ACME - BL200 Series - Sistema componibile Blinder e strobo
Comparsi per la prima volta in grandi quantità sul palco di Vasco, i blinder BL200 si sono presentati come una potente ed efficiente alternativa ai blinder convenzionali, e hanno proiettato nella più alta fascia di mercato la ACME Lighting in Italia. La stessa costruzione furba e l’abbinamento di accessori sono ora stati applicati ad altre tipologie di proiettori, creando un sistema completo e componibile come dei Lego dalle notevoli possibilità creative.
di Douglas Cole
Il marchio ACME Lighting è relativamente nuovo nel mercato Europeo ma, come altre case costruttrici, negli anni l’azienda ha accumulato esperienza pluriennale di costruzione OEM e ODM per marchi più blasonati. Già marchio importante nel mercato asiatico, ACME ha stabilito la propria testa di ponte all’estero in modo intelligente, entrando prima con un prodotto semplice e con un costo poco rischioso per l’acquirente, rispondendo comunque ad una richiesta comune e costante del mercato: un 2-lite blinder a LED potente, con un’ottima emulazione dell’equivalente ad alogeno. La progettazione di questo blinder da parte di ACME è stata molto accurata ed elaborata, e ha permesso la creazione di un sistema caratterizzato da grande interconnessione e componibilità che consente una maggior flessibilità d’impiego ed espande le possibilità creative. Allo stesso tempo, questo design ha lasciato aperta la porta allo sviluppo di un’intera famiglia di sorgenti, riducendo i costi di produzione per il costruttore, e di manutenzione ed implementazione per il cliente tramite la condivisione di telai, componenti ed accessori.
Blinder
Conosciamo già il BL200 Stage Blinder IP, disponibile in versioni CW (bianco freddo 5000 K con due sorgenti LED da 110 W ognuna), WW (con due sorgenti LED da 125 W ognuna in bianco caldo 2700 K, con calo fino a 1200 K in emulazione di tungsteno), VW (con bianco variabile da 2700 K a 6500 K da due sorgenti da 125 W). Tutti questi modelli sono costruiti con lo stesso telaio a parallelepipedo con le due lenti con divergenza nominale da 50° montate in una faccia con angolazione rispetto al telaio variabile ±15° con scatti intermedi a 0°, +7,5° e -7,5°. Ognuno di questi modelli si può controllare in diverse modalità, dal singolo canale – come se fosse il dimmer di un blinder convenzionale (due canali nel caso del modello VW, aggiungendo CTO) – al controllo a 16 bit delle due “lampade” oltre allo strobo ecc. Comunque, anche nelle modalità più estese, nessuno di questi modelli occupa più di sei canali DMX. Quattro curve di dimming sono disponibili su ogni modello.
BL200 RGBW
Questo modello sostituisce le sorgenti bianche dei blinder con due sorgenti RGBW da 150 W dietro lenti con divergenza da 37°. Mantiene così la potenza e l’efficacia di un accecatore, ma aggiunge la possibilità di creare punti luce colorati per effetti di contorno dispersi al posto dei tradizionali blinder, oppure in array ravvicinati di pixel RGBW a bassissima risoluzione. In questo modello le due sorgenti si possono controllare indipendentemente in modalità RGBW (effettivamente rappresentando due pixel mappabili), oppure insieme in modalità RGBW, HSIC o con una tavolozza di 32 colori preset. Un canale con effetti stroboscopici è a disposizione in ogni modalità, a parte nella modalità HSIC da 4 canali, e in ogni caso questo modello occupa un massimo di 10 canali.
Strobo a LED
In un telaio compatibile con il sistema componibile, ACME ora offre due tipi di strobo a LED.
BL200 CP “Thunder”
Questo modello incorpora 1188 chip LED RGBW da 800 mW sulla faccia, con un tipico angolo di divergenza per uno strobo a LED di 110°. Il controllo è configurato per sfruttare tutta la versatilità offerta da questo tipo di illuminatore. Come wash o accent si può usare con semplice controllo d’intensità dei primari indipendenti a 8 bit (4 canali) o 16 bit (8 canali), con controllo dei primari indipendenti a 16 bit più un CTO lineare (9 canali). Come strobo o effetto in controluce, i colori individuali si possono controllare a 8 bit, più dimmer generale, più tre parametri per il controllo dello strobo (8 canali). Inoltre, una modalità consente di controllare i quattro primari indipendentemente a 8 bit, ma divisi in tre colonne. Questa modalità aggiunge anche un controllo d’intensità generale e tre parametri di controllo stroboscopico, per un totale di 16 canali.
