Sandro “Amek” Ferrari - Fonico FOH
Ascoltiamo le voci dei protagonisti del nuovo tour dei Negramaro: l'Unplugged European Tour 2022.
Una band come i Negramaro merita sempre un ascolto live. Per questo non ci siamo fatti sfuggire la data bolognese del loro tour europeo, presso l’EuropAuditorium. Ascoltiamo le voci dei protagonisti di questo tour, a partire da "Deddi" Servadei.
Tutto sommato non c'è niente di veramente nuovo, a parte la DiGiCo 338, uguale a quella che usa Deddi sul palco. Con la nuova console mi sto trovando divinamente, è pur sempre una Quantum, anche se ha meno ingressi dei top di gamma.
Per il resto, io conosco il gruppo e lavoro con loro da sedici anni, quindi posso tranquillamente dire che abbiamo fatto un percorso di crescita insieme. Quando si prepara un tour come questo, si inizia con delle riunioni dove si pongono degli obbiettivi, e già da quelle indicazioni io sviluppo una mia idea tecnica e compongo una scheda da presentare al service. Materiale che normalmente arriva per le prove, dove si verifica se servono aggiustamenti. Finite le prove, si parte in tour con tutto quello che serve. Per questo tour, viste le esigenze artistiche di un concerto molto dinamico, ho preparato il mixer in un modo nuovo: ho pulito il rack degli outboard e ho lasciato solo cinque compressori stereo, Bus Compressor, di mia costruzione. Ho diviso i canali del mixer in gruppi, e poi questi gruppi, dove sono inseriti i miei compressori, li mando ai DCA. In questo modo ottengo un doppio scopo: se aumento il volume di un canale del gruppo, otterrò o aumenterò la compressione solo di quel canale, mentre se aumento il DCA corrispondente ai gruppi, otterrò un aumento di volume senza compressione.
Ma queste indicazioni le proponi tu o arrivano dalla band?
Ormai lavoriamo in simbiosi, loro mi trasmettono delle indicazioni artistiche, e io cerco di interpretarle con le soluzioni tecniche. Seguendo il titolo dell’ultimo disco, “Contatto”, è venuta la scelta di fare un tour teatrale, per creare un contatto con il pubblico in sala. Per questo ci siamo soffermati molto sulla cura del suono e abbiamo lavorato molto sui reverberi. Lo stesso Giuliano, grazie a un iPad e a una serie di programmi e schede audio – sistema pensato da Alex Tricarichi – può gestire in prima persona una serie di effetti sulla sua voce. Poi, a ogni cambio di canzone, dal mixer di Deddi arriva un program change con gli effetti adatti a quella canzone. Voglio sottolineare il merito di Giuliano Bailetti, mio assistente, che mi ha accompagnato durante tutto questo allestimento.
Prima dell’intervista, hai detto che sei maturo abbastanza per ritirarti…
Io ho già l’appuntamento al CAF, quando sarò tornato da questo tour europeo, per verificare la mia posizione. Ma non mi ci vedo proprio seduto sul bordo del fiume a pescare, semplicemente rallenterò i miei impegni, forse…
Ora mi sto appassionando al suono immersivo, e come vedi già durante queste serate registro a 360°, pubblico compreso, con un microfono apposito. Poi mi porto le registrazioni a casa, nella mia nuova regia in Dolby Atmos, e faccio una serie di esperimenti, che mi serviranno per proporre questa tecnologia su qualche evento o trasmissione musicale live con il White Mobile…