Me contro Te
Lo show dei 10 anni.
La Redazione
Se in famiglia avete dei bambini di età compresa tra i sei e i dieci anni, sicuramente avrete sentito nominare Luì e Sofì, due ragazzi siciliani che hanno un enorme seguito tra i giovanissimi. Luigi Calagna e Sofia Scalia, i due volti dietro al fenomeno “Me contro Te”, sono una coppia di youtuber: il loro canale, nato nel 2014, conta oltre 7,7 milioni di iscritti e i loro video hanno totalizzato miliardi di visualizzazioni. La loro presenza si è poi allargata nei media tradizionali, dalla trasmissione di Fiorello in TV, fino al cinema – con addirittura un premio del pubblico ai David Di Donatello – e alle piattaforme di streaming, fino a un disco di platino e alle trasmissioni mandate in onda sui canali Disney. Insomma, un gioco che nasce nella loro cameretta e riesce a conquistare il cuore di milioni di bambini, diventando un vero e proprio fenomeno mediatico. Un successo che non è sicuramente frutto del caso, ma che nasconde un grande lavoro e una certa dose di passione.
Da tre anni, esiste anche una produzione in tour che porta le canzoni e gli sketch di Luì e Sofì nei palazzetti italiani. Si tratta di uno spettacolo in crescita, anno dopo anno, sia come dimensioni, sia come esigenze tecniche, sia come risposta del pubblico. L’agenzia di riferimento è Vivo Concerti, che dopotutto ha una certa esperienza in spettacoli di livello e una squadra di professionisti da fare invidia. Noi siamo andati a curiosare alla data dell’Unipol Arena di Bologna, in occasione dello show che festeggia i dieci anni di attività del canale. E quella che troviamo è una produzione tecnica di prim’ordine, con impianto audio d&b Audiotechnik, schermi LED giganteschi, impianto luci da rockstar ed effetti speciali da far concorrenza ai Rammstein, con fuochi d’artificio, fumi, scintille ed effetti pirotecnici. Anche il palco a forma di rombo è stato pensato per stupire, con una grande apertura nel mezzo per fare apparire gonfiabili o titanici peluche: insomma, si tratta di uno spettacolo che i giovanissimi fan non scorderanno a breve.
Da sx: Simone Valentini, direttore di produzione - Lisa Bottai, coordinatrice di produzione e Matteo Cariddi, coordinatore di produzione.
Simone Valentini - Direttore di produzione e stage manager
Simone, raccontaci la genesi di questo spettacolo.
Questo è il terzo tour che portiamo in giro con lo spettacolo di Me contro Te. Il primo tour partì con un allestimento abbastanza semplice, perché ancora non conoscevamo le esigenze e le aspettative di questo pubblico, che va all’incirca dai 6 ai 10 anni. Poi ci siamo accorti che forse i ragazzi di questa fascia avevano già accumulato una quantità importante di situazioni spettacolari, guardando cartoni, programmi per ragazzi e giocando ai videogiochi, e quindi non bastava più qualche proiezione o qualche costume sgargiante. Serviva di più: di conseguenza gli autori, molto attenti alle tendenze del pubblico di riferimento, hanno iniziato a sviluppare lo spettacolo. Insieme a Giorgio Ioan e Lemonandpepper, azienda che cura la produzione in tour, gli autori hanno dato una diversa connotazione allo spettacolo: attingendo al bagaglio d’esperienze di Giorgio, sono stati aggiunti effetti speciali e soluzioni da concerto rock.
Le commissioni di vigilanza cosa dicono?
Per nostra fortuna i ragazzi di Super Fx sono molto preparati e professionalmente all’avanguardia. Hanno proposto un progetto che non crea nessun tipo di pericolo agli spettatori, con le fiamme e le scintille abbastanza lontano dalle prime file. Anche le commissioni non hanno avuto nessun tipo di obiezione, dato che erano disponibili tutte le autorizzazioni, certificazioni e patentini per l’uso di questo tipo di effetti.
Questo spettacolo lo classificheresti come musical o spettacolo teatrale?
Faccio fatica a fare una classificazione, è uno spettacolo che allo stesso tempo comprende il teatro, con alcuni momenti recitati, il musical, con coreografie e balletti, e il concerto, con le canzoni eseguite dal vivo. È difficile dire che si tratta di un nuovo tipo di spettacolo, dato che oggi si è visto un po’ di tutto, però propone qualche spunto nuovo.
Come siete organizzati con i tempi e i trasporti?
Posso classificarla come una delle produzioni importanti, dato che viaggiamo con sei bilici, facciamo il premontaggio la sera prima dello spettacolo e completiamo il montaggio il giorno stesso. È uno spettacolo che potrebbe essere montato anche nello stesso giorno, se lo show avesse degli orari tradizionali, ma vista l’eta degli spettatori partiamo alle 18.00 nel giorno prefestivo, e alle 15.00 nel giorno festivo. Su certe piazze, ovvero Roma e Milano, facciamo anche la doppia nella data festiva, con uno spettacolo alle 14.30 e un secondo alle 18.00.
La squadra video di Mister X, con al centro seduto Marco Pugliese.
Marco Pugliese - Responsabile video
Marco, come viene gestito il reparto video?
