Nina Zilli – Modern Art Tour
Il Modern Art Tour di Nina Zilli ha preso il via sabato 14 ottobre dal Vidia di Cesena, per una quindicina di date nei club e nei teatri.
di Alfio Morelli
Modern Art è anche il titolo del più recente lavoro discografico della cantante-autrice, pubblicato il 1° settembre per Universal Music e spinto dal successo estivo Mi hai fatto fare tardi e dal singolo Domani arriverà. Si tratta di un lavoro piuttosto diverso dai precedenti, sia nello stile sia nel sound, più votato alla musica elettronica pur non abbandonando l’influenza soul. Nina Zilli è un’interprete e autrice che ha alle spalle un preciso percorso di formazione musicale e anni di confronto col pubblico, elementi ancora indispensabili, con buona pace dei talent, per formare la personalità di un artista ed anche la sua professionalità: “Il live per me è fondamentale – spiega la stessa cantante – e non potrei vivere senza. I dischi si fanno per essere portati in giro e per essere condivisi con le persone”.
Anche la band è piuttosto rinnovata e vede al suo fianco Riccardo Gibertini (tromba, trombone ed elettronica), Antonio Vezzano (chitarra), Nicola Roccamo (batteria), Andrea Torresani (basso), Fabio Visocchi (tastiere), e il DJ Enzo Tribuzio.
Il tour è prodotto da Massimo Levantini per Live Nation, che ha scelto la formula della cosiddetta “mezza produzione”, certamente la più adatta per i club e i locali, almeno sotto il profilo economico.
Siamo andati proprio a Cesena a vedere la data zero del tour, venue non ideale, a dire il vero, poiché gli spazi non hanno permesso di vedere installata l’intera scenografia. Abbiamo comunque intervistato gli addetti ai lavori per poi ascoltare il concerto serale. Uno show molto gradevole sia sotto l’aspetto visivo, pur nella sua semplicità, sia dal punto di vista musicale, con ottimi musicisti ad accompagnare una delle voci più interessanti nell’attuale panorama della nostra musica leggera. I brani del nuovo album sono stati molto apprezzati dal pubblico, in buona parte piuttosto giovane, così come, ovviamente, i pezzi più conosciuti che l’artista ha alternato nella scaletta. Una bella serata che ci fa sempre apprezzare i club come luogo ideale per ascoltare la musica dal vivo, per la vicinanza dell’artista e per l’atmosfera intima che si riesce a creare.
Marcello Modena - Direttore di produzione
“Il tour è di Live Nation – spiega Marcello – prodotto da Massimo Levantini, che ha lavorato molto insieme all’artista sul nuovo spettacolo: abbiamo anche una band nuova, proprio perché è cambiato molto il sound dei brani.
“Faremo 15 date invernali, in venue più o meno grandi, e poi è prevista una parte estiva nel 2018.
“Dobbiamo dire che, in generale, il circuito dei club in Italia è sempre più scarno: la musica dal vivo nei club fatica molto ad affermarsi, ma questo è un fenomeno italiano, perché in altri paesi europei funziona molto meglio. Da noi, o c’è il nome di richiamo o è difficile organizzare dei concerti.
“Anche per questo – continua Marcello – tolti alcuni grossi club, si trovano dei parchi luci e audio residenti piuttosto vecchi o sottodimensionati! Nel Meridione poi non ci sono proprio dei club live, salvo rare eccezioni, infatti sia in Sicilia sia in Calabria andremo nei teatri.
“Per quanto sia una mezza produzione, alla fine abbiamo 20 persone in tour, e trasportiamo il materiale con un particolare piccolo bilico che ha un cassone da 8,5 metri, pieno a tappo, anche se qui abbiamo montato poco rispetto a quello di cui disponiamo, perché gli spazi non lo consentono.
“La versione integrale – ci dice Marcello – prevede infatti una pedana semicircolare con un diametro di 9 metri per i musicisti, 30 proiettori a terra tra beam e wash, un LEDWall ‘a scivolo’ un po’ particolare... insomma per essere una mezza produzione è abbastanza interessante.
“Da segnalare – aggiunge Marcello – che per la produzione usiamo Master Tour Mobile, un’applicazione americana per la gestione dei tour che raccoglie tutte le informazioni riguardanti le date e gli show: orari, venue, attrezzature, hotel, logistica... una sorta di tourbook elettronico. I dati si caricano da un computer ma ogni persona in tour può vedere, anche dal proprio smartphone, tutte le informazioni o le modifiche last-minute. Io aggiorno i dati e tutti ricevono le notifiche in tempo reale. Posso anche mandare messaggi specifici soltanto all’artista o a parte della crew. Insomma, una risorsa davvero molto utile”.
