione prendiamo molto dall’estero, e questo potrebbe essere un problema.
Come avete organizzato il cambio della produzione da Il Volo a Emma?
C’è stato un load out veloce ieri sera per quanto riguarda i materiali del Volo. Abbiamo chiuso il palco, dato che lo schermo dietro oggi non verrà utilizzato. Una parte degli schermi, modificati, invece li riutilizziamo. Il backline è solo di Emma, che peraltro avrà un corpo di ballo interessante.
Il concerto di Emma andrà anche in streaming, dato che abbiamo chiuso un contratto con ITsART: si tratta di un’ottima piattaforma che si sta imponendo sul mercato, orientata all’arte e alla trasmissione di eventi particolari. L’abbiamo inaugurata con un’operazione di Baglioni e ora continuiamo con Emma. Si sta ponendo in maniera specifica, non è lo streaming di un concerto normale, è qualcosa di più.
Lo streaming ha funzionato in questo periodo?
Partiamo da un presupposto: lo streaming non avrà mai la carica emotiva di un concerto live. È un valore aggiunto, se ben utilizzato: permette di far fruire al pubblico l’evento musicale con elementi immersivi, con scenografie mutevoli ed estremamente artistiche, eccetera.
Non a caso i DVD musicali non hanno preso sul mercato, perché la serata live è una cosa, il video a casa un’altra.
Qualche commento sul futuro?
Bisogna ripartire e non perdere le professionalità. Sono stati mesi duri, ma c’erano spalle robuste in grado di sostenere la situazione. Ma un altro anno in questa situazione non sarebbe possibile, porterebbe alla distruzione di un settore. I lavoratori devono sopravvivere e se li perdiamo ora non c’è ritorno.
Nella filiera hanno sofferto tutti, dagli artisti, ai manager, ai tecnici... Noi come agenzia abbiamo perso il 92% del fatturato, anche se siamo riusciti fare qualcosa in televisione, qualche evento. Ora l’ufficio è ancora chiuso: chi lavora lo fa da casa, altri hanno dovuto usare la cassa integrazione. Dobbiamo andarci cauti: abbiamo scoperto la possibilità di lavorare in maniera diversa, ma dobbiamo assolutamente ripartire.
Hugo Tempesta – Fonico FoH
È passato del tempo. Mi ricordo come si fa un mix, ma tante operazioni automatiche si sono arrugginite. La cosa strana è ascoltare di nuovo questi impianti, una percezione fisica che è mancata. Anche venire in un’Arena mezza piena cambia tutto: riflessioni, pareti, riverberi. Bisogna reagire allo spaesamento.
Raccontaci la situazione di oggi.
Io ho il mio set-up solito, il più veloce possibile. Ho Avid, con tutta l’effettistica a bordo. La scaletta è di ventisei brani, non pochi: la produzione musicale è di Dardust, che ha preso brani di anni diversi e li ha amalgamati il più possibile, e con poco tempo a disposizione. Il nuovo indirizzo musicale dell’artista non è semplice, anche i musicisti sono giovani: dobbiamo man mano tirare fuori il meglio.
Ho trovato l’impianto usato ieri sera, molto bello. Sul palco c’è Stefano Mariani, monitor engineer con cui Emma si è trovata benissimo e che quindi è stato riconfermato.
Siamo in modalità ridondante, con un backup di recording, dato che domani il concerto verrà rilanciato anche in streaming, infatti è presente il van per le riprese.
Come vedi il futuro?
Spero che da settembre non ci bruceremo come l’anno scorso. Vedo il bicchiere mezzo pieno. Qualcosa in inverno dovrebbe riaprire, pur col freno tirato: non serve gasarsi adesso e poi pentirsi.
Le produzioni di questa estate saranno comunque limitate; poi l’artista deciderà quanto sacrificare del suo.
Vedremo molte luci residenti, sistemi residenti, eccetera. Molti ora stanno chiedendo degli sconti, a volte irricevibili. Noi siamo tutti disposti, ma davvero tutti, ad agevolare la ripartenza mettendoci anche di tasca nostra; ma sentirci dire “lavorate e ringraziate che vi facciamo ripartire” è davvero insopportabile. Abbiamo lottato un anno per dimostrare che esistiamo; ora non si può fare così.
L’unico aiuto che ho ricevuto, personalmente, è stato quello di Elisa: mi ha permesso di lavorare, è stato un aiuto venuto da un’artista, ed è stata la cosa più bella del mondo; non si parla di avere soldi a pioggia, ma di poter lavorare. Ora siamo tutti qua a voler ripartire: siamo ridotti, di corsa, tirati da un lato all’altro, questo si può capire, ma presi in giro mai.
Martino Cerati – Lighting Designer
Abbiamo usato in parte il materiale luci presente la sera prima per Il Volo, riadattandolo al concerto di Emma. A me e Filippo Rossi è arrivato il disegno di Francesco De Cave e noi abbiamo pensato come adattarlo e diversificarlo in base alle esigenze dello show di Emma.
Abbiamo deciso di non usare lo schermo residente dell’Arena, concentrandoci sul centro del palco, specialmente sul pavimento, e con un video molto in silhouette; abbiamo quindi spostato alcuni special e motorizzati nel gate centrale per avere un ingresso che potesse funzionare sia per la regia video sia per lo spettacolo live. I sagomatori in sala e i Mac3 residenti sulle torrette, followspot, cioè tutto il pacchetto “televisivo” è stato gestito in sezioni con la mia MA2 On Tour, ma anche su una Wing, usata come back-up, da Andrea Arlotti che si è dedicato alla parte più fotografica dello spettacolo, così da avere una sessione unica di lavoro ed essere concentrati ciascuno sulla propria parte.
Rispetto al progetto di Francesco abbiamo mosso il floor per avere una scena più simile a quella disegnata da noi, eliminando il superfluo. Ovviamente anche il video è stato sostituito con degli effetti speciali.
Abbiamo saputo delle riprese video a lavoro avviato, così ci siamo adattati per questo.
Con Emma ci troviamo di fatto con un tour in venue molto varie, con questa data importante all’Arena che richiedeva un allestimento ovviamente molto diverso. Insomma… alla fine bisognerà avere un grande spirito di adattamento.
Tutto il disegno è stato realizzato in 3D su Wysiwyg, soluzione molto utile per mandare dei contenuti all’artista e al management ed avere un feedback sul lavoro di produzione.
Gli Astera ci sono stati offerti come gadget dai ragazzi di Agorà e ci danno una bella mano: sono adoperati in maniera minimale, ma potrebbero essere usati in maniera molto più efficace, avendo il tempo di programmarli. Sono prodotti a batteria pilotati wireless, quindi molto comodi da installare e usare: non hanno avuto alcun problema e fanno una bella luce. Ma stiamo usando ottimi prodotti, da Vari*Lite a Claypaky, ai Synergy, le Q7 poi sono sempre un faro “salvavita” che consente di passare dalle strobate alla luce diffusa agli effetti! Firmerei subito per avere un parco luci del genere per tutto il tour!