Robe Robin MiniPointe

Dopo il successo del Robin Pointe, introdotto nel 2013, il costruttore ceco ha continuato a raffinare e distillare il concetto del proiettore beam a testa mobile fino ad arrivare ad un insieme di funzioni ancora più mirate in un package veramente compatto.

Robe Robin MiniPointeIl testamobile dedicato alla creazione di fasci potenti e stretti, senza le classiche funzioni da sagomatore o illuminatore di scene, è un concetto così consolidato che ci si stupisce ricordando che i primi motorizzati con la designazione “beam” sono comparsi solo da pochi anni... cambiando per sempre anche il significato di “beam fixture” nell’uso comune. Le prime teste mobili di questa tipologia, ancora prodotti attuali, in effetti, sono state concepite come versioni leggere di modelli spot/wash già esistenti con ottiche fresnel che permettevano movimenti più rapidi dei fratelli spot o profile e, in alcuni casi, dotazioni semplificate. La vera rivoluzione in questo tipo di proiettore è arrivata con l’utilizzo delle lampade ad arco corto con il riflettore incorporato della serie Osram Sirius (e, poi, Philips MSD Platinum) e l’implementazione di queste lampade relativamente piccole insieme ad ottiche biconvesse di qualità, piuttosto che le lenti fresnel meno costose e meno pesanti, ma anche molto meno efficienti.

Il primo prodotto Robe a utilizzare questa configurazione è stato Robin Pointe. Con quel proiettore, anziché cercare di portare rapidamente al mercato un prodotto “anch’io”, Robe ha concepito un proiettore più flessibile con caratteristiche che andavano oltre il semplice “beam” per effetti a mezz’aria – in particolare uno zoom motorizzato che apre fino a 20° e consente al Pointe di essere impiegato anche come spot tradizionale. Poi, dopo altri due anni di sviluppo e dopo l’esperienza molto positiva (ed il successo commerciale) del Pointe, la casa costruttrice ceca ha presentato il vero proiettore beam compatto dedicato, MiniPointe.
MiniPointe è stato lanciato alla fiera Plasa lo scorso autunno, anche se è stato un poco trascurato per via della clamorosa presentazione del massiccio BMFL Spot. Nonostante il suo ingresso “da ninja” sul mercato, MiniPointe sta godendo, anch’esso, di un notevole successo.

Sorgente e ottica

MiniPointe utilizza una lampada Osram Sirius HRI 140 W RO. Questa lampada/riflettore è in grado di emettere un flusso luminoso di 5400 lm. La vita operativa media dichiarata da Osram è di 6000 ore. Per completezza, questa lampada ha una temperatura colore nativa di 9200 K ed una resa cromatica CRI 60. In questo caso, però, questi ultimi dati interessano poco, perché il prodotto non si propone come illuminatore di scena.
MiniPointe utilizza una lente fissa biconvessa, con una divergenza nominale di 3°. Chi decidesse di utilizzare i 400.000 lx erogati da MiniPointe in questa configurazione cercando di ottenere una buona resa negli incarnati, all’interno del campo con un diametro di 30 cm (a 5 m), dovrebbe essere pronto ad accettare rapidi cambi di tonalità, dovuti alla cottura. Nel caso, però, (mai dire mai) il proiettore include un filtro frost progressivo (che crea un campo diffuso fino a 12,5° a 1/10 lxmax) e filtri appositi per abbassare la temperatura colore.
Il dimming è meccanico da 0% a 100% ed è regolabile a 8 bit o a 16 bit. Il meccanismo del dimmer funziona anche come shutter, per effetti stroboscopici e di pulsazione a velocità variabile, controllati tramite un canale indipendente.
Il raffreddamento viene effettuato da un sistema molto efficace composto di due ventole in configurazione push-pull, con un’ulteriore turbina che garantisce un flusso d’aria costante sull’insieme lampada/riflettore.

Colori e gobo

Per colorare il fascio, MiniPointe incorpora una ruota colori con dieci colori tra primari e secondari saturi e pastelli, più due correttori CTO (2700 K e 3200 K) e Kongo Blu (UV). I filtri sono in vetro dicroico e sono intercambiabili e sostituibili.
La ruota è indicizzata per consentire doppi colori e include funzioni di effetti rainbow a rotazione in entrambe le direzioni e con cambiamenti random o controllati dalla musica.
Per scolpire il fascio, invece, questo proiettore dispone di una singola ruota di gobo fissi (ritagliati direttamente nella ruota). Questa ruota incorpora 10 gobo classici per effetti a mezz’aria, più tre riduttori per il fascio. Questi ultimi modificano l’apertura del fascio rispettivamente a 1,8°, 1,2° e 0,7° consentendo a MiniPointe di creare effetti che richiamano quelli di un laser in un fumo adeguato. La messa a fuoco (da 4 m all’infinito) è motorizzata e controllata in modo progressivo a 8 o a 16 bit. Nella modalità di controllo estesa, anche il tempo di movimento del focus è regolabile (come anche i movimenti della ruota gobo, della ruota colori, del filtro frost e dei prismi). La ruota gobo offre, inoltre, l’effetto gobo shake.

