Void Arcline 8
Il sistema line-array dedicato a live & touring del rinomato marchio inglese
di Michele Viola
In una delle poche giornate di sole dello scorso mese di novembre, il distributore marchigiano Frenexport ci ha invitato ad assistere a una demo, nel piazzale dell’azienda, che prevede l’installazione di un sistema line-array Void. Per l’occasione è anche presente un responsabile di prodotto della casa madre, l’ingegnere inglese Mike Newman, Senior Sales Manager di Void Acoustics.
Void è un marchio inglese rinomato per i suoi diffusori in fibra di vetro dal design particolare e ricercato. Già da tempo, il marchio britannico si è guadagnato una buona posizione di mercato nel settore degli impianti di amplificazione installati nei locali da ballo, grazie all’efficace performance dei propri prodotti e all’estetica di rilievo.
Da qualche anno, Void si è inserito nel mercato degli impianti di amplificazione dedicati al live e al touring con un proprio line-array, che comprende la linea di prodotti Arcline.
Sul sito del produttore sono ancora presenti i fortunati modelli Arcline 15, un due vie con due woofer da 15” e tre driver da 1”, e Arcline 6, due vie con quattro coni da 6,5” per le frequenze medio-basse e tre driver da 1” per le frequenze alte.
Il modello più recente della famiglia è Arcline 8, lanciato nel corso del 2017, che contiene due coni da 8” caricati a tromba per le frequenze basse, altri due coni da 8” per le frequenze medie inseriti in un opportuno rifasatore e due driver a compressione da 1,4” in una doppia tromba inserita al centro del diffusore.
Oltre ai satelliti Arcline 8, la serie comprende attualmente alcuni diffusori subwoofer, anch’essi pensati per il touring: Arcline 118, contenente un cono da 18”, e Arcline 218, con due altoparlanti da 18” in un unico box.
Nella demo a cui abbiamo assistito, quattro satelliti Arcline 8 per lato sono stati affiancati da due subwoofer Stasys Xair per lato, in un insieme dall’impatto visivo, oltre che acustico, particolarmente raffinato.
Stasys Xair è un potente subwoofer 2 x 18” capace di gestire fino a 3200 W AES (su 4 Ω presentati al finale di potenza).
I rinforzi metallici all’interno del subwoofer, visibili nel modello installato per l’occasione, hanno senz’altro una funzione strutturale – anche di irrigidimento delle superfici che altrimenti potrebbero presumibilmente presentare risonanze a frequenze non congrue – ma anche una funzione prettamente estetica. Lo stesso diffusore è anche disponibile nella versione più discreta Stasys X V2, con i rinforzi strutturali in legno verniciato di nero.
Una caratteristica di Void, in effetti, è proprio l’impatto visivo, che caratterizza il marchio fin dalle origini e lo rende ben riconoscibile. I punti di forza dei prodotti Void rimangono quindi il look e la performance: il look è senz’altro importante, ma senza performance – come tiene a puntualizzare il responsabile di prodotto della casa madre – il look perderebbe ovviamente di significato.
Per quanto riguarda l’amplificazione, l’intero sistema (4 + 4 satelliti e 2 + 2 sub) è pilotato da un “piccolo” rack contenente due amplificatori 1U Void Bias V9 e un amplificatore 1U 4 ch. Void Bias Q5: i due V9 per i quattro subwoofer, un canale per ciascuno, e il Q5 per i satelliti, un canale per le frequenze basse e un canale per le medio-alte per ciascuno dei due cluster.
I quattro satelliti sono in questo caso connessi in parallelo. Ciascun satellite presenta un’impedenza di 16 Ω per le basse frequenze e 16 Ω per le alte frequenze, per cui il cluster presenta qui un’impedenza di 4 Ω per ciascun canale del finale che lo pilota.
Un finale Q5 sarebbe in grado di erogare complessivamente fino a 20 kW, quattro canali da 5 kW ciascuno su 2 Ω, quindi potrebbe tecnicamente supportare fino a otto satelliti per parte, tutti tra loro in parallelo, in bi-amplificazione. Anche per i sub, un solo V9 potrebbe essere sufficiente.
Gli amplificatori di potenza, marcati Void, sono prodotti dall’azienda toscana Powersoft, una delle nostre eccellenze nazionali. Il software di controllo dei parametri degli amplificatori è quindi il software Armonia, fornito da Powersoft.
Per quanto riguarda la simulazione acustica, il software proposto da Void è il popolare Ease, per il quale sono ovviamente disponibili tutti i modelli per i diffusori.
Il fly bar è utilizzabile in entrambi i modi: appeso oppure appoggiato a terra (ground stack), semplicemente appoggiando a terra il modulo, ribaltato. Così nell’utilizzo in appoggio alcune serigrafie risultano rovesciate, in particolare quelle che servirebbero a guidare l’utilizzo del cluster appeso, mentre altre risultano leggibili nel giusto verso, a confermare il corretto utilizzo del modulo come supporto a terra.
Arcline 8
Arcline 8 è pensato per eventi dance indoor o outdoor, installazioni fisse in club, bar o lounge, o anche per il touring di grandi dimensioni.
Le tecnologie aggiornate e la cura dei particolari contribuiscono all’ottima qualità sonora. Il raffinato sistema di rigging integrato permette di pre-selezionare con precisione l’angolo tra diffusori adiacenti prima di sollevare l’array, consentendo il setup semplice e rapido di array costituiti da multipli diffusori anche a un singolo operatore.
La dispersione orizzontale del diffusore è di 110° simmetrici ed è particolarmente uniforme nell’area coperta, grazie all’attenta conformazione delle trombe, le quali contribuiscono all’efficienza sonora già sulle frequenze medio-basse. La dispersione verticale dipende invece, ovviamente, dalle dimensioni e dalla conformazione dell’array.
I problemi tipici con cui si scontra ogni impianto line-array risiedono nella distanza fisica tra i driver delle alte frequenze e nella compensazione della gittata tra diversi diffusori; questo spesso comporta qualche compromesso nella performance in alta frequenza. Nei diffusori Arcline 8, Void ha completamente riprogettato le trombe per le alte frequenze, con un ampio utilizzo dell’analisi agli elementi finiti sia in sede di progettazione sia in fase di ottimizzazione delle guide d’onda. È stato anche implementato un nuovo dispositivo rifasatore, per consentire all’array di Arline 8 la formazione di un vero fronte d’onda cilindrico; ciascun diffusore è idealmente costituito da due sorgenti acustiche simmetriche, a destra e a sinistra, conformate per accoppiarsi in maniera ottimale tra loro, con i centri acustici equivalenti esattamente sull’asse verticale, così come con le sorgenti acustiche equivalenti ai diffusori adiacenti (sopra e sotto) nell’array.
Il box, in multistrato di betulla da 15 mm di spessore, è ricoperto da uno strato in polyurea che lo rende particolarmente robusto rispetto alle abrasioni e alle avverse condizioni atmosferiche, permettendo così l’utilizzo dei diffusori Arcline 8 anche nel notoriamente difficile settore live touring.
Due connettori SpeakON NL4, marcati INPUT e THROUGH, servono rispettivamente per collegare il diffusore all’amplificatore di potenza esterno e per connettere più diffusori in cascata (in parallelo).
L’impianto come lo abbiamo visto, con quattro sub Stasys Xair, otto satelliti Arcline 8 e l’amplificazione, richiede un investimento di circa 81.000 Euro + IVA secondo i prezzi di listino.
Il marchio Void è distribuito in Italia da Frenexport