Benedetto Martorana - Lighting designer

The Beatbox non è solo una band tributo ai Beatles, è un vero e proprio viaggio musicale attraverso l’epopea del leggendario quartetto di Liverpool. Nel Teatro delle Muse di Ancona, abbiamo assistito allo show narrato da Carlo Massarini e curato dalla tribute band più famosa dei Fab Four. Una bella serata che ci siamo fatti raccontare dai professionisti coinvolti.

Benedetto, eccoci qua. Ci racconti la tua idea per il disegno luci?

L’attuale disegno è il frutto di un percorso: la mia collaborazione con il gruppo risale a otto anni fa, e da allora ha visto un percorso di crescita, iniziato con un disegno luci minimalista e prevalentemente con luci fisse, e poi cresciuto con l’implementazione di una vasta dotazione di corpi illuminanti. Lo spettacolo è in crescendo: parte dai primi concerti fatti dai Beatles nei club londinesi, bassi e pieni di fumo e con poche luci, prosegue con la comparsa dei colori e finisce con molte luci in movimento. La maggior parte dei pezzi sono montati su tre americane: una in controluce, una centrale e una davanti, su cui usiamo solo fari bianchi. In dotazione abbiamo prodotti Robe, Sagitter e DTS; in sala abbiamo montato dei Robert Juliat da 2000 W bianchi, mentre per la gestione siamo rimasti coerenti con il periodo e abbiamo optato per un banco Avolites Pearl.