LDR Astro 250 - Seguipersona con sorgente a LED bianco
Uno dei due nuovi seguipersona presentati recentemente dalla casa costruttrice di Castel Goffredo, Astro 250, è progettato per l’utilizzo in teatri piccoli o medi, studi televisivi o altre applicazioni in cui è richiesto un followspot con una gittata compresa tra 2 m e 30 m.
di Douglas Cole
Astro 250 si basa su una sorgente a LED bianca, con un assorbimento massimo di 230 W. Sono disponibili due diverse versioni: Astro 250 C (cool white), con temperatura colore intrinseca daylight da 5600 K per applicazioni televisive, e Astro 250 W (warm white) con CCT da incandescenza – a 3200 K – per applicazioni teatrali tradizionali. Entrambe le versioni vantano una resa cromatica CRI > 90. Come con tutti i proiettori a LED moderni, il dimming si effettua tramite la variazione del ciclo di lavoro del driver dei diodi, che in questo caso opera a 16 kHz, per evitare l’effetto flicker nelle riprese quando il proiettore viene utilizzato in congiunzione con delle telecamere.
L’array di LED della sorgente ha una vita di servizio nominale di 50.000 ore. Questo elemento è comunque sostituibile con un intervento di manutenzione straordinaria che richiede un tecnico qualificato.La sorgente viene raffreddata da un sistema ad aria forzata, il cui ventilatore può essere controllato in tre modalità: una con il ventilatore sempre al 50% della velocità massima, una con il ventilatore controllato automaticamente dalla temperatura della sorgente e una terza nella quale il ventilatore gira ad una velocità ridotta per un utilizzo particolarmente silenzioso. In ogni modalità, comunque, oltre una certa soglia di riscaldamento il driver dei LED entrerà a regolare ulteriormente la temperatura riducendo la corrente ai diodi (ovviamente con una conseguente riduzione di flusso luminoso).
Accoppiato a questa sorgente c’è un gruppo ottico con un doppio collimatore, simile a quello di un seguipersona tradizionale. I due consueti cursori manuali sul lato consentono di regolare lo zoom da un minimo di 8° ad un massimo di 23° e di aggiustare la messa a fuoco per avere i bordi del fascio emesso definiti o morbidi.
Questa combinazione sorgente/ottica offre un elevato rapporto lm/W. La versione con sorgente CCT daylight ha un flusso luminoso leggermente più elevato, in grado di erogare allo zoom minimo 6837 lux su un campo di diametro 1 m ad una distanza di 7 m (6020 lux nel caso della versione a 3200 K), o 30.000 lx su un campo di 0,8 m di diametro ad una distanza di 2 m (25.700 lx per la versione a 3200 K) con lo zoom massimo. In confronto ad altri seguipersona di dimensioni simili con lampade a scarica, questi livelli di illuminamento superano anche modelli nella categoria 575 W – che, però, hanno più del doppio di assorbimento elettrico – con il vantaggio di assorbire la potenza nominale solo quando la sorgente è accesa e regolata alla massima intensità, anziché costantemente.
Essendo dotato di una sorgente luminosa bianca, Astro 250 si utilizza nel modo familiare ad ogni utente, anche se diversi vantaggi operativi accompagnano la tecnologia. Il modello di base include un iris standard, con diaframma composto da 25 lame, controllato dalla canonica leva superiore, mentre un modulo cambiacolori boomerang a leve, con cinque filtri, è disponibile come opzione. Una cosa che salta subito all’occhio è la mancanza della seconda leva del dowser, diventata ormai superflua grazie al controllo elettronico, più efficiente, di intensità e blackout.
Alcuni vantaggi di un segui a LED sono immediatamente ovvi: spariscono il peso e l’ingombro di un ballast esterno, per primo, e il ridotto calore della sorgente sarà apprezzato dall’operatore; un vantaggio più articolato, inoltre, è la maggiore flessibilità del controllo. Il modulo elettronico che pilota la sorgente di Astro 250 non solo mette a disposizione dell’operatore un display LCD con un encoder rotativo di navigazione per l’impostazione e il monitoraggio del proiettore, ma comprende un’intera suite di controllo DMX/RDM. Questo consente di comandare l’intensità da qualsiasi controller DMX o direttamente dalla console del direttore luci, con una risoluzione di 8 bit o di 16 bit.
Il comportamento del dimming elettronico può essere impostato tramite tre parametri dal menu di controllo: il primo mette a disposizione due opzioni di curva, lineare o quadratica; un secondo imposta il dimmer per avere una risposta istantanea o rallentata; un terzo parametro imposta un blackout rallentato per simulare una tradizionale lampada ad incandescenza o veloce per il nero istantaneo.
Il controllo di intensità locale sul proiettore avviene tramite l’encoder rotativo, ma è disponibile un controllo opzionale a cursore che si può installare al manubrio laterale e collegare mediante un cavo ad un apposito connettore sul modulo elettronico, così da rendere il controllo più comodo per l’operatore.
Astro 250 ha raggiunto senza dubbio ottimi risultati in termini di efficienza, comodità e versatilità d’utilizzo. Al momento questa tecnologia si adatta meglio a modelli di dimensioni ridotte, ma con l’arrivo sul mercato di sorgenti sempre più potenti, cosa che avviene ormai molto velocemente, LDR disporrà di una buona base sulla quale dimensionare i modelli più grandi.
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