Daniele “Jack” Rossi - Fonico FoH
“Sul palco – spiega Daniele – abbiamo un microfonaggio standard, col doppio microfono sulla cassa, un SM57 sul rullante... Zilli utilizza un radiomicrofono Shure con ricevitore UR4D e con capsula KSM8. Come analizzatore uso Smaart, anche durante il virtual sound-check: lo trovo molto comodo prima del sound-check vero e proprio per capire come si comporta la voce nell’impianto e come contenere basso e batteria. Sulla voce ho un Avalon VT737sp di cui utilizzo solo la parte di EQ e compressione, perché il segnale arriva dal palco già preamplificato; ho anche due Bricasti M7, riverberi che uso su batteria e voce. In effetti la voce è particolare, perché tutto il progetto si muove verso l’elettronico, così utilizzo su di essa due delay, mentre il resto è elaborato utilizzando le risorse del banco, una console Soundcraft Vi1”.
Stefano Luciani - Fonico di palco
“Tutto il monitoraggio – ci dice Stefano – è in IEM, con sistemi Sennheiser ew300 G3, mentre il banco è un Soundcraft Vi1, al quale ho aggiunto un solo Lexicon PCM 81 esterno usato sulla voce. Il palco è quindi del tutto muto: tutti hanno gli auricolari, tranne il batterista e il DJ, che usano comunque delle cuffie standard.
“Fra le macchine particolari, sul palco c’è un Echorec Binson, di proprietà della Zilli, utilizzato dal trombettista: alcuni canali vengono splittati e rimandati in un mixer gestito appunto dal trombettista, il quale ‘dubba’ mettendo dei delay e degli effetti particolari.
“Anche nel mix in cuffia – aggiunge Daniele – Nina vuole sentire molto equilibrato ma anche tutti gli effetti.
“Lavoro con lei dal 2012 – conclude Daniele – e trovo che sia un’artista molto preparata: ha fatto tanta gavetta ed ha grandissime conoscenze musicali, compone quasi tutti i propri pezzi ed anche le sue scelte musicali sono sempre molto attinenti”.
Paolo Fossataro - Lighting designer
“Il disegno è molto semplice –racconta Paolo – quindi richiediamo sul posto parte del materiale, sperando sempre di trovare proiettori quanto più vicini a quanto richiesto. Il set è molto semplice: 12 Robe Pointe, posizionati a terra in maniera non casuale, e 12 Robe LEDBeam 100, i LED piccoli con una lente frost. Ho usato praticamente sei blocchi di fari, più tre laterali per i tagli.
“La cosa particolare è il video centrale che forma una sorta di rampa, con una parte resa calpestabile grazie a del plexiglass. Poi abbiamo una grossa pedana circolare su cui suonano i musicisti, tranne basso e chitarra. Dovremo ovviamente adattarci alle varie venue, qui ad esempio abbiamo montato pochissimo, all’Alcatraz potremo montare tutto.
“Lavoro da tempo con Nina – dice Paolo – e devo dire che questo concerto è molto divertente, lei è bravissima ed ha ottimi musicisti.
“In regia ho una Avolites Expert e Roberto Giansante è l’operatore che seguirà il tour.
Il service è DG Systems di Teramo: abbiamo un bilico ridotto, più corto, in pratica una motrice col bilico, ma pienissimo.
“I tecnici in tour sono due backliner, due tecnici video, il datore luce e i due fonici.
“Interessante notare – aggiunge Paolo – che il video non proviene da un media server, ma usciamo direttamente dalla scheda audio Cymatic Audio: una traccia è registrata in MIDI, esce e va in una scheda audio e da lì al computer con Resolume Arena, programma che gestisce il video. Quindi la traccia video ha delle note specifiche che segnano l’attacco e l’uscita del video; allo stesso modo funziona anche il gobbo, che cambia le pagine automaticamente”.
Personale
Direttore di produzione | Marcello Modena |
Tour Manager | Sara Contavalli |
Assistente artista | Ilaria Borgna |
Driver | Riccardo Nocera |
Fonico di sala | Daniele “Jack” Rossi |
Fonico di palco | Stefano Luciani |
Backliner | Pierluigi Tiberi |
Giuseppe Amabili | |
Lighting designer/Scenografo | Paolo Fossataro |
Datore luci | Roberto Giansante |
Tecnici video | Omar Eisa |
Samuele Huynh Hong | |
Tecnico video/luci | Carlo Carusi |
Autista camion | Michele Cordisco |
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