BL200 CS “Thunder Roar”
L’ultimo prodotto nato dal progetto è questo proiettore che incorpora 48 sorgenti LED RGBW, ognuna accoppiata a una lente con un angolo di campo (luxmax/10) di 35,5° e un angolo di fascio (luxmax/2) di 15,9°. BL200 CS può creare potenti effetti stroboscopici, oltre a effetti volumetrici tipo “wash-beam” a mezz’aria. È anche in grado di produrre interessanti effetti in controluce, grazie alla possibilità in una modalità extended di indirizzare individualmente dei pixel composti di tre sorgenti (16 pixel), con pieno controllo dei colori.
Il sistema
Preso separatamente, ognuno di questi prodotti è un fixture utile, con buon rapporto qualità/prezzo e disegno che lo adatta all’uso professionale: robusta costruzione in metallo, grado di protezione IPX4 – cioè, protetto contro i getti d’acqua –, display LED (OLED nel caso dello strobo) con quattro tasti di navigazione, controllo DMX/RDM e aggiornamento del firmware tramite DMX. Il grande vantaggio di questa famiglia di proiettori, invece, è l’innovazione della componibilità e modularità del progetto.
Ognuno di questi illuminatori è alloggiato in un telaio standardizzato su quattro dei sei lati e integrato con un furbo hardware per l’interconnessione verticale e orizzontale con gli altri. Un sistema di binari sui lati superiori ed inferiori consente un rapido collegamento, assicurato da pin di sicurezza (comodamente collegati ai telai con cavetti) inseribili negli appositi fori allineati. Questi pin sono anche dotati di un sistema a molla che richiede un quarto di giro per bloccaggio e sbloccaggio... un’azione che richiede sempre solo una mano. Una staffa per il montaggio di un aliscaf si attacca nello stesso modo sopra, consentendo la sicura sospensione di un massimo di dieci unità in una linea di proiettori configurati in orizzontale.
Agli angoli dei lati del telaio sono posizionati dei perni che si estendono a scatto tramite delle molle, progettate per inserirsi nei binari di un’unità affiancata. Anche questi accettano i pin di sicurezza, consentendo poi di appendere linee di proiettori in verticale, sempre con un limite di dieci unità. Linee verticali, lunghe fino a dieci unità, si possono interconnettere fianco a fianco in orizzontale per formare array di qualsiasi larghezza, purché ogni linea sia sospesa per conto proprio. Le possibilità creative sono quasi senza limiti, considerando anche che questi array possono includere qualsiasi delle diverse tipologie di proiettore.
Grazie sempre a questo approccio standardizzato, gli accessori disponibile da ACME consentono la creazione di tantissimi diversi tipi di punto luce, utilizzando moduli da comporre come dei Lego. Un semplice forcella con tilt manuale consente il montaggio dell’unità singola in orizzontale; una forcella più grande si interconnette con il sistema di montaggio per consentire la composizione di blinder 4-lite o 8-lite (oppure doppio e quadruplo strobo o wash, o qualsiasi combinazione) con tilt manuale. Infine, un nuovo accessorio offre una base d’appoggio con forcella con tilt manuale. Questo ultimo consente l’impiego a terra dei singoli elementi come band light, strobo sul palco, accenti ecc, ecc.
Per il service, i vantaggi sembrano evidenti: con un unico inventario misto di proiettori ed accessori si può fornire una grande varietà di applicazioni generiche: blinder di diverse dimensioni, strobo o wash a terra, sospesi individualmente o in gruppi. Con le stesse sorgenti, per le applicazioni più creative, si può configurare una grande varietà di array di pixel da mappare a bassissima o a bassa risoluzione, in bianco o a colori.
Info: Acme