DOC Flight
Lavorare con i droni in sicurezza
Dei droni e del loro utilizzo nel settore video e fotografico si parla da oltre un anno ormai. In virtù della loro sostenibilità ambientale, di recente anche Legambiente si è espressa a favore dei droni. Non c’è dubbio che nel settore dello spettacolo l’utilizzo di questi mezzi aerei possa aprire possibilità espressive affascinanti e di grande impatto, basti pensare al DVD live dei Muse. Droni sono stati utilizzati al massimo delle loro potenzialità, per esempio, in occasione del trasporto della Costa Concordia dal luogo dell’incidente a Genova.
I SAPR – Sistemi Aerei a Pilotaggio Remoto (questo il termine tecnico dei droni) – rispetto a qualsiasi altro mezzo di ripresa aerea, sono più economici e più dinamici. Doc Servizi ha avviato il progetto Doc Flight, che si occupa di disciplinare le riprese video aeree tramite l’utilizzo di SAPR, con operatori e piloti abilitati. Doc Servizi da oggi dà la possibilità di diventare un “professionista dell’aria”, rispettando il regolamento ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) che ha finalmente avviato le procedure per il riconoscimento dei SAPR e definito le autorizzazioni necessarie al corretto utilizzo; inoltre Doc Servizi ha stipulato un’adeguata copertura assicurativa a totale garanzia dei servizi resi.
Per iniziare
Dopo un primo periodo di ambiguità, il regolamento ENAC è diventato chiaro e la procedura rodata. In primis è necessario affidarsi a una “compagnia aerea”, chiamata anche “operatore”, riconosciuta da ENAC. La compagnia aerea deve acquistare e/o costruire un drone che sia dotato di sistemi di sicurezza adeguati. In caso di drone non conforme, è oggi possibile renderlo adatto al volo professionale con alcuni upgrade tecnici. Quando il drone è pronto, è sufficiente creare una “carta d’identità” del mezzo che contenga la descrizione delle singole parti costruttive e un codice identificativo, per esempio DOC01. In seguito presso i centri abilitati ENAC verranno attivati dei corsi per apprendere le regole dell’aria, conoscere il regolamento e i metodi di pilotaggio. È necessario sottoporsi a una visita specialistica presso un medico aeronautico e individuare un’area per le prove sperimentali che serviranno a “collaudare” il nuovo SAPR e redigere il manuale di volo specifico per quel modello. I moduli compilati, con allegato l’attestato del corso, la visita medica con idoneità e la carta d’identità del pilota, vengono così inviati a ENAC che inizierà la verifica del progetto.
La sperimentazione
Le prove sperimentali consistono in una serie di voli atti a verificare il corretto funzionamento dei sistemi di sicurezza installati e la compatibilità delle batterie. Al termine delle verifiche il drone deve essere ritenuto sicuro, al fine di non creare danni durante le fasi di volo. Tutta questa fase deve essere rendicontata con il dettaglio di test e risultati conseguiti.
Il riconoscimento
Una volta ultimati i test, viene redatto il manuale di volo (comprensivo della documentazione relativa alle prove sperimentali) che attesti la piena sicurezza del mezzo, i metodi di decollo, atterraggio e manutenzione. Il manuale così redatto va spedito a Enac che, in caso di esito positivo del controllo, riconoscerà il drone come “conforme” al regolamento.
Cosa fare
È possibile contattare Doc Flight, la divisione aerea di Doc Servizi, presso tutte le filiali sul territorio italiano, reperibili sul sito www.docservizi.it. Grazie a una procedura specifica è possibile diventare un “professionista dell’aria”, attivare la propria posizione e far riconoscere il drone per servizi tecnici di riprese video specialistiche.
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