Prismi ed effetti combinati

Oltre al filtro frost progressivo citato sopra, gli effetti di MiniPointe sono completati da un modulo con due lenti prismatiche lineari a quattro facce ciascuna. Questi due moltiplicatori (uno da 16° e l’altro a 14,6°) sono utilizzabili separatamente, con controllo della rotazione bidirezionale e dell’indicizzazione su canali indipendenti. La situazione in cui questa piccola testa mobile eccelle davvero, però, è quando tira fuori dal cilindro gli effetti statici e dinamici che combinano i due prismi. Un altro canale di controllo è dedicato all’utilizzo dei due prismi in concerto per creare diverse forme x16. Queste forme si possono usare in modo statico oppure rotante, creando un effetto simile ad un classico moonflower.
Poi MiniPointe gioca il suo asso: il Dynamic Flower Effect. Questo effetto utilizza i due prismi lineari rotanti in direzioni contrarie (sistema in attesa di brevetto) per creare un effetto molto interessante che si può descrivere come un moonflower che si apre e si chiude su se stesso su due diversi assi. È un effetto particolarmente ipnotico in proiezione su superficie, ma insolito ed interessante anche in controluce o a mezz’aria nel fumo.
A velocizzare l’impiego della vasta tavolozza di effetti, il proiettore include una serie di effetti statici e dinamici preprogrammati che combinano prismi, gobo e frost.

Movimenti e caratteristiche fisiche

MiniPointe è un proiettore molto compatto: ha un’altezza massima di 496 mm (comprese le staffe; 480 mm appoggiato). La testa stessa è lunga solo 29 cm, effettivamente più corta della larghezza della forcella, il che fa di questa seconda misura, 317 mm, il raggio di rotazione determinante nel distanziamento tra le unità. Questa testa corta consente a MiniPointe un movimento molto rapido attraverso 540° in pan e 270° in tilt. I movimenti sono controllati a 8 o a 16 bit.
Questo piccolo proiettore è poco esigente quanto all’economia delle risorse, che sia la schiena (pesa solo 11,8 kg), il quadro elettrico (assorbimento massimo in potenza: 280 W) o la console: dispone di una modalità ridotta che occupa solo 17 canali DMX con effetti completi a 8 bit, mancano solo i controlli fini ed i parametri speciali.

Controllo

Per quanto riguarda il controllo, oltre alla modalità ridotta MiniPointe offre le modalità di controllo DMX standard, da 22 canali, ed extended da 27 canali. Questo proiettore si adatta anche agli allestimenti in club o discoteche e, perciò, è dotato anche di controllo autonomo, con una sequenza pre-impostata in fabbrica e tre programmabili dall’utente, ognuna con un massimo di 40 step. L’unità include un microfono per il controllo del playback delle sequenze ed anche per alcuni parametri individuali.
Tutti i parametri di controllo, insieme ai vari parametri di verifica, sono accessibili utilizzando il display incorporato ed i quattro tasti associati. Per il segnale DMX, MiniPointe dispone di connettori XLR5F (in) ed M (thru).
Il proiettore è compatibile con il protocollo RDM, tramite il quale comunica informazioni sullo stato dell’unità e accetta comandi relativi ad alcuni parametri (inversione pan/tilt, reset, indirizzamento DMX ecc).
MiniPointe è compatibile con il controllo wireless DMX, disponibile come opzione. È così compatto che il modulo wireless DMX non è una scheda installata all’interno, ma utilizza il piccolo ingegnoso modulo CRMX‑LB100, prodotto per Robe da Lumen Radio. Questo piccolo modulo esterno incorpora ricevitore ed antenna e si collega all’ingresso DMX del proiettore. Il modulo incorpora un piccolo perno che si inserisce in un apposito buco, azionando un interruttore che attiva l’alimentazione sui piedini 4 e 5 del connettore XLR. Il sistema opera nella banda a 2,4 GHz.

Contatti: RM Multimedia

 

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