La squadra di Mister X è composta da otto persone: arriviamo il pomeriggio del giorno prima per montare lo schermo e stendere le fibre ottiche per le connessioni delle camere, in modo da non intralciare la sistemazione del parterre della mattina. Il giorno dello show finiamo il montaggio della regia e facciamo il collaudo finale. Abbiamo quattro operatori dedicati alle riprese, con due camere posizionate in regia FOH e due sotto palco; il resto della squadra, me compreso, rimane in regia. Io ho il compito di regista, gestendo le riprese e mixandole con i contributi video che ci sono stati forniti dalla produzione, e creando così il programma finale da mandare sugli schermi. Montiamo tre schermi con passo 8 mm, uno centrale e due laterali. Tutto il sistema è molto performante, con tutte le riprese e i contenuti in 8K.
Lavorate con qualche software per gestire le riprese?
Se ti riferisci al CuePilot, abbiamo preferito non usare nessun programma del genere, perché ci basta conoscere lo svolgimento dello show, attenerci a una traccia stabilita, e poi lasciare a ognuno la libertà di staccare su qualche evento che ritenga interessante o simpatico. Dato che il pubblico è abbastanza originale, spesso ci capita di riprendere delle scene curiose ed esilaranti; i bambini sono imprevedibili, si divertono molto e sono coinvolti dallo spettacolo, e così anche noi seguiamo il trend.
Davide Linzi - Fonico di sala
Davide, da fuori sembra quasi un lavoro in scioltezza.
Da fuori può sembrare così, ma ti assicuro che in preproduzione abbiamo investito molto impegno nella costruzione del sistema audio. Sicuramente ci confrontiamo con un pubblico molto giovane, forse al suo primo concerto dal vivo, ma un bambino è comunque accompagnato da un genitore adulto con tutte le sue esigenze, e quindi siamo portati a dare un prodotto di alto livello. Devi anche considerare che, quando migliaia di bambini urlano all’unisono, il fonometro misura oltre i 105 db! In certi momenti possiamo rispondere soltanto con un impianto all’altezza.
Quali prodotti hai scelto per il lavoro?
In regia lavoro con un mixer Allen & Heath classe C, con il quale controllo anche il monitoraggio sul palco. Oltre ai tre in-ear per gli artisti principali, Luigi, Sofia e Pongo – un performer che fa uno sketch all’inizio dello spettacolo – abbiamo sparso sei monitor sul palco per fornire ai ballerini la base per la loro perfomance. Per il collegamento tra le regie e il trasporto del segnale abbiamo una rete in fibra che forma due anelli, a cui siamo collegati tutti. Io gestisco le basi che sono allacciate a una traccia di timecode, a cui poi sono allacciate anche le luci, i video e gli effetti speciali.
Per quanto riguarda l’impianto audio, i due cluster principali sono un sistema d&b GSL, i side sono sempre d&b serie J, e all’occorrenza abbiamo anche degli extraside serie V. Abbiamo sospeso la parte dei sub, composta da due cluster da 5 KSL8 ciascuno, per lasciare libero il fronte palco, come ci aveva chiesto la produzione.
A destra in piedi Andrea Arlotti, lighting designer e operatore luci, affiancato da Andrea Ghedi, operatore agli effetti speciali.
Andrea Arlotti - Disegno e operatore luci
Andrea, il disegno luci non è semplice come si potrebbe pensare.
È già il terzo tour che seguo, di questa produzione, e all’inizio io e i colleghi pensavamo di lavorare a uno spettacolo per ragazzi, in cui non serviva un disegno sofisticato e con tanti pezzi. Considerazione che è stata subito rettificata: stiamo lavorando a uno show musicale vero, che anche per numero di pezzi è al pari dei palchi di molti artisti popolari. Io ho sviluppato il disegno luci per il tour dei 10 anni insieme a Giorgio Ioan: finalmente abbiamo utilizzato la console MA3 con l’ultimo software, e per questo devo ringraziare i ragazzi di Blearred che mi hanno dato una grossa mano.
Poi, abbiamo distribuito le luci su tre americane; abbiamo appeso una serie di wash e spot, molti Claypaky Mythos, e a terra abbiamo distribuito un bel numero di proiettori Claypaky Sharpy e barre LED. Infine intorno allo schermo centrale abbiamo disegnato una cornice con gli accecatori. Come vedi, non è un impianto povero, e per avere l’effetto finale bisogna aggiungere fuochi, fiamme, fumo e stelle filanti, di cui ti parlerà meglio Andrea Ghedi.
Andrea Ghedi - Effetti speciali
Andrea, tu sei il piromane di turno?
Si, io sono l’operatore per conto di Super FX, che ha fornito tutto l’impianto di effetti speciali. La nostra squadra è composta da tre persone, di cui uno solo con il patentino pirotecnico. Il nostro impianto è formato da otto postazioni Piros, e per ogni postazione conta 20 fuochi d’artificio. Quindi durante il concerto vengono sparati 160 fuochi, creati appositamente per gli interni. Abbiamo poi un sistema con diverse uscite di fiamme, di cui una parte motorizzate. Davanti al palco c’è un impianto di CO2, con otto uscite effetto geyser, e alcune macchine sparacoriandoli e stelle filanti posizionate a terra, lontane dal pubblico. Per la gestione dello spettacolo usiamo una console MA con la quale siamo collegati alla rete in fibra, in modo che possiamo agganciarci anche noi al timecode dello spettacolo.
Al momento del sopralluogo della commissione siete chiamati in causa?
Ma neanche più di tanto: noi siamo organizzati molto bene e abbiamo tutte le carte in regola e le certificazioni del caso, compreso il patentino per l’uso dei fuochi pirotecnici. Quindi una volta presentato il tutto non c’è molto da dire, anche i vigili del fuoco che fanno parte delle commissioni sono molto preparati e conoscono le nostre tecnologie.