Coda Audio - CoRAY4 - Diffusori line-source

di Giancarlo Messina

Coda Audio è un’azienda tedesca produttrice di casse acustiche forse non troppo conosciuta in Italia, ma che fa della ricerca e della qualità costruttiva il suo punto di forza.

Probabilmente la sua caratteristica principale è proprio la scelta di controllare il più possibile ogni fase del processo produttivo, tanto che l’azienda stessa si occupa di costruire in casa propria sia i componenti – driver e altoparlanti – sia l’hardware, le casse e le elettroniche necessarie ai propri modelli.

Insomma una realtà di tutto rispetto, con uno staff di circa 180 persone e qualità certificata ISO 9001-2000.

Ovviamente tutto ciò finalizzato a tenere molto alto il livello dei prodotti, senza cedere ad alcun compromesso che potrebbe sminuire la qualità sonora, e anche costruttiva, del marchio.

Il distributore italiano, Decima, ci ha inviato un piccolo sistema della linea CoRAY4, un line source a due vie davvero bello per fattura e qualità sonora: ci abbiamo giocato un po’, testandolo in ambienti diversi, e ne siamo rimasti ben impressionati, anche se, ovviamente, non abbiamo potuto testarlo in tutte le sue potenzialità, che sono proprio tante.

Il design molto compatto lo rende adatto all’installazione in tutte quelle venue, magari acusticamente difficili, che richiedono dimensioni contenute ma una forte pressione sonora, con una particolare attenzione all’intelligibilità del parlato.

Infatti il cabinet del CoRAY4 contiene quattro coni da 5” e due driver a compressione (planar wave driver) da 4” con bobina da 1,75”, e soprattutto offre la possibilità di cambiare la dispersione orizzontale da 120° a 60°, oppure a 90° anche asimmetricamente (60°+30° oppure 30°+60°), aspetto che migliora molto in certe situazioni la dispersione diretta e diminuisce le riflessioni, a tutto giovamento dell’intelligibilità. Infatti Coda prevede, al costo di € 10 di listino, un set tromba intercambiabile per le diverse dispersioni orizzontali disponibili.

Anche la dispersione verticale di 12° è asimmetrica: 1° sopra e 11° sotto, per concentrare l’energia sonora verso l’audience.

È anche possibile allineare due diffusori, creando un sistema con copertura verticale di 24° senza interferenze distruttive fra i cabinet, potendo comunque scegliere la dispersione orizzontale fra i 120° e i 60°, ovviamente la seconda per mandare più energia in campo lontano. Con questa configurazione il sistema aumenta infatti la pressione sonora prodotta di 6 dB.

Esistono anche tutti gli accessori – molto belli, fra l’altro – per un uso mobile del sistema, certamente utilizzabile con successo nella convegnistica o nel live in piccole e medie venue.

Per una maggiore estensione sulle basse frequenze, è possibile utilizzare un diffusore appositamente creato con le medesime dimensioni denominato CoRAY4 L, il quale utilizza gli stessi accessori ma ha all’interno quattro woofer da 5”.

Entrambe le casse supportano 700 W (2800 W di picco) e forniscono un livello di picco di pressione sonora di 131 dB, quindi certamente non poco per diffusori così discreti e compatti. Il cabinet infatti è alto 75,8 cm, largo 15,2 e profondo 21,4 per un peso di soli 15,7 kg (13,2 kg il modello L), pur essendo costruito in multistrato di betulla con finitura poliuretanica resistente all’acqua.

Molto importante sottolineare che il sistema è passivo e deve essere usato con il proprio sistema di controllo ed amplificazione, prodotto appositamente da Coda.

Le diverse possibilità di dispersione orizzontale del sistema.	La chirurgica dipersione verticale.	La dispersione verticale ottenibile con l’accoppiamento di due diffusori.

Noi lo abbiamo provato con il Linus5-C, ma è disponibile anche il Linus10-C che fornisce 10.000 W continui totali invece di 5.000.

È un amplificatore a quattro canali I/O in classe D, dotato di DSP SHARC a virgola mobile a 96 kHz, con la possibilità di controllare e monitorare il funzionamento dei finali via Ethernet. È soprattutto dotato dei preset di Coda Audio per l’utilizzo del CoRAY4, grazie all’uso di filtri FIR.

La tecnologia LiNET-C consente inoltre a queste macchine di ricevere su un normale cavo CAT5 il segnale audio, che è poi possibile linkare ad altre macchine, creando così un network, molto comodo soprattutto nelle installazioni fisse in teatri e auditori.

Ci siamo insomma trovati di fronte ad un prodotto di fattura superiore, dall’ottima qualità audio, in grado di unire tradizione e tecnologia avanzata.

Crediamo che sia ideale per le installazioni nei teatri, specie quelli all’italiana, in cui può garantire basso impatto visivo ed alta intelligibilità, proprio grazie alla duttilità della dispersione che riduce le riflessioni nocive. Potrebbe essere perfetto anche per i service che lavorano nel settore della convegnistica, poiché è molto facile da installare, discreto ma molto potente, con una diffusione direttiva e precisa, piuttosto definita anche sulle frequenze basse. 

Contatti: Decima 1948 srl

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